Ero seduto su una sedia in legno scuro con i ricami fatti a mano. Il mio padrone dopo una lunga notte nel crearmi andò a dormire, lasciandomi nel buio più totale; ero solo o forse no, i miei occhi ormai abituati al buio intravvidero delle sagome, manichini... come me ! dalla gioia provai a muovermi, ma il risultato non fu positivo, allora decisi di chiamarli, ma niente non rispondevano come se fossero morti o forse mi ignoravano. Allora decisi di riprovare a muovermi, dopo vari tentativi riuscì a muovere una mano e dopo l'altra postandomi poi sulle gambe; puntai un piede sul suolo e infine l'altro ero in piedi provai a fare un passo ma ero tropo spostato e caddi violentemente a terra, la mia felicità cambio in uno stato d'animo negativo, ero triste. Non sapevo casa fare, non sapevo cosa mi stesse succedendo e perchè gli altri non mi rispondevano, decisi allora di strisciare fino a loro, magari così gli facevo pena e mi avrebbero risposto o almeno mi avrebbero degnato di uno sguardo, niente ! mi sentivo a pezzi, provai uno stato d'animo diverso da quello di prima, mi sentito vuoto un reietto . Sempre strisciando decisi di vedere cosa c'era fuori da quella stanza così buia e fredda, quando ad un certo punto intravidi un'altra figura, anche lui a terra, mi avvicinai di più e lui fece la stessa cosa, forse un amico ! Non sono più solo, preso dalla felicità iniziai a gattonare fregandomene della stanchezza ero deciso a conoscere questa persona e guardandola sembrava che anche lui stesse provando le mie stesse emozioni. Basta, decisi di correre, mi alzai come d'istinto, non credevo a me stesso, ero in piedi e potevo correre ! Ora avevo un argomento in più da dire al mio amico, che nello stesso momento in cui mi ero alzato si era destato anche lui, come siamo in sintonia quasi uguali... forse troppo uguali mentre mi avvicinavo riuscivo a intravvederlo sempre di più, era uguale anche nei movimenti solo che aveva una forma strana, era un bambino in carne e ossa, venni subito colpito dal colore dei suoi capelli color biondo cenere che andavano a esaltare i suoi occhi di un azzurro chiarissimo e la sua pelle era bianca come il latte. Provai a salutarlo e anche lui fece lo stesso movimento, provai a sorridergli e lo fece anche lui, così uguali nei movimenti e nelle espressioni ma così diversi. Io sono un manichino lui è un bambino. Gurdai meglio questa persona e scoprì che era il mio riflesso nello specchio, solo che lui era vivo; mi guardai le mani erano fatte di legno mentre nello specchio erano goffe e bianche, erano umane... forse era la mia immaginazione. Avrei desiderato così tanto essere umano. Quando ad un certo punto senti dei rumori dall'altra stanza, era il mio padrone che dopo aver riposato stava tornando. Di corsa tornai al mio posto e mentre mi sedevo mi scese una lacrima, ero soltanto un manichino animato e come per magia tornai a essere un pezzo di legno con sembianze umane. Il falegname si adoperò a finire un manichino che era vicino a me, però questa volta con sembianze femminili e quando ebbe finito se ne ritornò di nuovo su. Passarono un pò di ore quando ad un certo punto lei si girò verso di me e mi sorrise prendendomi la mano. Non ero più solo.