Chapter 1

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'I luoghi più caldi dell'inferno sono destinati a coloro che,in tempi di guerra, si mantengono neutrali'

Chiuse il libro di scatto esaminandone la copertina.

Dante Alighieri,il viso austero,il naso aquilino.

La Divina commedia era uno dei pochi testi che le interessava nella lista di lunghi ed enormi tomi noiosi che utilizzava a scuola.

Posò il volume sul comodino con estrema cura.Se vi era al mondo una cosa a cui teneva quella erano i libri,di ogni genere e tipo,dai thriller ai poemi omerici,ognuno aveva il suo singolo valore.

Recentemente le avevano delegato il compito di responsabile della biblioteca.

Non aveva scelto di dedicarsi a quel ruolo,eppure quell'incarico era stimato e venerato da tutti lì.

Probabilmente,pensava,perchè considerato il ''meno peggio'',ma infondo non vi era da sorprendersi se lì la maggior parte delle persone vi ambivano.

Il suo compito non era difficile,doveva quotidianamente annotare ogni singolo prestito o restituzione di un determinato libro in un registro,occuparsi di mantenere la grande biblioteca in ordine per eventuali visitatori esterni e ammonire chiunque creasse baccano nelle ore in cui la biblioteca era  accessibile ai turisti.

Non tutti ambivano a quel ruolo,certo,vi era chi era in posizioni ancor più favorevoli,di solito quei ruoli erano occupati dai ''più grandi'',gente che ci era praticamente vissuta lì,e che d'altronde non sperava di andarsene prima del compimento della maggiore età.

Presto anche lei sarebbe divenuta un membro di quella fascia,lo sapeva.

''I senza speranza'', li chiamavano i più piccoli,erano destinati senza ombra di dubbio a restarci per sempre rinchiusi in quelle quattro mura.

I più, infatti, decidevano di restare anche se il loro tempo lì era scaduto.

Un esempio palese di questo fenomeno era Ambra.

Ambra era nata e cresciuta in quel luogo,nessuno sapeva quanti anni avesse in realtà,e non era possibile d'altronde calcolarlo:i più grandi in quella struttura a volte accennavano al fatto che fin da quando loro avessero ricordo Ambra era lì.

Sembrava che il tempo non la scalfisse,le stesse rughe,lo stesso sguardo,i più piccoli spesso azzardavano la stramba teoria che fosse un fantasma a causa della sua inquietante capacità di poter apparire da un momento all'altro,proprio quando meno te lo aspettavi.

Svoltare l'angolo e trovarla oppure sentire una presenza alle spalle,voltarsi e scoprire Ambra:taciturna come sempre,con lo scialle di lana poggiato sulla schiena leggermente incurvata,sguardo austero,viso solcato dalle rughe,intenta a fissarti.


Si riscosse dai pensieri che le affollavano la mente e si avvicinò alla finestra.

Notò come il cielo si stesse oscurando in fretta e come il sole fosse ormai praticamente sparito dietro l'imponente sagoma di Palazzo Vecchio.

Si voltò di scatto e uscì dalla stanza.

Non sarebbe potuta restare a contemplare quello spettacolo,avrebbe fatto tardi.

Si incamminò velocemente verso il corridoio dalle pareti bianche e spoglie.

Svoltò a destra,ed eccola,ad aspettarla:Ambra.

Ormai i loro incontri erano sempre più frequenti e il fatto cominciava a stufarla.

Cominciava a detestarlo quel luogo,anzi no,non aveva mai cominciato realmente a detestarlo a causa di qualcosa,semplicemente lo odiava,lo odiava da sempre quell' orfanatrofio.







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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2016 ⏰

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