E se questo fosse amore? [Levi X Fem Eren]

credo di amarti...

*Luna's POV*

Levi si tirò su i pantaloni e si dileguò dalla stanza.
Io invece rimasi sul letto, lo avrei rifatto altre mille volte... Ma solo se l'altro fosse stato Levi... Mi sentivo bene, per la prima volta dopo anni mi sentivo amata da qualcuno che non fosse mio padre... O almeno cosí credevo
Mille pensieri mi saltellavano in testa. Io credo di amarlo, ma da come era andato via lui dubitavo che I miei sentimante fossero ricambiati... Io per Levi sono solo una amica... D'ora in poi credo che vorrà anche una scopa amica...
Scossi la testa a quel pensiero...
Io lo amo e non volevo diventare la sua scopa amica...
Mi alzai dal letto e vagai per quella casa dove non ero mai entrata prima di Oggi.
Arrivai in una cucina spaziosa. Levi mi aveva parlato che viveva con 2 ragazze e un ragazzo, si era rifiutato di presentarmeli... Si vergognava di me o di loro?

Vagai per la casa finché non arrivai davanti a una porta che doveva essere il bagno. Abbassai la maniglia per aprire la porta. Mi sorpresi di trovarla chiusa a chaive.
-Levi sei qui dentro...?-
Non ottenni nessuna risposta, buassai un paio di volte ripetendo la domanda.
Percepii un grugnito dall'altra parte della porta.
-ehy- dissi in modo amichevole. Questo era il nostro saluto un "ehy" da parte mia e un "oi" da parte sua, non importava l'ordine in cui venivano detti, quello era il NOSTRO saluto.
Attesi inpaziente la sua risposta che però non arrivò... Iniziai a preoccuparmi, forse si sentiva male...
-Levi mi fai entrare?-
Dal bagno non percepii alcun rumore.

-Levi perfavore... Almeno dimmi che stai bene...
Vuoi dell'acqua? O qualcosa da mangiare, ma ti prego di qualcosa-

Appena la finii di dire la porta si spalanco permettendomi di vedere un Levi con gli occhi di uno che aveva appena finito di piangere.
Avvicinai la mia mano alla sua guancia, ma essa venne allontanata prepotentemente dalla sua. Rimasi sorpresa dalla maniera in cui lo aveva fatto...
-Non mi toccare!-
-Levi calmati che ti prend.-
Non finii di finire la frase che mi arrivò uno schiaffo sulla guancia. Avevo preso tante botte, ma questa faceva davvero male anche essendo solo una sberla

-HAI PURE IL CORAGGIO DI CHIEDERMELO!!!! TU MI STAI SOLO USANDO. SEI SOLO UNA PUTTANA SENZA CUORE!-

Quelle parole mi fecero male, piú dello schiaffo. Si riferiva sicuramente a quello che era successo in camera. A me era piaciuto e in primis anche a lui ma a quanto pare ci ha ripensato...

-Levi...-
Non riuscivo a parlare. Avevo le lacrime agl'occhi e ero preoccupatissima per Levi...

-VATTENE DALLA MIA CASA!!!
VATTENE- mi spinse con tanta forza da farmi cadere, il bagno dove si era rinchiuso era in cima alle scale e con la spinta data fu inevitabile la mia cadita dalle scale. Mi trovai ai piedi di esse con un Levi adirato in cima che mi guardava con occhi infuocati. Percepi del sangue colare da un taglio sopra la testa e non riuscivo a muovere il polso destro.
Mi alzai senza pensarci due volte e mi diressi verso la porta di casa. Sentii Levi precipitarsi giú dalle scale e cercare di raggiungermi

-DOVE CREDI DI ANDARE!?!?-
-ME NE TORNO A CASA IMBECILLE-
-MEGLIO-
Lo disse con meno rabbia di prima. Mi voltai per gurdarlo. Come mi sono potuta innamorare di uno cosí?
Sapevo perfettamente cosa dire, questo avrebbe potuto farlo imbambolare o incazzare ancora di piú, in realtà non mi interessava la sua reazione volevo semplicemete farglielo sapere.

-CREDEVO DI AMARTI. HAI FATTO BENE A FARE COSÍ, ORA SO IL MOSTRO CHE SEI REALMENTE!-

Detto questo chiusi con un boato la porta e corsi il piú veloce possibile vero casa.
Mi accorsi solo dopo essere arrivata davanti la porta dell'abitazione che avevo lasciato telefono e chiavi di casa da quel pezzo di merda che credevo amico...
Non volevo tornare da lui dopo tutto questo.
Lampo di gegno! Mio padre prima di partire aveva lasciato ai nostri vicini una coppia delle chiavi di casa, nel caso mi fosse successo qualcosa. Non li conoscevo bene.
A dir la verità un loro figlio é I classe con me, se non sbaglio si chiama Jean con un cognome lunghissimo e impronunciabile.