Voglio abbandonarti

18* capitolo

Butto via tutto quello che mi rimane di me..
Mi rendo conto che mi sto distruggendo da sola.
Guardo la camera e la vedo morta, senza un senso, senza anima, senza qualcosa che possa aiutarmi a capire quello che sto diventando.
Prendo la lampada e la butto per la seconda volta in due giorni addosso al nulla che ho davanti, si rompe insieme a tutto quello che ho dentro.
Prendo di nuovo cose a caso dal comodino e le butto addosso al muro..
Guardo il muro, è macchiato di acqua penso dal bicchiere che avevo appena buttato. A terra c'è una cornice.

No cazzo...
No
No

Mi avvicino alla cornice e tolgo la foto da sotto i vetri rotti, c'è papà con una bambina bella e sorridente in braccio.
Il sorriso della bambina è contagioso, inizio a sorridere nella mezza luce di una lampadina che forse l'avevo mancata per sbaglio.
Guardo la bambina, e inizio a piangere.
Dov'è finita quella bambina dolce e sorridente.. Dov'è andato l'uomo più importante della mia vita..

-dove sei papà...-

Prendo la foto e la tengo al mio petto, mi alzo e mi stendo sul letto. Con gli occhi ancora pieni, mi addormento con mio papà vicino.

Mi sveglio di mattina e guardo la stanza.. Alla luce del sole sembra che ce stato un terremoto. Mi sento debole, forse dal pianto e dalle urla di ieri notte ma nonostante tutto ho dormito bene. Dentro mi sento molto meglio, non voglio neanche immaginare la mia faccia.
Mi faccio la doccia, mi vesto e mi trucco e sono pronta per un'altra giornata di merda a scuola. Scendo in cucina e mi riscaldo il caffè accendendo la mia droga mattinale. Mentre aspiro il fumo penso a Lexie e non so perché non sono pronta ad aprire un discorso sensato con la mia mente. È tutto un insieme di merdine che mi girano per la testa.. Del tipo bruciare oggi e andare in giro.. Oppure andare andare a scuola e fare il culo a Lexie, Harry e Kevin..

Dovevo uscire con Harry ieri sera ma non penso che in quei momenti sarei stata disposta ad uscire con lui.

Mentre guido verso scuola, ricordi di mio papà mi attraversano per la mente. Lui è stato l'unico a riuscir a calmarmi sempre.. Ogni volta che avevo questi schizzi.. Nessuno ha idea di quanto mi può mancare...

Arrivo a scuola e parcheggio la macchina.