Tu sei la cosa più bella che ho

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Con quale coraggio era entrato nel suo camerino dicendo sorridente "Ciao Sergè!"?
Erano passati mesi dall'ultima volta che si erano visti, e si erano sentiti solo quando lui le aveva fatto gli auguri su Whatsapp e sui social, al suo compleanno.
E adesso era lì, impalato davanti a lei con quella faccia da schiaffi e quel sorriso da ebete, lo stesso sorriso che l'aveva fatta innamorare di lui più di un anno prima.
Lei era ancora lì ferma, imbambolata e scioccata, così lui fece una leggera risatina e avvicinandosi a lei, le disse "Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?". La ragazza si riprese immediatamente dallo shock e fece un passo indietro nervosa: "Mattia.." Sussurrò. "Cosa fai qui?".

"Sono venuto a salutarti! Non sei contenta di vedermi Mimma?" Lo disse con una tale disinvoltura, che Emma lo guardò storto. Dopo tutto quello che si erano fatti e detti, come faceva ad essere così calmo?

"Non troppo, a dire il vero"

Lui sbuffò e si passò, come suo solito, una mano tra i capelli "Daje Emma! Ancora stai incazzata? So venuto per salutarte, non per​ litigà!"

"Bene. Mi hai salutato, ora te ne puoi anche andare, direi." Dandogli le spalle.

"Emmaaa! Eddaje! Ma quanto sei pesante!"

Si girò di scatto puntandogli un dito contro "Non mi dare della pesante perché ti butto fuori a calci!"

Matti a rise "Meglio del lancio della sedia"

"Dio, sei insopportabile." Si lamentò, stringendo i pugni e socchiudendo gli occhi per il nervosismo.

"Comunque mi è piaciuta molto la canzone con Alvaro, una bomba!" Si complimentò Mattia.

"Grazie" Tagliò corto, continuando a sistemare le sue cose.

"E la mia canzone l'hai ascoltata? Ti piace?" Si avvicinò e iniziò a giocare con i capelli di Emma.
Quando, però, le sue dita toccarono di sfuggita il collo di lei, il suo corpo di riempì di brividi e si divincolò immediatamente dal suo tocco. Dopo tutto questi mesi pensava di averlo dimenticato, non credeva di potersi sciogliere ancora in questo modo, solo con un piccolo contatto.

"Ehm sì, l'ho ascoltata. Carina."

Carina? Sul serio gli aveva detto che la sua canzone era carina? Era un modo gentile per dirgli che le faceva schifo?
"Carina?"

"Sì. Carina."

"Non ti pace?"

Sbuffò "Mattia, se ti ho detto che è carina, significa che mi piace, okay?"

"Non sembra.."

"Ma che cazzo stai dicendo? Lo sai anche tu che quella canzone è una bomba, è stupenda e potrebbe diventare una delle canzoni di quest'estate! Non hai bisogno che te lo dica io." Lo guardò negli occhi finalmente. E ci si perse dentro come tutte le volte che lo faceva.
Una scarica di brividi si fece largo nel corpo di entrambi.

"Invece si, lo sai anche tu che ne ho bisogno. Ho sempre avuto bisogno di una tua conferma, e ne avrò sempre bisogno." Fece un passo verso di lei, ma si fermò quando si accorse che lei si era irrigidita.

Emma sussultò a quelle parole, ma riuscì comunque a rispondergli "Mattia è fantastica la canzone, spacca una cifra, okay?"

Tu sei la cosa più bella che hoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora