"Ma dov'eri finita?"
La voce di Ron si sentí appena nel vocio creatosi nella Sala Grande nell'ora di pranzo.
"Dobevo tudiare per la vebifica bella brof Sbrait." Hermione aveva un enorme pezzo di pollo in bocca, e leggeva attentamente un altro librone preso in biblioteca, con un enorme pianta verde sulla copertina.
"Ma le verifiche cominceranno solo fra qualche mese!"
"Sí Harry, ma devo anche aiutarti a studiare le strategie del Quidditch, mi hai chiesto aiuto...O non te lo ricordi più?"
Ron si giró sconvolto.
"Harry! Ma lei non sa giocare a Quidditch...Oh andiamo! Avresti dovuto chiederlo a me, amico! Sai che mi sarei candidato come portiere, sarei stato il tuo secondo."
"Magari non saró brava a giocare, ma ho studiato a memoria 'il Quidditch attraverso i secoli' e conosco tutte le formazioni, da quando Urich Wadson giocava negli irlandesi e Magdalinda White aveva segnato con la pluffa quindici volte di seguito. So cosa faccio, Ron."
La strega aveva un tono davvero seccato, e Ron decise di lasciar perdere.
"Al diavolo! Vatti a fidare degli amici."
"La volete finire di litigare?" Ginny era di nuovo intervenuta da paciere. I capelli rosso fuoco erano raccolti in un'invidiabile coda di cavallo, e gli occhi acquosi li fissavano da parte a parte. Al suo fianco c'era un ragazzo di colore piuttosto magrolino, i capelli ricci perfettamente ordinati, e dopo averlo visto Harry aveva percepito una strana sensazione nell'intestino, come se si fosse rivoltato del tutto nella cavità addominale.
"Anche Dean vuole giocare quest'anno" proseguí la ragazza "è diventato davvero bravo come battitore, ma anche come cercatore non è male. Magari potresti metterlo alla prova, eh Harry?"
Ancora quella sensazione.
"Mmh, puó darsi di sí."
Hermione lo guardó con occhi ammiccanti.
"Oggi ci siete a Pozioni ragazzi? Siamo con i Serpeverde, magari mentre Lumacorno spiega possiamo sentire qualche discorso tra quegli spacconi."
"Sí Dean, ci saremo."
Harry aveva sibilato quella parola tra le labbra; a momenti sarebbe potuto essere scambiato per serpentese.
Ron sorrise, con fare sornione.
"Chissà che Malfoy non sperimenti una nuova pozione per non cadere dalla scopa, solo con quella rimarrebbe in bilico sulla Nimbus."
Tutti risero.
Hermione aveva una faccia pensierosa, assorta. Che ci faceva Malfoy in biblioteca? Oltre a scrivere quella
lettera, che la strega aveva scoperto essere tale grazie all'incantesimo Revelo, non c'era alcun motivo di nascondersi dagli sguardi indiscreti della sua Sala Comune. Del resto, l'incantesimo Revelo era complicatissimo, ed Hermione era riuscita ad intravedere solo la parte finale prima di perdere il contatto: "Draco AM." Ma che voleva dire AM? Li aveva visti i suoi occhi, solo per un istante. Erano cosí freddi, cosí gelidi...Ma cosí belli. Scosse la testa rapidamente. Sii razionale Hermione, coraggio.
"È quasi ora di andare nei sotterranei, non vi sembra?"
"Oh andiamo Hermione!" Ginny aveva ancora le guance rosee per la risata di poco prima.
"No, ha ragione!" Luna era spuntata all'improvviso.
"A noi Corvonero ha fatto pulire i calderoni l'ultimo ritardo fa. Vi conviene sbrigarvi. Lumacorno è fissato con la disciplina."
"E sia!" Harry sbuffò. Detestava il professore: fin troppo bonario ed eccessivamente legato nei suoi confronti. Insopportabile.
Hermione fece un sorriso stanco, e si alzó con gli altri Grifondoro diretti nell'aula Pozioni; per un istante si giró verso il tavolo dei Serpeverde, ma solo per notare il viso contrariato di Millicent Bullstrode che la fissava. Poi si incamminó.
-
I fumi dei calderoni dominavano l'atmosfera tetra della stanza, gremita di studenti dalle divise rosse o verdi che entravano in file ordinate, mentre Horace Lumacorno li fissava dall'alto della sua cattedra, con un largo sorriso sul viso grasso.
"Allora, ci siamo tutti? Via, via, Finnigan! Si sistemi al suo posto, ecco...Cosí! Dunque, ho sentito da Minerva che fra poco ci saranno le gare di Quidditch!"
Un boato patriottico provenne dai banchi di tutti gli studenti.
"Sí, sí, bene. Sono felice di vedervi energici, e spero vi manteniate tali per la competizione...Ma noto un pó troppa rivalità tra di voi."
Hermione si guardó intorno. Gli occhi dei ragazzi erano diventati fessure, mentre si osservavano vicendevolmente. In un lato della stanza Astoria Greengrass accarezzava il braccio di Draco mentre gli raccontava qualcosa di divertente (e lo si percepiva dai risolini) nell'orecchio, fissando Neville. Hermione sentí una fitta allo stomaco.
"Per questo" continuó Lumacorno "ho deciso che per tutto il semestre, fino alla fine dell'anno, mischieró gli studenti delle case in coppie che lavoreranno insieme nelle mie ore."
Un lamento generale si udí dal fondo della classe.
"Non puó farci questo!"
"Che abbiamo fatto di male?"
"Non staró in coppia con un Grifosfiga!"
Ron era paonazzo.
"Ma vi sembra giusto? Come osa questo ciccione costringermi in squadra con uno di questi rognosi?"
Harry annuí vigorosamente, mentre Hermione era silenziosa: il cuore peró, le batteva forte.
"SILEEEENZIO!"
Il professore era in piedi sulla cattedra con espressione minacciosa, brandendo la bacchetta. Aveva il volto rotondo viola, contornato da venuzze verdastre, e a Harry ricordava tanto zio Vernon.
"Ho deciso questo di comune accordo con Silente, e sarà...PACIOCK SCENDI DA QUEL BANCO! Dicevo, sará una disposizione totalmente casuale, deciderò con un incantesimo fortunello le coppie...Weasley, ritira subito quello che hai detto oppure faró rapporto alla tua famiglia! Cominciamo subito per favore!"
"E se io non dovessi svolgere un lavoro a causa del mio compagno di squadra?"
"Ottima constatazione, signorina Patil. In quel caso la coppia scoppierá e le verrà assegnato un nuovo compagno."
"Il voto è in comune quindi?"
"Ovvio, Dorne. E se la coppia sarà particolarmente affiatata, il
membro piú attivo riceverà punti per la propria casa."
Lumacorno scese finalmente dalla cattedra, non senza poca fatica, ma con fare soddisfatto.
"Fortusortia!"
Una serie di nomi a lettere dorate comparvero a mezz'aria, circoscritti a due a due con un'ellisse luminosa.
"Allora" esordí il professore "Patil con Tiger, Finnigan con Dorne, Thomas con....Come si pronuncia? Ah, Shwarz....Weasley con Goyle."
"Lo sapevo!" Ron aveva un espressione furiosa.
"Silenzio Weasley...Potter con Bullstrode."
La corpulenta ragazza si alzó fissando Harry in modo sbilenco. Lui rabbrividí.
Hermione era nervosa. Chi le sarebbe toccato? Erano rimasti solo Draco, Astoria, Pansy Parkinson e Dave Lombar. L'ansia la stava divorando.
"Lombar con Taddeus, Parkinson con Paciock (Hermione sentí il sospirone di Neville dall'altro lato della sala) e Malfoy..."
Un battito.
Due.
Tre.
"Con Granger!"
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Lights || Dramione
Romance"Scese senza guardarla, come fosse il sole. Ma come il sole la vedeva anche senza guardare."