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Sento rumori strani, che sarà mai?! Dove mi trovo? Sono morta, sono un fantasma? A volte la propria idea non rispecchia la realtà, un pò come in quei sogni nei quali baci il ragazzo perfetto, o quelli che non vorresti mai fare che poi ti svegli di colpo, cerco di aprire lentamente gli occhi ma con qualche difficoltà.

Vedo tutto scappare via come un fulmine, qualcosa che hai appena visto e che probabilmente non rivedrai mai più ma che ricorderai per sempre, dove mi trovo? sto forse sfuggendo dall'inferno passando per il purgatorio per arrivare in paradiso?

Mica male il paradiso.

Sento una voce che pronuncia il mio nome.
-Giulia, Giulia stai bene?-
Forse è Dante, mi sta cercando? aspetta, ma la donna che Dante amava non si chiamava Beatrice? Come fa a conoscere il mio nome?
I conti non tornano.

Come avevo detto a volte la realtà è invisibile agli occhi e anche questa volta il Piccolo Principe ha avuto ragione.
Aprendo gli occhi subito mi accorgo che questo mondo mi è familiare.
Guardando diritto davanti a me e trovo Mery la mia migliore amica che mi guarda, confusa più di me.

"Su che pianeta sono capitata?"

-Sempre lo stesso, per fortuna-
Afferma sorridendo.
Guardo l'ora sul cellulare e sono le 2:15, nevrotizzando mi guardo intorno, e solo ora capisco di stare in treno.
Per fortuna stavo solo sognando, immaginavo di peggio.
-Come ci siamo arrivati in treno?-
-Non ricordi proprio nulla?-
Mi chiese lei
-Credo tu non sia abbastanza sobria ti racconterò tutto domani quando ti sarai ripresa-
-Okay ma ho fatto qualcosa di stupido?-
Le chiedo, sperando di no.
-Forse-

*****

Non ricordo nulla di ieri sera e nemmeno ci provo.
Per fortuna siamo quasi arrivati, non ne posso più ho bisogno di un letto.
Mi rilassa stare in treno, ma non quando ci rimani per più di tre ore.

Dopo un ora e mezza scendiamo dal treno e ci incamminiamo per tornare a casa che per fortuna sono vicine quindi non ci mettemmo molto ad arrivare da lì a casa.

Domenica Ore 10:00

Il cellulare squilla ma non ho la minima intenzione di rispondere chiunque sia. Un minuto dopo il silenzio ritorna ma non ebbi il tempo di riaddormentarmi che di nuovo quell'inutile suoneria che tanto mi piaceva risuonava ancora più forte di prima.

Ma possibile non si può dormire in pace nemmeno la domenica?

Stacco il cellulare dal caricabatterie e rispondo senza nemmeno leggere il nome della persona che mi aveva infastidito già di prima mattina.

-GIULIAAA SVEGLIAAA!- Una voce stridula quasi non mi rompe il timpano dell'orecchio chiedendomi se questo fosse stato il momento in cui sarei diventata sorda a soli 17 anni, non è troppo presto? ma evidentemente alla mia migliore amica non gli importava minimamente.

-Cosa-vuoi?-

-Buongiorno anche a te! Vestiti che fra 30 minuti sono da te, sbrigati.-

-Ma io non ho nessun intenzione di alz-

*Chiamata terminata*

Salvatemi da questa vita.

Sbuffo e mi ristendo sul letto a guardare il soffitto che prima d'ora non era mai stato cosi interessante, ma devo alzarmi.

Sospiro e mi alzo con tutta la voglia del mondo e mi dirigo in bagno. Uno zombie è più presentabile. Mi faccio una doccia veloce mi lavo i denti e dopo essermi asciugata del tutto mi ritrovo a guardare l'armadio che sembra sia sempre vuoto. Dovrei fare un po' di shopping in settimana. Così opto per pantaloncino, una maglia nera e scarpe nere.
Due minuti dopo sento bussare alla porta, precisa come un orologio svizzero questa ragazza!

-Buongiorno meraviglia!- mi dice con un sorriso a 360 gradi.

-Buongiorno rompipalle!- Dico chiudendo la porta e ci incamminiamo per andare al bar infondo alla strada.

-Allora cosa volevi dirmi di così importante?-
Chiesi io impaziente.
-Non vuoi sapere cosa è successo ieri?-

-Di che cosa parli?-


Ed ecco qui il primo capitolo, speriamo vi piacciaa!

|A&I|

BACIAMI, PRIMA CHE PARTA IL TRENODove le storie prendono vita. Scoprilo ora