562 44 79
                                    

"Scheggia nelle carni" è la definizione che Kierkegaard dà sul letto di morte al fardello inderogabile che nel corso degli anni ha costituito il suo blocco mentale, impedendogli di portare concretamente a termine una qualsiasi azione che avrebbe potuto rivelarsi determinante per lo svolgimento della sua vita.

"XFactor"

"Eh"

"Ma sei serio?"

"Eh"

"Porca troia Gennà"

"Eh"

Genn dopo quell'illuminante e eloquente conversazione con Mcfly prese in considerazione l'idea di fare un annuncio cumulativo al resto degli amici ma comunque non si pentì di averlo detto ad Antonio in privato, lui avrebbe dovuto essere il primo a saperlo: gli urban strangers sarebbero andati ad XFactor.

Proprio così, dopo anni e anni di prove, esibizioni in strada, in pub e locali occasionali, le due piccole promesse di Somma, i due migliori amici storici, gli inseparabili gemellini siamesi, avevano finalmente guadagnato i biglietti per salire sul treno delle opportunità, direzione: Milano.

Erano anni ormai che Genn e Alex si conoscevano e fin dal primo momento che i loro occhi si erano incontrati entrambi avevano capito che la loro vita sarebbe cambiata per sempre.

Fin dal primo giorno, da quel pomeriggio assolato a casa di Mcfly in cui i due ragazzini si erano conosciuti niente, per nessuno -neanche i loro amici- era stato più lo stesso.
I due erano immediatamente entrati in sintonia, avevano iniziato a studiarsi con lo sguardo, a parlare, per ore, per giorni, senza dare a nessuno la possibilità di intromettersi.
Avevano preso a parlare di tutto: musica, attori, ragazze, fumetti, qualsiasi argomento andava bene, bastava che ne parlassero insieme.

E da quel pomeriggio era stato un cambiamento fulmineo, semplicemente un giorno erano Genn e Alex, due binari separati, e il giorno dopo erano diventati Genn&Alex, una cosa sola, complementari, sullo stesso treno.

Subito avevano iniziato a vivere in simbiosi.
Andavano al cinema, leggevano, uscivano, studiavano, suonavano, cantavano, scrivevano, non c'era davvero niente che non facessero insieme ed immediatamente si presero il ruolo di migliori amici onorari di Somma.

Cosí, in un attimo la situazione si era stravolta.
Da un momento all'altro era stato impossibile trovare Genn senza Alex tanto che i loro amici avevano iniziato a far fatica a ricordare come fosse la vita prima che quei due diventassero una persona sola.

Creare una band era stata una conseguenza inevitabile del loro rapporto, anche se più che una band erano un solo elemento suddiviso in due persone coordinate alla perfezione, perché loro erano così, si capivano senza sforzi, tanto che
-dopo poco- persero persino il bisogno di parlare per comunicare, iniziando a dilettarsi in conversazioni fatte di versi indistinti e sguardi eloquenti che inquietavano i loro amici a tal punto che una volta gliel avevano persino detto organizzando un insolita "seduta di gruppo" a casa di Leo.

"Che diavolo sta succedendo?"

A parlare per primo ovviamente era stato Genn che si era fatto coraggio stringendo piano il tessuto leggero della maglietta di Alessio -seduto accanto a lui- all'altezza del fianco e sputando quelle parole con la sua solita e intollerabile acidità.

"Vi dobbiamo...parlare"

Rispose McFly titubante lanciando uno sguardo prima a Cecio alla sua destra e poi a Leo seduto alla sua sinistra.

"Di cosa?"

Chiese Alex confuso aggrottando le sopracciglia scure.

"Beh..."

Scheggia nelle carniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora