At Solo's house//ita

L'inizio della fine

*salto temporale*
BEN SOLO
Le urla degli alunni a scuola rimbombano dentro il salone.
«Okay ragazzi» dice Sam «questa è la nostra ultima partita insieme. Dobbiamo concentrarci, dobbiamo dare il massimo. Sercho, te comandi in attacco, Rant, in centrocampo, Ben in porta. Forza ragazzi!»
Mi avvicino alla porta correndo, entusiasta.
Ero nel mio 5 anno di scuola, sarebbe stata l'ultima partita della classe. "Devo dare il massimo" mi dico.
Gli avversari inziano, si muovono veloci, specialmente un alieno tutto verde veramente buffo.
"Posso batterli, posso batterli"
I nemici passano la palla all'alieno, tira con una forza pazzesca e la palla entra in rete.
"Per Yoda!" penso, mentre i miei compagni mi incoraggiano.
"Tranquillo, sarà per la prossima volta!" "Rimani concentrato!"
Di nuovo, stesso schema, gli avversari si avvicinano, ma questa volta la palla va a una ragazza troppo alta per essere umana.
Tira, e la palla entra in rete.
Così tre volte, quattro cinque..
La partita finisce 10-2 per l'altra squadra, e i miei compagni si avvicinano.
Penso sia per dirmi di stare tranquillo, che andava bene così.
Invece no.
Iniziano subito ad attaccarmi, insultandomi, dicendo che ero un incapace.
«Fai schifo!»
Io, arrabbiato, cerco di calmarmi, nel metodo che mi aveva insegnato Zio Luke.
Chiudo gli occhi, ma gli insulti continuano ad arrivare.
Stavo per esplodere.
«Sei inutile!»
Tiro un urlo e c'è come un esplosione di luce rossa dentro la sala, mi guardo intorno e vedo che sono l'unico in piedi.
Cos'era stato?
Vedo mio padre correre verso di me.
«Stai bene?» mi dice.
Non gli rispondo, confuso mi guardò intorno.
«Ben, ti rendi conto di cosa hai fatto?» inizia a dire mio padre, urlando «cosa ti è preso?»
"È sicuramente arrabbiato perché non ho parato una palla" penso "non si preoccupa del fatto che mi abbiano insultato"
Mi prende per un braccio e mi porta a casa, chiudendomi in camera.
«Leia, non ti rendi conto»
Lo sento parlare con mia madre, in cucina.
Sarà sicuramente deluso.
Ma non si preoccupa del fatto che sto male.
Lo odio, lo odio quando fa così.
Mi addormento con questo pensiero.
In cucina continuano a parlare.
«C'è stata un'esplosione, Leia.»
«Ben sta bene?»
«Si ma..»
«Cos'era stata, quell'esplosione?»
«Leia non ti rendi conto di cosa abbia fatto, ti avevo detto di non mandarlo da Lu...»
«Questo non c'entra ora, cos'era?»
«Era lui l'esplosione. Era la Forza dentro di lui.»