Questa maledettissima sveglia.
La spengo e metto la testa sotto il cuscino.
Non voglio alzarmi dal mio letto.
Il sonno si impossessa nuovamente di me.
Per poco però.
Arriva Justin che mi scuote con il fare di un ippopotamo e mi chiama con la sua solita voce raoca.
"Ti sto odiando, lo sai?" Gli dico per poi alzarmi a sedere scoglionata.
"Tra dieci minuti passa l'ultimo bus. Fai te..."
"Dieci minuti!?"
Sembra che mi sono addormentata per tre secondi.
Mi alzo e mi vesto in fretta con la maglietta nuova e dei jeans strappati, Dr Martines nere e in bagno a lavarmi la faccia. Mascara e poco eye-liner messo per giunta male.
Lo infilo in tasca, a scuola lo finirò di mettere.
Pettino i capelli, all'inizio erano castani poi ho fatto le mesh bionde e poi le punte rosa.
Poveri capelli.
Però non ho molte doppiepunte.
Li lascio sciolti e metto un po' di quel rossetto strano tipo arancione, mi piace.
Prendo lo zaino e mi lascio scivolare lungo la ringhiera delle scale.
Esco, Justin mi segue.
Corriamo.
Fortuna che la fermata del bus è vicina.
Saltiamo sopra, per poco non parte.
Mi lascio cadere sul seggiolino accanto a Debb.
"Bonjour" dice in francese.
"Adesso parli il francese?" Rido.
"Ho un compito oggi, sono spacciata. Lo ho scoperto cinque minuti fa!"
"Un compito a inizio anno?!"
"Si, per vedere cosa abbiamo fatto durante le vacanze suppongo"
Intravedo il ragazzo della finestra che parla con Justin.
Sono amici?
Mi guarda. Poi chiede qualcosa a Justin che sposta lo sguardo su de me.
No, è mia sorella.
Ho letto il labiale.
Continua a fissarmi.
Reggo il suo sguardo fino a scuola, quando si volta per scendere.
Non abbasso mai lo sguardo in segno di sfida.
È un gioco.
Chi lo abbassa per primo perde.
Ha perso.
Scendiamo anche io e Debb e entriamo a scuola.
La scuola la trovo meglio dell'anno scorso. È stata imbiancata credo.
Per sbaglio mentre cammino finisco addosso a qualcuno.
"Scusa" diciamo contemporaneamente.
È il ragazzo che ieri ci ha salvato il culo. Matt, se non sbaglio.
"Ciao" lo saluto con un sorriso.
Debb è sparita.
Faccio un giro su me stessa per individuarla ma niente.
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To risk » Christopher McCrory
Romance«Come una droga pericolosa, sai che potresti morire di lei, ma finché ne fai uso stai bene. Perciò ogni volta ne vuoi una dose maggiore. Ma quando essa non c'è; stai male, malissimo. E altre droghe non allevieranno mai il tuo dolore come faceva lei...