Doveva essere una giornata come tutte le altre. Come tutte quelle di quell'anno passato da sola, nella sua solitudine, nella sua tristezza, nelle sue lacrime. E invece non fu così.
Perché, dannazione, da quando l'aveva incontrato, quel giorno al porto di Hargeon, era irrimediabilmente entrato nella sua vita e l'aveva totalmente sconvolta. E dopo quell'anno era tornato, per sconvolgergliela nuovamente.
Accadde tutto così velocemente: la gente che scappava in preda al panico, un calore devastante, la grande struttura dell'arena era gran parte liquefatta da delle fiamme splendenti, nelle quali gli occhi di Lucy avevano subito notato qualcosa di familiare, e i neo-vincitori del festival dei Grandi Giochi di Magia di quell'anno stesi al suolo.
E lì, al centro di quell'arena, una figura avvolta dalle sue stesse fiamme guardava quei corpi che erano caduti con tanta facilità ai suoi attacchi e come un lampo quel "non sei abbastanza forte" lo colpì e lui digrignando i denti alzò lo sguardo per cercare tra la folla, intenta a scappare, la figura del suo piccolo amico exceed come a far si che servisse a calmare quel sangue che fluiva troppo velocemente e la temperatura corporea che aumentava , ma non fu proprio il piccolo gatto blu che vide.
Ogni dettaglio di quel viso, di quel corpo e anche il profumo di lei che l'olfatto del Dragon Slayer non faticò a sentire, tornarono ad avere forma e un -Lucy- soffiato appena fuoriuscì dalle sue labbra, come ad accertarsi che non era un altro dei suoi sogni, che era tutto reale. Era lì, sugli spalti dell'arena che aveva i suoi occhi color nocciola incatenati ai suoi smeraldini, che si copriva con le braccia il seno lasciato scoperto dalla maglietta, anch'essa liquefatta.
In quel momento molte erano le domande che le passavano per la testa, avrebbe voluto correre da lui e abbracciarlo, ma allo stesso tempo qualcosa glie lo impediva ed era ferma lì, come ancorata al pavimento, incapace di distogliere lo sguardo dal suo.
-Natsu- fu l'unica cosa che riuscì a dire, appena percettibile anche all'udito ben sviluppato del mago di fuoco.
***
Un silenzio imbarazzante governava in una delle camere del nuovo, agli occhi di Natsu, appartamento a Crocus di Lucy.
Happy e Natsu le avevano raccontato del loro viaggio d'allenamento di quell'anno, dell'incontro con Gildarts e di quando erano andati a far visita alla tomba del primo master. In un certo senso sembrava essere tornato tutto alla normalità, tutto come un anno prima, ma non era così. E loro lo sapevano bene.
Il punto era, cos' era cambiato?
Tutto.
A vederli sembravano semplici amici, compagni. Ma come si spiegavano tutte quelle occhiate furtive, scambi di sorrisi che nascondevano ben altre emozioni provate durante il corso di quel lungo anno passato separatamente?
Lucy era felice di rivedere Natsu, ma c'era quel qualcosa che la frenava dall'essere la solita Lucy ch'era un anno prima assieme a loro.
Eppure dov'era finito l'odio che aveva accumulato in quei lunghi mesi da sola, che aveva riservato appositamente per lui, quando un giorno sarebbe tornato come scritto nella lettera. Quella misera lettera con la quale l'aveva lasciata, senza un minimo di spiegazione logica, dieci, o forse neanche, righe scarabocchiate e tanti saluti, ci si rivede fra un anno.
Sentiva di volerlo abbracciare, di voler affondare le mani in quei capelli rosati freschi di taglio, di volergli dire "mi sei mancato", ma nessuna di queste azioni si concedeva di fare, perché le aveva fatto troppo male.
Le aveva fatto male il dover sacrificare Aquarius nella battaglia di Tartaros, le aveva fatto male quella lettera, la sua partenza, lo scioglimento della Gilda...
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One year later
FanfictionDopo un anno trascorso separatamente, Natsu e Lucy dovranno fare i conti con i propri sentimenti. Il Dragon Slayer dovrà vedersela con una Lucy piena d'odio che in realtà cela un altro sentimento ben diverso... Dal testo: -Non c'è stato giorno in cu...