Capitolo 26

1.4K 58 0
                                    

Avevo gli occhi bendati, non vedevo niente.
E che palle! La macchina ha preso più buche che piane, in tutti il tragitto. Sembrava di stare sulla montagne russe, dobbiamo essere fuori città, tipo in collina, ma comunque non sull'asfalto.
Sentivo gli uccellini cinguettare.
"Grazie si fermi qui....tenga il resto." Disse Spencer facendomi scendere, sotto di me sentivo la ghiaia, e ogni volta che mi muovevo udivo i rumori dei rami che si spezzavano, l'aria era pura e genuina. La pace dei sensi.
"Dammi la mano." Mi sussurrò all'orecchio, la sua mano si intrecciò con la mia, iniziò a camminare e io dietro.
"Spencer....ma dove mi stai portando?!" Risi, lui mi rispose come sempre: che era una sorpresa.
Eravamo immersi nella natura, credo sia un bosco, gli uccellini cantavano, sentivo anche dell'acqua scorrere.
Poi qualcuno mi bloccò da davanti.
"Siamo arrivati." Disse IL MIO GENIO PERSONALE, che mi stava di fronte e io non potevo vederlo in faccia.
Si spostò, per venirmi di fianco, mi prese la mano e mi tolse la benda....
Rimasi senza parole: un paesaggio incredibile mi si manifestò, si vedeva la città sotto di noi e, in lontananza, la scritta di HOLLYWOOD.
"Spencer, è bellissimo....come fai a conoscere questo posto?" Domandai a bocca aperta, non era un ragazzo che viaggiava molto se non per lavoro. Preferiva starsene a casa.
"Me ne ha parlato Gideon, era un mio vecchio collega, in una delle sue lettere, ci aveva scritto che aveva trovato il luogo dei suoi sogni. La lettera, quella dove descriveva questo luogo, l'ha inviò per il mio compleanno un paio di anni fa, c'era scritto che mi regalava questo pezzo di paradiso....ma non solo a me...." Finì la frase a metà, per girarsi e cambiare direzione dei suoi occhi.
"Se non solo a te a chi anche?....alla squadra??" Ero curiosa, io Gideon non l'avevo mai conosciuto, ero entrata nell'FBI dopo che lui se ne era andato. Lui accennò un sorriso e si avvicinò.
"No....c'era scritto che la regalava a me e alla ragazza che mi avrebbe accompagnato qui, mi aveva detto che ci dovevo portare quella giusta, solo e soltanto quella giusta." Concluse, io iniziai a ad avere caldo, dovevo essere rossa come un peperone.
"Quindi io sono quella giusta?" Continuai, volevo sentirmelo dire, anche solo per una volta.
"Si, sei quella giusta e lo sarai sempre." Mi baciò, un bacio appassionato.
Come si faceva a non amare quel ragazzo, tanto timido e riservato.
Facemmo una passeggiata per il bosco, quel posto era incredibile, c'era una tranquillità incredibile, la calma è la serenità regnavano.
"Credo sia ora di andare." Dissi mentre camminavamo mano nella mano.
"Già....lo credo anche io." Prima di andarcene, Spencer prese un sasso a punta e incise su un albero le nostre iniziali.
Tornammo in albergo e li rimanemmo per il resto della serata: tra film e risate ci addormentammo.
Il resto della settimana passo veloce, avevamo visto tutta Los Angeles,  c'era scappato anche una giornata la mare. Dio, quelle spiagge rimarranno per sempre nella mia mente, erano così chiare e l'acqua era così calda.
Ogni giorno ci sentivamo con JJ su Skype, ci faceva vedere il nostro bambino, Tyler mi mancava da morire. JJ diceva che Henry si era innamorato di quel bel bambino: che ogni volta ci vedeva sorrideva.
Era l'ultimo giorno, io stavo facendo le valige, Spencer ancora dormiva.
Chiusi l'ultima, mi buttai anche io sul letto, mi girai verso Reid e iniziai a accarezzargli la guancia. Facendolo svegliare, sorry, amore mio.
"È ora di andare." Dissi, ero triste, era stata una settimana indimenticabile.
"Già...." Rispose, mi scese una lacrima, lui la pulì, era così premuroso.
A malincuore lasciammo l'hotel, e anche quella grande metropoli che rimarrà per sempre la mia preferita, ci sarei tornata per dei casi, ne ero sicura, ma la bellezza che ho visto in una quella settimana nei miei viaggi non la avrei vista mai.
===AEREO===
"A che pensi." Chiese Spencer.
"Mmm....niente, è solo che mi mancherà questa vacanza, sono stata così bene." Gli presi la mano, lui mi guardò per un po, poi cullato dell'aereo si addormentò e io con lui.
...
"Finalmente a casa!" Gridai entrando, e buttandomi sul divano.
"Ma cosa gridi!?....Tyler dorme te ne sei dimenticata." Disse Spencer ridendo, e posando il seggiolino con dentro quella creatura che sonnecchiava.
"Scusa." Mi avvicinai a lui e lo baciai sulla fronte, si agitò per un attimo poi torno beato, come prima.
"Andiamo a letto." Propose Spencer andando verso la camera, misi nel lettino Tyler e lo raggiunsi.
Le sue braccia erano come sempre pronte ad accogliermi in un abbraccio.
....9 mesi dopo....
Il tempo il rallenta mai, i mesi passano e oggi Tyler compie un anno....auguri amore mio!!
Erano tutti a casa nostra per una mini festa, ricevette un sacco di regali, lo zio Derek gli regalò una scatola di lego, zia JJ un bel completino da sera, Penelope e Emily un pallone, alla faccia del pallone....è più grosso di lui, e Hotch insieme a Rossi delle statuette dei supereroi.
Era tutto perfetto, in questi mesi eravamo stati anche in Italia, la mia famiglia adorava Spencer, ne erano completamente innamorati, il battesimo di Tyler era avvenuto per il mio compleanno, aveva organizzato tutto Spencer, era stato bravo.
"Grazie a tutti di essere venuti!" Gridai dalla porta di casa.
Loro ricambiarono e io chiusi.
"Finalmente si torna al lavoro....evvai!!" Ero eccitatissima, mi mancava salvare vite e aiutare il prossimo, questo anno senza il BAU è stato fantastico, ma non vedevo l'ora di tornare.
Io non avevo perso tempo, il giorno dopo avrei iniziato.
"Sei contenta vedo." Disse Reid entrando in sala e vedendo me, che saltavo come un bambino.
"Non sai quanto, ho aspettato un anno e ora torno al lavoro, finalmente." Ero entusiasta.
"Mi sei mancata....averti tutti i giorni accanto è la cosa più bella di sempre." Mi abbracciò e io ricambiai.
Poi andai a sistemare la cucina, cavolo quanto abbiamo mangiato, tutta la roba era finita, non c'era rimasto niente.
Sistemai anche il salotto, la camera di Tyler e poi via a letto...ero stanca morta e non volevo di sicuro arrivare tardi il mio primo giorno di lavoro.

TU SEI MIA//criminal minds Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora