Suonano le campane

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"Non sto bene Tea, credo di vomitare" dissi con l'ansia che dominava tutto il mio essere, non riuscivo a respirare e si era formato un nodo enorme nel mio stomaco.
"Invece sì che ce la farai, non avrai intenzione di tirarti indietro vero!?" mi chiese Matilde che era più stressata di me, il che vuol dire che era VERAMENTE stressata.

Erano passati due mesi da quando avevo preso la decisione che mi avrebbe cambiato la vita ed ora mi trovavo dietro le porte di una antica e imponente chiesa a pochi metri dall'altare.

"Ormai siamo arrivate al punto di non ritorno, devi continuare ciò che hai iniziato Cassandra!" cercò di incoraggiarmi la mia migliore amica nonché damigella d'onore "Siamo? Da ciò che vedo quella che si deve sposare sono solamente io!" le dissi io cercano con gli occhi una via di fuga "Sì ma quella che ha organizzato tutto sono stata io" mi rispose lei.

Infatti si vedeva: indossava un vestito che le arrivava fino alle ginocchia con una gonna a trapezio arricchita di ridicole rouges e il busto che terminava in un'unica spallina. Naturalmente il vestito era rosa pastello.

"Rosa pastello? - le chiesi io - Mi ricordo perfettamente di aver bandito il rosa dal mio matrimonio" a volte Tea non riesce a capire il significato del no. "Invece di sfogare la tua insicurezza sulla mia persona dovresti ringraziarmi per aver scelto l'opera d'arte in tessuto che è il tuo vestito" mi rispose lei vantandosi per la centesima volta della scelta del mio abito nuziale. Questo possedeva uno scollo a cuore e un busto semplice. L'ampia gonna, che arrivava fino ai piedi, era ornata da graziosi ricami in pizzo e le scarpe, nonostante avessero i tacchi, erano comode. Non so perchè si erano disturbate a truccarmi giacché il mio volto era coperto da un lungo velo bordato di pizzo fissato da un pettine. I capelli raccolti in una lunga treccia avvolta come un concio e tra le mani tenevo un bouquet di rose rosse e bianche.

"Sorridi Cassandra stai andando all'altare e non alla ghigliottina" disse Tea "Per me sono la stessa cosa, hanno solo nomi diversi" "Buon viso a cattivo gioco Cassandra"

Cosa ne sarebbe stato di me? Che cosa c'è dopo il matrimonio?....Oddio la luna di miele! No non ci voglio neanche pensare, troverò una soluzione quando verrà il momento per adesso mi devo concentrare sulla mia entrata.

"Tea e dopo? - le chiesi - dopo il sì che cosa mi succederà?" "Dopo il sì diventerai Cassandra De La Cruz - mi rispose lei - cerca prima di arrivare all'altare e poi poniti le domande!".
"Matilde non mi ricordo più come si respira" e così, sulle note di un'arpa si aprirono le porte e vidi mio marito.

Il Volto Del CrimineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora