Una giornata come le altre stava per iniziare, una persona inaspettata sarebbe arrivata all'hotel Miratorischi.
* * *
'Buongiorno Ai.' Disse il ragazzino ancora con aria assonnata, non si sarebbe mai voluto svegliare.
Aveva fatto un sogno non molto casto su Ai, che cosa gli passava per la testa? Erano solo amici!
Ai: 'Mi ascolti?' La bambina lo risveglió da tutti i pensieri che gli frullavano nella testa.
Conan: 'Certo -mentì il ragazzino- andiamo a fare colazione.'
Scese dal letto e, dopo essersi lavato almeno la faccia e le mani, scese al piano di sotto con la compagna di stanza.
* * *
Maestra Kobayashi: 'Conan potresti venire un attimo con me?' Il bambino sbuffó prima di seguirla.
Maestra Kobayashi: 'È venuta una persona a trovarti.'
'Chi sarà? Che scocciatura!' Pensó un secondo prima di guardare in faccia la persona di fronte a lui.
Conan: 'Ran da quanto tempo!'
Ran: 'Non fare il melodrammatico, sarà passato solo qualche giorno dalla tua partenza!' Risero.
Conan: 'Vieni, ti porto da Ai.' Sul volto della ragazza apparve una smorfia.
Ran: 'Ma io sono venuta qui per stare con te!'
Conan: 'Non fare la cocciuta e andiamo.' Disse il piccoletto esasperato.
* * *
Conan condusse Ran fino alla sua stanza ed entrarono.
Ai: 'Conan ma dove ti eri cacciato?' Disse preoccupata.
Conan: 'Scusami è che una persona è venuta a farmi visita.'
Ai: 'E chi sarebbe? Ran per caso?' Rise.
Ran: 'Sono proprio io, qualche problema?' Sulla bambina cadde un velo di imbarazzo.
Ai: 'Cosa ci fai qui?'
Ran: 'Sono venuta a fare visita al mio dolce Conan ma vedo che in questa stanza non sono la benvenuta.'
Ai: 'Come hai fatto a leggermi nel pensiero?' Sul volto di Conan comparve un piccolo sorriso che scomparve subito dopo lo sguardo fulminante lanciatore dalla liceale.
'Ran ma che stai facendo? Stai discutendo con una mocciosa ribelle?' Pensó la studentessa. Da quando si accorse che il ragazzino era identico a Shinichi cercó sempre di fare bella figura davanti a lui.
Ran: 'Conan vuoi guidarmi nella visita della struttura?'
Conan: 'Ai tu vieni?'
Ai: 'Preferisco respirare aria pura, grazie lo stesso.'
I due, senza commentare, uscirono dalla stanza.
* * *
Ran: 'Conan come fai a sopportarla? Sarà pure piccola ma si comporta come una donna adulta.'
Conan: 'Ran ora stai esagerando, Perchè cerchi di buttarle fango addosso?'
Ran: 'Ti sta sempre appiccicata.'
Conan: 'Per lei sono un ancora, ha bisogno di aggrapparsi a me per non affondare.'
Ran: 'Stai dicendo che è debole?'
Conan: 'Esattamente ed è anche sempliciotta.' Quelle parole uscirono dalla sua bocca senza il suo volere, stare di nuovo con Ran lo faceva diventare un'altra persona.
Ran: 'Posso dirti una cosa estremamente segreta?'
Conan: 'Certo.'
Ran: 'Mi sono innamorata di Yukoshi.'
Scese il silenzio.
Conan: 'E Scinichi?'
Ran: 'Non nominarlo nemmeno!' Qualche lacrima rigó il suo viso.
Ran: 'Mi manca terribilmente e non riesco ad accettarlo, devo andare avanti ma senza di lui è difficile.'
Il ragazzino la strinse in un abbraccio.
Ran: 'Scinichi..'
La liceale prese il viso di Conan fra le mani e, dopo un attimo di esitazione, gli stampa un bacio sulla guancia, quasi sulle labbra.
La ragazzina dal caschetto biondo si trovava dietro un cespuglio con le lacrime agli occhi, aveva ascoltato la conversazione fin dal principio.
* * *
Ran andó in bagno e nel frattempo Conan decise di fare un salto nella sua stanza.
Conan: 'Ai Perchè guardi fuori?'
Ai: 'È in arrivo un temporale, a me piacciono.' Aveva la voce cupa.
Conan: 'A te piace guardare il tramontare del sole, non questo.'
Ai: 'Magari non mi conosci bene, il temporale rappresenta il mio stato d'animo in questo momento.'
Conan: 'Perchè cambi umore così facilmente? Cos'è successo?'
Ai: 'Cos'è successo? Dici davvero? Credo che non ti interesserebbe visto che questo succede sempre, sono solo debole e sempliciotta, non credi?'
Conan: 'Chi ti ha dato il diritto di spiarmi?'
Ai: 'No, qui il fatto è un altro-la mini scienziata si giró verso di lui con un fiume di lacrime che gli scendevano dagli occhi ormai arrossati per il troppo pianto-sei tu che non hai il diritto di parlare così di me!' Infuriata si avvicinò a lui e puntandogli il dito contro disse: 'Non dovevi dire certe cose, tu non sai niente di me e del mio passato!'
Conan: 'Ora calmati, non avrei mai voluto dire certe cose ma sono uscite involontariamente dalla mia bocca. Sai che quando sono con Ran non rispondo più delle mie azioni.'
Ai: 'Per caso stai cercando una giustificazione? Arrampicarti sugli specchi non ti servirà a molto questa volta.'
Conan: 'Stai davvero esagerando ora!'
Ai: 'Ora fai la parte della vittima? Ti ricordo che sono io. E comunque avevi ragione, ho bisogno di aggrapparmi a te per non affondare.'
Conan: 'E dici pure di non essere debole?'
Ai: 'Non ti preoccupare, non mi aggrapperó più a te.'
'Bene.' Dissero entrambi.
Ran entró nella stanza e disse: 'Conan io devo ritornare a casa, si sta facendo tardi.'
Conan: 'Allora ci rivedremo al mio ritorno a casa?'
Ran: 'Ti aspetteró con ansia.' Sorrise.
Conan: 'Ci saró.'
Ran: 'Arrivederci Madame, ah scusa sei una sempliciotta quindi meriti solo un rozzo ciao.'
La bambina trinse i pugni cercando di impedire alle lacrime di scendere e in quel momento Conan ebbe una morsa allo stomaco.
Ormai era passata qualche oretta dalla partenza di Ran, nessuno dei due scese a cenare contemplando con tristezza il temporale appena iniziato.
Quello sarebbe stato solo l'inizio di una lunga e triste notte.•AngoloAutrice•
Okay, so che mi volete ammazzare ma non fatelo altrimenti non potró continuare più a scrivereee.
Vabby, apparte gli scherzi, è stato un capitolo parecchio triste.
Cosa succederà fra loro due? Scopritelo nel prossimo capitolo!
(Mi sembra di essere in TV! Hahahaa)
Spero vi piaccia!❤️
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Detective Conan.✨(in pausa)
Fanfiction'Io faccio parte di un organizzazione segreta molto grande dove i pesci piccoli, come me, che si trovano in fondo alla lista, sanno che c'è una sola cosa che conta: il colore Nero. I membri dell'organizzazione vestono tutti di Nero, come i Corvi.' ...