Capitolo 8

49 5 0
                                    

Mi sveglio sentendo qualcuno vicino a me, apro gli occhi lentamente e ancora con lo sguardo appannato vedo Nash, Matt, i due Jack, Hayes e Taylor seduti per terra, presumo che allora quelli vicino a me siano Shawn e Cameron.

Quando finalmente riesco a sedermi sul letto, si accorgono di me «Buongiorno» mi dice Shawn con un sorrisino strano sul volto, «Giorno»dico incerta, hanno sicuramente fatto qualcosa. «Come stai oggi? » mi chiede Cameron «Bene ma...perché siete tutti qui? Che cosa avete combinato?»chiedo guardandoli, «Noi? Assolutamente niente»dice Matt«Piuttosto che hai combinato tu?» «Io?! Cosa dovrei aver fatto?» «Non lo so magari ti diverti a disegnati la faccia mentre dormi» mi dice Taylor scoppiando a ridere. Non ci credo. Non l'hanno fatto veramente.

Corro in bagno a guardarmi allo specchio ed è  come pensavo. Ho la faccia tutta scritta di nero, ma la cosa meravigliosa sono le scritte. "I'm a unicorn" ,"I love pizza", "Magcon" oppure "Cameron Dallas is the best". Non posso credere che l'abbia scritto veramente, scoppio a ridere come una matta. «Okay, non posso lamentarmi, questo scherzo ci stava, ma Cameron non credi che questo sia troppo?» gli dico con sguardo strafottente indicando la sua scritta «Con tutte le cavolate che ti abbiamo scritto, proprio della cosa migliore ti vai a lamentare?» dice venendo verso di me e stampandomi un bacio sulla guancia.

Dopo aver fatto colazione, decidiamo di andare a trovare Gina , la madre di Cameron. «Sapete non vedo l'ora di tornarci» dico con gli occhi che mi brillano ai ragazzi mentre siamo sull'autobus, «Non ci siamo più tornati» dice Johnson guardandomi con un piccolo sorriso,«Abbiamo sempre evitato di passare da lì per andare da Gina« continua Gilinsky. Intanto io guardo dal finestrino il posto più bello in cui io abbia passato la mia vita. Non è cambiato assolutamente niente. Lo stesso parco,la stessa panchina, la stessa via, le stesse casa......ma con persone diverse. Ho il viso contro il finestrino vedendo tutta la mia vita fino ad oggi scorrermi davanti agli occhi.

Una lacrima mi scende involontaria sulla guancia, mi mancava veramente tanto questo posto. Mi giro verso i ragazzi, sull'autobus non c'è più nessuno tranne noi e questa cosa mi rassicura, questo momento è nostro e non voglio che ci siano altre persone adesso. Solo noi e quella miriade di ricordi che ci stanno riaffiorando nella testa. Mi rimetto con la testa appoggiata al finestrino mettendomi le cuffiette, ora l'unica canzone che deve esserci è My Immortal. Mi perdo di nuovo nei miei pensieri finché non sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi giro e vedo Nash che mi dice «Siamo arrivati, dobbiamo scendere». Mi tolgo le cuffiette, metto tutto nello zaino e scendo dall'autobus insieme ai ragazzi.

Battery Park.

Siamo di nuovo qua.

Insieme

Il Mio Piccolo Segreto ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora