Durante il tragitto verso il dormitorio la mia mente fu costantemente occupata da pensieri riguardanti il ragazzo, il cui alone di mistero non faceva che attrarmi.
Decisi così, una volta raggiunta la destinazione, di utilizzare quell'ampia vasca che ogni camera singola ha a disposizione e così, mentre questa si riempiva, mi misi a leggere qualche appunto, giusto per passare il tempo. Non l'avessi mai fatto.
Quando chiusi il quaderno dell'acqua calda lambiva i miei piedi, e dovetti reprimere un'imprecazione nell'accorgermi di aver sommerso la camera.
La mia mano frugò in automatico nella tasca per cercare il cellulare, e una volta afferrato composi il numero di emergenza del campus farfugliando un: "Ehm... salve avrei bisogno di aiuto perchè... è successa una cosa.. ma non è nulla di grave davvero!"
Mi affrettai ad aggiungere.
Bhe, quanto mi sbagliavo."Signorino Styles, abbiamo dovuto evaquare tutto il corridoio, la chiama una cosa poco grave?"
Sbottò la preside, mentre mi inchiodava alla poltrona con il suo sguardo truce, che volentieri evitavo puntando invece il mio su un piattino colmo di caramelle.
Inoltre sentivo le guance accaldate, segno che ero arrossito per la vergogna.
Quindi mi grattai la nuca tentando di sdrammatizzare, e una volta rilasciato il labbro che stavo torturando tra i denti dissi: "Se vuole aggiusto tutto io, sa sono molto brav.."
"Per carità, stai fermo! Non voglio vedere ridotta la mia scuola in un cumolo di macerie."
Aggrottai la fronte a quell'accusa.
Ehi, mica ero così maldestro!
"Finchè non si sistemerà tutto dormirai in questa stanza, e non voglio sentire lamentele."
Piagnucolai mentre chiudevo la mano intorno al foglietto stropicciato con chiavi comprese che la donna mi stava porgendo, ma non osai sibilare mezza parola per timore di ricevere altri rimproveri.
Quindi presi una manciata di caramelle, sotto il suo sguardo allibito, ed uscì dalla presidenza per cercare la camera, con la valigia impregnata di acqua che faceva storcere il naso a chiunque.
Non ci misi molto a trovarla, ma il vero problema si presentò quando l'aprì, e mi accorsi che c'erano ben due letti.
Dovevo quindi condividere la stanza.
"Uh, bimbo che hai fatto? Ti sei forse perso?"
Oh no. Mister Downway no.
Volsi lo sguardo verso la fonte del rumore e... merda, il suo petto era nudo e tonico, maledettamente tonico, e culminava con un asciugamano che ne avvolgeva malamente i fianchi, insomma a detta delle ragazze era un vero Dio greco.
Mi accorsi di essere rimasto a fissarlo per troppo tempo solo quando si provocò di proposito dei colpi di tosse, e con una risatina nervosa mi costrinsi a guardare altrove.
"È successo un casino e... devo stare qui per un po'."
"Non dirmi che sei il coglione che ha allagato il terzo piano."
La sua mano districò quel groviglio umido di capelli mentre mi fissava intensamente, in attesa di una risposta.
"Può essere ma ehi, piano con le parole."
Gli intimai puntandogli contro il dito e provocandogli una risata talmente cristallina che per un istante dimenticai il mio disappunto, preferendo invece udirlo.
"Sistemati, ma non aspettarti una buona permanenza bimbo." Affermò una volta sciamata la risata, e volgendomi le spalle si chiuse nuovamente in bagno.
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Serendipity
FanfictionPer due di noi, la casa non è un posto. È una persona, ed io sono finalmente a casa. ♡ Larry Stylinson FanFic "Serendipity." "Cosa?" gli chiesi. "Vuol dire trovare qualcosa di meraviglioso, senza nemmeno cercarlo." "E con questo, Louis?" Mi guardò...