Jase 's Pov
Il viaggio sul suo jet super lussuoso passa velocemente, saremo rimasti circa due ore in volo. Ora siamo appena atterrati, e dal finestrino ho potuto vedere che siamo dietro a una casa che è quasi paragonabile a quella che ha a Los Angeles.
Ancora non so dove siamo esattamente, ma appena esco posso subito capire che c'è veramente molto caldo. Sicuro non siamo tanto distanti da casa sua, anche se con l'aereo ci si mette molto, non credo che siamo in un altro continente.
Ad interrompere i miei pensieri è la voce del conducente che ci dice che ora possiamo slacciarci le cinture e scendere dall'aereo.
Decido di chiedere dove siamo a questo punto, sto morendo di curiosità.
-Piccola, mi dici dove siamo?- la guardo con occhi da cucciolo e vedo che nei suoi passa un'ombra che non so decifrare.
-Siamo nei Caraibi, nell'isola più importante, Providenciales- mi risponde.
In questo momento ho davvero realizzato che lei è davvero ricca, molto di più di quello che mi aspettavo. E sembra che questa sia anche una della case veramente di sua proprietà, di sicuro gliela hanno lasciata i suoi prima di morire.
Il telefono di qualcuno comincia a suonare, mi volto e vedo che è quello di Angel, chissà chi la sta chiamando.
-Dimmi- risponde molto categorica.
-Si, sono arrivata. Ma dimmi come sta andando l transazione, spero tutto bene-
Di che cosa sta parlando? E soprattutto con chi? Sembrano affari, ma lei cosa c'entra?
-Ottimo. Ascolta, adesso occupati tu di tutto, poi mi spedisci tutto e io firmo, te lo rispedisco a te e poi possiamo procedere con l'acquisizione. Cosa ne pensi?- risponde e poi resta qualche minuto in ascolto della risposta del suo interlocutore.
-Fantastico, allora domani ti rinvio i documenti firmati. Ci sentiamo-
Due secondi dopo ringrazia e attacca.
Mi avvicino a lei e le chiedo: -Chi era al telefono?- lei mi guarda sorridendo.
-Vedo che non ti sei fatto sfuggire niente, comunque era il vice di una delle industrie di mio papà, mi ha chiamato per confermare che l'affare a cui stavo lavorando è andato a buon fine-
Sono confuso, a che affare stava lavorando per l'industria di suo padre?
-Di che affare stai parlando?-
-Ho aperto una nuova filiale in Italia, voglio portare a termine il progetto che aveva mio padre, realizzare il suo sogno, per lui e per mia mamma- dice con le lacrime agli occhi.
L'abbraccio immediatamente per farle sentire che io le sono vicino, e che qualunque cosa accadrà io ci sarò sempre per lei.
-Scusate ragazzi, ma cosa stiamo aspettando? La macchina è arrivata e io vorrei vedere qual è la mia camera- si intromette Christian.
Ma che razza di amico che ho, come può rovinare questo momento in questo modo? Non capisce proprio niente.
-Scusa, hai ragione, ora saliamo in macchina che vi porto nelle vostre camere. Ve le ho già assegnate, per non creare delle inutili discussioni- risponde la mia piccola, sono così felice di stare con lei.
Dopo il breve tragitto in macchina ci dice di non pensare alle valigie e che ci penseranno le cameriere a mettere a posto tutto, e poi ci conduce alle nostre camere.
Saliamo al primo piano e dice: -Allora, questa è la camera di Louise e Carl, dentro c'è la cabina armadio e il vostro bagno personale, con doppio lavandino-
I due entrano mentre noi proseguiamo il tour. Dall'altra parte del corridoio c'è un'altra porta, che è poi sarebbe anche l'ultima di questo atrio.
-Questa, invece, è la camera di Samantha e Jonathan, anche voi avrete la cabina armadio e il bagno con il doppio lavandino- i due entrano e si guardano intorno mentre noi ci dirigiamo verso le scale, per poi continuare con l'altra parte della casa e per sistemare le altre due coppie.
Anche questa volta ci sono solo due porte, e ciò vuol dire che noi dormiremo al piano superiore.
-Qui invece staranno Katy e Christian, e anche per voi vale lo stesso-
Ci dirigiamo verso l'altra porta e dice: -Infine qui è dove dormiranno Jenny e Michael, la cabina armadio e il bagno con due lavandini ci sono anche qui quindi siete a posto. Ora noi andiamo di sopra, tra un'oretta fatevi trovare pronti che andiamo in spiaggia-
Le prendo la mano e lei mi sorride e mi conduce al piano superiore.
Appena in cima alle scale vedo solo una porta, sono rimasto stupito, pensavo ci fosse la stessa disposizione del piano inferiore.
-Allora, da qui si accede al mio settore, io ho sempre avuto una parte della casa dedicata a me, perciò questa è la mia. I miei genitori dormivano in una parte della casa che è chiusa a chiave e si trova a piano terra, lì non ci può andare nessuno, è severamente vietato, non faccio entrare nemmeno le cameriere per pulire, non voglio che tocchino niente. Comunque forza, entriamo nella nostra camera-
Entro e vedo subito un immenso letto, non finisce più, ed è fantastico.
Da una parte c'è una terrazza immensa, la si vede benissimo perché tutta la parete è fatta con dei vetri. Poi ci sono altre tre porte, una vicino alla vetrata, ma nell'altro muro, che non so dove porta perché è chiusa.
Di fianco a questa con una porta a vetri satinati si intravede un'intera camere guardaroba, e infine nella parete di fronte c'è il bagno, sarà grande come questa stanza. In terra c'è persino una vasca idromassaggio, una doccia doppia, il lavandino per due.
È tutto bellissimo, ha un gusto raffinato, tutto bianco rifinito d'oro, deve essere costato un sacco.
Mi volto verso di lei e sorridendo dico: -Sono in paradiso con la mia dea, ora posso morire felice-
Lei mi viene incontro e mi si lancia addosso, mi stringe forte a lei e mi sussurra delle parole dolcissime, e che non pensavo di poter mai sentire.
-Tu sei veramente importante per me, sei la persona che dopo la morte dei miei genitori si è avvicinata di più a me. Tutto questo io non lo avrei mai immaginato. Pensando al mio futuro non vedevo niente, solo il buio più scuro, nessuna luce o nessun volto.
Ma da quando ti ho conosciuto non riesco più a vedere quello che vedevo prima, all'inizio c'era un piccolo puntino di luce che è a mano a mano che il tempo passava si è sempre di più ingrandito, fino al punto che è diventato enorme nel momento in cui mi hai dato il nostro primo bacio, il mio primo bacio.
Dopo si è rimpicciolito perché mi sono allontanata, ma da quando sei entrato in camera mia e ci siamo baciati per la prima volta, e dopo ci siamo messi insieme, posso dire che al posto del buio c'è una distesa di luce infinita, con al centro il tuo volto.
Quando ti ho incontrato la prima volta sapevo che dovevo starti lontano, perché ero sicura che tu mi avresti cambiata, ma non ci sono riuscita e piano piano le mie barriere, che mi ero creata per resistere a tutto si sono abbassate fino al unto di scomparire.
Per favore, non lasciarmi mai, qualsiasi cosa succeda, non so che cosa potrebbe capitarmi in quel momento, forse diventerei molto peggio di quella che sono adesso o semplicemente tutto il buio che vedevo se pensavo al futuro mi circonderà e io farò parte di esso-
È stato un discorso molto importante per me, non pensavo che qualcuno potesse volermi bene fino a questo punto, oppure non lei.
La stringo ancora di più a me e poi la bacio.
Anche io le voglio veramente tanto bene, e di sicuro non la lascerò andare, sarei solo un coglione se lo facessi.
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Trust in our love
RomanceCi sono tanti libri che parlano d'amore, una cosa li accomuna tutti. In tutte le storie lui è il ragazzo da conquistare, il bad boy dall'animo di pietra, a cui tutte vanno dietro, ma a lui non frega un cazzo di nessuna finché non arriva lei. Ma se...