Decisi che quel giorno avrei cercato di guardare tutto in positivo, avrei ascoltato un po di più gli altri e sarei stata un po più attenta a quello che mi succedeva intorno.
Piano piano avrei tolto la mia maschera, ma prima dovevo togliermi dalla testa tutti i pensieri negativi che mi rovinavano.
Per prima cosa feci colazione, un bel latte caldo con i biscotti e poi mi guardai nuovamente allo specchio.
Il mio viso era diverso, era come se vedessi una persona simile a me...le mie guance erano rosa, i miei occhi brillavano e sembravo un pochino più serena.
Da dove proveniva quella forza?
La mia forza di volontà aveva fatto sbocciare la vera me?
Quanto sarebbe durata?
Avevo accantonato tutti i brutti pensieri e i dolori...ma sarebbero ritornati?
Presi lo zaino e senza pensarci più chiusi la porta di casa e mi incamminai a prendere l'autobus per andare a scuola.
Quella mattina avevo 5 ore fortunatamente, ma c'era economia, la mia materia preferita in realtà,mi veniva molto semplice e quindi finivo sempre prima i compiti assegnati, il problema è che non sapevo cosa fare dopo e quindi mi annoiavo a morte.
Finì il mio compito e mi misi a disegnare, erano anni che non disegnavo, preferivo le cose reali, per me disegnare era diventato inutile e quindi mi meravigliai quando feci danzare la matita sopra il foglio.
Quando guardai il pasticcio che avevo fatto mi resi conto che non c'era una riga fuori posto, avevo fatto un disegno.
Era Il Disegno quello che facevo sempre da bambina, non me lo ricordavo quasi più: un cuore con le ali, le corna e la coda da diavolo.
Mi persi dentro a quel foglio e mi si annebbiò la vista e chiesi alla professoressa se potevo andare al bagno.
Mi sciaquai la faccia e mi strofinai gli occhi, vedevo quasi tutto nero, il dolore alla testa era lancinante...mi accasciai per terra mentre alcune immagini mi passavano per la testa.Fiamme, mia mamma che piangeva e mi stringeva tra le braccia, e l'immagine più angosciante di tutte...laghi di sangue che si espandevano sempre di più, poi di nuovo il buio.
Vagavo sperduta nel buio quando sentì una voce che gridava il mio nome.
Non riuscivo a trovare la via d'uscita, non riuscivo a capire dov'ero ed ero disperata.
Poi pensai a quella mattina e a quella forza interiore che mi aveva fatto trovare me stessa, cercarla mi creava un peso nel petto, doloroso e più martellante di quello che avrei potuto sopportare e così sprofondai nella voragine della mia testa.
Nessuno mi avrebbe salvata.Ps. La foto del disegno è quella in copertina.
Spero che vi piaccia. 😁
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Sangue Di Demone
FantasyUna ragazza vive con sua madre, le sue sorellastre e il suo patrigno,ma ha avuto una vita difficile popolata da incubi e continue sofferenze che aumenteranno non appena scoprirà di chi è figlia... Riuscirà a capire chi è?ma sopratutto risponderà all...