La prima impressione

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Prendo i frammenti di una bustina di zucchero di canna su un tavolino, le accartoccio a pallina fra le dita e ci gioco strisciandola avanti e indietro e nel frattempo mi preparo mentalmente un discorso e delle domande che potrei fare.

* *

Respiro profondamente e cerco di comportarmi il più indifferente possibile. Guardo le dita delle mie mani sbattere nervosamente alternate sul tavolino, guardo di lato (o mio Dio si sta avvicinando!), riguardo le dita e le fermo di colpo. Ma cosa sto facendo? Così gli sto dimostrando che sono agitata e non devo assolutamente farglielo capire a questo vanitoso e maleducato che non è altro! Avverto la sua presenza.. Eccolo! Noto che vicino a noi, al lato destro c'è un cestino. Lui si avvicina al medesimo, ci butta dentro qualcosa e poi si poggia al muro vicino l'ingresso (a pochi passi da noi) mettendo le mani in tasca. Mi sento osservata, non so come descrivere questa situazione. In questo momento penso a tutto quello a cui non devo pensare'Ho qualcosa sulla faccia? Sono vestita male? Non gli piaccio fisicamente? Adesso me ne dirà di tutti i colori, mi insulterà e mi prenderà in giro..' 'Preparati al peggio' mi dico mentalmente e assumo senza volerlo un'espressione malinconica.

Guardo Eli, lei ha lo sguardo basso sul suo bicchiere, poi guarda me con uno sguardo misto a rabbia e nervoso, infine alza gli occhi sbuffando ed enuncia a voce alta:"Beh che hai da guardare mister provolone?!"

Lui:"Come mi hai chiamato?"

Eli gira gli occhi scocciata e ripete:"Mister provolone..che c'è non ti si addice? Preferisci mister Italia 2014?"

Lui ridacchia scuotendo la testa, si stacca dal muro e sempre con le mani in tasca si avvicina lentamente al nostro tavolo.

Lui:"Preferirei non mi dessi tutti questi soprannomi.. Ma ammetto che sono originali, nessuno mi ha mai chiamato così. Quindi li aggiungo alla lista, grazie"

Eli gli sorride falsamente e in un attimo torna di nuovo seria. Mi armo di coraggio e alzo lo sguardo e in quell'istante il mio si inchioda al suo, come una calamita. Wow.. I suoi occhi sono.. Qualcosa di indescrivibile, non so come li potrei definire ma mi hanno provocato una stretta allo stomaco. Dio, mi ci perderei in quegli occhi.. Dal mio sguardo scende e mi osserva da capo a piedi, incluse le mani (forse per notare se ci fosse la presenza di qualche anello, ma il risultato è negativo). Dopo avermi fatto lo scanner, mi sorride. Altro colpo! Ma non è possibile!! Ma come fa? Che cosa mi succede?

Socchiudo le labbra inconsciamente, lui poi dice fiero di sé:"Io sono Gianluca Ginoble"Porge la mano prima verso Eli. La scena è davvero comica! Lei guarda la sua mano stesa verso di lei, poi guarda lui, poi la mano, lui, la mano e dice voltando lo sguardo sulla strada:"Non ci interessa sapere chi sei"

Ritira la mano e la porge verso di me.. Non riesco a resistere.. Che faccio? Gli stringo la mano o no?..Pff! E va bene.. Gli stringo la mano e altro nodo allo stomaco! La sua mano è così liscia e fredda..

Non riesco a pronunciare parola, si stampa sul suo viso in piccolo sorrisino e mi chiede:"Come ti chiami?"

Io:"Roberta.. E lei invece è Elisabetta"

Eli mi guarda e dice:"Perché glielo hai detto?"

Io:"Dai infondo è solo il tuo nome!"

Lei sbuffa e lui continua a guardarmi e a fare l'interrogatorio:"Di dove siete? Non vi ho mai visto da queste parti.."

Quante domande!! 'Eli aiutami!' continuo a ripetermi nella mente ma a lei non interessa ciò che dice questo tizio perciò spetta a me rispondere ed.. evitare di fare altre figuracce! 🙈

Una sorpresa, tu lì per caso -IL VOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora