Capitolo 1

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Capitolo 1

Faceva molto caldo, nonostante ormai ci trovassimo a metà Settembre, per cui optai un abbigliamento abbastanza leggero e non appariscente,l'unica cosa che mi mancava adesso era attirare l'attenzione in un posto dove non conoscevo niente e nessuno.
Almeno su questo avevo ancora il controllo, una delle poche cose che non era cambiato.
Beh,forse si... ma infondo, ormai ci ero abituata, tanto valeva far finta di nulla e andare avanti.

Ero sdraiata sul letto e iniziai la mia routine con un messaggio "Ciao piccolo imbecille, come stai oggi? Passo a trovarti appena posso, non vedo l'ora di incontrarti", appena premuto invio mi sentii molto sola, lo volevo accanto a me, mi mancava,ero stufa, volevo parlarci come facevo le persone normali.

Non riuscivo a smettere di fissare un punto indefinito del soffitto, come mio solito non mi ero accorta di che ora fosse.

Adirla tutta non ero per nulla felice di andare a scuola, non conoscevo nessuno e se mi fossi ritrovata in una classe di psicopatici maniaci dello studio?!

Ma chi voglio ingannare, non è quello che mi spaventava.

In realtà, il mio timore era di incontrare qualcuno che gli assomigliasse, sarebbe stato troppo doloroso.
Tutti lo consideravano il ragazzo più affascinante della scuola, erano i suoi modo, i suoi gesti, le sue parole che ammagliavano le ragazze, di cui si circondava.

Aveva la fama di playboy, ma non me ne resi conto, o probabilmente non volevo crederci, non ho mai voluto neanche prendere inconsiderazione che tutte quelle parole dolci che mi aveva detto per lui non significavano nulla, ma sono stata una stolta, gli ho dato il potere di distruggermi e lui non ci ha pensato due volte.

Ma non ho potuto fare a meno di provare tutti qui sentimenti, amavo tutto di lui, la sua voce e quelle piccole fossette che si formavano ad ogni sorriso, il più bello che avessi mai visto.

Amavo guardarlo negli occhi, mi piaceva osservare le sfumature dalla sua iride nocciola. Adoravo i suoi capelli color corvino e il modo in cui scuoteva la testa facendoli ondeggiare a destra e sinistra quando dicevo qualcosa di stupido, ma il colpo di grazia l'ho avuto dopo, edera anche il motivo per cui non credevo a quello che continuavano a ripetermi le mie amiche.

Come era possibile che lo stesso ragazzo che mi era stato accanto quando tutto ha iniziato a crollarmi addosso, iniziando ad allontanare tutti quelli che avevo considerato i miei più cari amici, ma con lui non ci riuscii, dopo tutto questo per me era inconcepibile credere che fosse lo stesso che mi aveva tradito senza pensarci due volte.

Senza rendermene conto era diventato tutto il mio mondo.
La mia bellissima favola, però come tale, fu distrutta dall'arrivo di una orribile strega, una strega che indossava una maschera particolare,quel tipo di maschera che non si leva mai e che diventa una seconda pelle, la strega era la stessa persona che consideravo la mia migliore amica.
La cosa 'divertente' fu quando Brandon per giustificarsi dell'accaduto mi incolpò di ogni errore, di ogni frase non detta, di ogni litigio, della relazione stessa e per darmi il colpo di grazie disse che non aveva mai provato nulla per me, ero stata solo un gioco per lui.
Per cui il principe della mia favola iniziò ad uscire con la malvagia strega, dicendo ai quattro venti che erano follemente innamorati ed il loro amore era vero e puro.

Ma come al solito era tutto tranne che quello, dopo due settimane si lasciarono.

Alla faccia dell'amore vero e puro.
Fissando il vuoto pensai a tutto questo, ma per quanto mentissi a me stessa cambiare città, scuola e addirittura vita, non mi avrebbe di certo aiutato...

Non se continuavo a tormentarmi in questo modo.
La mia tranquillissima mamma, interruppe i miei pensieri aprendo la porta e mi rivolse la sua tipica occhiataccia, mettendosi le mani all'altezza dei fianchi disse con un tono non del tutto amichevole "Lexy sveglia, non vorrai mica arrivare in ritardo il primo giorno di scuola !!" Si avvicinò per levarmi le coperte, io presi il cuscino per coprirmi la pancia e con voce più sofferente possibile dissi "Mamma, sto malissimo... Mi è venuto un mal di pancia pazzesco, sono sicura di non riuscire nemmeno a camminare.." mia madre con voce falsamente comprensiva e al tempo stesso ironica disse "Oh... Davvero tesoro,stai così male? Vuoi che ti porti un aspirina... contro la pigrizia?"
"No, mamma guarda che non mi sento bene... sul serio" cominciò ad arrabbiarsi perché le stavo facendo perdere tempo e per quanto mi impegnassi a fingermi malata non mi avrebbe mai creduto "Vallo a dire a qualcun'altra! Su in piedi adesso! La tua colazione si sta raffreddando. Ah dimenticavo.. Eccoti l'uniforme"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2016 ⏰

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