Super Man (Love Killers)

Super Man

Super Man

(Brano consigliato per la lettura: "Nobody's home" – Avril Lavigne)

Cammino per le strade della città. È sera. Cammino come faccio sempre. Mi inoltro nella città come se fosse un bosco, guardo per terra e ascolto i rumori del vento tra i rami. Cara Wonder Woman, questa mattina sei andata via. Mi hai lasciato un biglietto sul cuscino. Grazie, sei un angelo. Ci siamo salutati, eravamo tutti e due commossi e abbiamo nascosto i nostri pensieri. Ed io non faccio altro che fare sempre la stessa cosa, vivo per costruire ricordi. E ora veramente non ricordo se eri vera o solo la donna giusta per Super Man. Perché so che quello che rimarrà sono solo loro, i ricordi saranno i miei amici di sempre, i miei nuovi amici, per tutta la vita, con loro dovrò convivere e dividere tutto. E provare a stare con me stesso. Me stesso e i miei ricordi. Non facile, me stesso è un tipo difficile.

Perché tutti gli altri fanno male. Non so perché, ma gli altri cercano di farmi male. Io provo a difendermi, cerco di fare amicizia con loro, con gli altri. Credevo che se avessi provato ad aiutarli, a rendermi utile poi non mi avrebbero fatto male. Per questo ho fatto di tutto per essere veramente indipendente, posso vivere da solo, non ho bisogno di nessuno, anni e anni da solo, io e i miei ricordi. Per questo sono diventato fortissimo, imbattibile.

Ma gli altri non vogliono essere aiutati, mi ingannano, mi tradiscono e poi provano a farmi male. Per questo preferisco i ricordi. Ascolto musica. Sono diventato imbattibile, fortissimo, niente mi può sconfiggere.

Procedo per rue de la Pepinier, vedo in fondo le luci natalizie dei grandi magazzini, la gente si affolla all'entrata, osserva le vetrine con i pupazzi che si muovono, scatta foto. Giro a destra, in una strada laterale. Il mondo cambia. Superman in azione. Ok, chi c'è oggi da salvare? Quale dolce donna oggi vuole essere salvata? Salvata da me? Nessuna risposta. Preferite forse rimanere con i vostri problemi, invece di essere salvate da me? Non volete nemmeno ascoltare cosa posso offrire?

In questa città basta girare un angolo, che sembra di cadere altrove. Una ragazza è seduta sulle scale di una chiesa. Un'auto sportiva, un po' più in là fa, nervosamente manovra per uscire da una via stretta, in cui è rimasta imprigionata. Ha i vetri scuri, non si vede chi c'è all'interno. Ci sono uomini e donne seduti o distesi per terra, avvolti in coperte, vestiti di strati e strati di indumenti, che non si distinguono. Uno è seduto, sembra imbambolato, non si muove, ha il viso in basso, il collo torto e le braccia abbandonate. Lui non è giovane, una ragazzina, seduta al suo fianco, lo tiene per un braccio, prova a scuoterlo, gli solleva il braccio che poi ricade, come per farlo tornare in vita. E poi c'è lei, i capelli neri come la pece e due occhi enormi, scuri come la notte, spalancati.

Io penso che lei sia quella giusta, di nuovo, è quella che ha bisogno di me. Lei ha bisogno del mio aiuto. Ok, ok, lo so, lo so, Wonder, forse riesco a sentire i tuoi pensieri. Io credo però che la verità sia che noi due sappiamo che tu non hai bisogno di me. Avrei cose da dirti, ho una mia idea di ciò di cui tu avresti bisogno, ma come vedi sei ancora qui con me e io ho ancora una storia da raccontarti. Oramai sei entrata anche tu nel gioco e nessuno di noi sa come andrà a finire.

Ma vedi è qui che c'è la vera battaglia da combattere, gli altri vogliono farmi male e io non ho intenzione di arrendermi. È qui che c'è la prima linea, ora forse loro mi vedono così giù e forse pensano di aver vinto, ma io sono forte, sono fortissimo, li affronto a viso aperto, non ho paura. Hanno provato a farmi diventare saggio, hanno provato a insegnarmi le regole, mi hanno spiegato quanto fossero razionali e sicure le loro scelte. Mi hanno osservato con pietosa comprensione, dall'alto delle loro scelte giuste. Ma è qui che c'è il pericolo, la sfida, è qui che io non arretrerò di un centimetro, é qui che sono pronto ad accettare la battaglia, è qui che ho l'unica opportunità di rivincita. È qui che morirò combattendo e questa notte è una splendida notte per morire. Qui il gioco si fa duro e io manterrò la linea, I hold the line.