-La dovremmo svegliare?
-No! Lasciamola dormire! Certo che la dobbiamo svegliare!
-Guardate! Ha aperto gli occhi.Sheila venne svegliata da queste voci. Ricordava di essere morta, di aver incontrato un angelo... Probabilmente era un sogno. Si ripeteva nella mente.
Aprì gli occhi pensando di essere nella sua camera da letto con tutti i suoi peluche, ma si ritrovò davanti quattro ragazze sconosciute che la guardavano intensamente per capire chi fosse.
-Bene! Si è svegliata! Adesso posso tornare a farmi i capelli.
Esclamò una delle ragazze. Era alta, aveva i capelli castani e gli occhi scuri. Indossava un vestito viola aderente e le tipiche scarpe con il tacco nere. Dalla sua espressione si riusciva a capire tutto di lei.
-Dai Kat torna qui.
La fermò un'altra ragazza del gruppo, anche lei alta e con i capelli scuri appena piastrati. Lei sembrava più simpatica.
-D-dove sono?
Chiese Sheila mettendosi seduta sul lettino molto scomodo sul quale era sdraiata.
Si guardò intorno e vide tanti lettini come quello sotto di lei, sembrava un'infermeria, o forse un ospedale.
Tutto quello che Sheila avrebbe voluto in quel momento era tornare a casa sua, dalla sua famiglia.
A distoglierla dai suoi pensieri fu un uomo che entrò improvvisamente dalla porta principale di quella stanza.
L'uomo era alto e in carne, aveva una lunga barba bianca e lunghi capelli dello stesso colore della barba, indossava una tunica grigia.
-Salve Sheila.
Disse, rivolgendo ad essa uno sguardo pieno di dolcezza.
-Io sono Albus Percival Wulfric Brian Silente, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Albus.
Rivolse a Sheila un altro dei suoi sguardi che avrebbero rallegrato la giornata di chiunque.
-Loro sono Allison Argent, Alexia Branson, Annabelle Zhu e Katherine Pierce.
E ad una ad una stringevano la mano di Sheila tranne Katherine che le lanciò un'occhiata maligna, le rivolse le spalle e andò via.
-Lasciala stare, fa sempre così con i nuovi arrivati.
Disse Allison mettendo una mano intorno al collo di Sheila.
-Ragazze, perché non fate vedere a Sheila la sua camera?
Disse Albus con un tono di incoraggiamento. Le tre ragazze trascinarono Sheila verso una grande porta. Fuori fa quella stanza c'era un lungo e spazioso corridoio, lei e le ragazze lo percorsero. Sheila era così confusa e sconvolta che non riusciva a parlare, si guardava intorno stranita.
Il corridoio sarebbe terminato qualche passo dopo. Le ragazze girarono a destra e aprirono una porta tutta decorata con fiori: soprattutto rose.
All'interno c'erano un letto, un armadio e una scrivania.
-La devi decorare tu! Non è magnifico?!
Disse Alexia girando su se stessa.
-Ti aiutiamo noi se vuoi!
Bisbigliò Annabelle all'orecchio di Sheila. Tutte e tre si sdraiarono sul letto ammirando il soffitto.
A Sheila vennero in mente le parole dell'angelo: andrai in un mondo nuovo. Forse quello non era solo un sogno... Forse lei era veramente morta. Forse adesso si trovava in Paradiso.
-Dove siamo?
Sheila si sedette su una vecchia sedia.
-Siamo nella tua nuova camera.
Disse Allison guardando attentamente il soffitto come se la risposta alla domanda di Sheila fosse proprio lì.
-È questo tutto quello che sai dire?
Entrò Katherine nella sua camera con uno sguardo infuriato.
-Si, sei morta, è questo che vuoi sapere?! Bene ecco qua! Sei morta. E adesso sei dove finiscono tutte le creature soprannaturali quando muoiono. Perciò la vera domanda è: tu cosa sei?!
Urlò contro Sheila avvicinandosi sempre di più. Sheila rimase paralizzata. Creature soprannaturali?!
Non poteva credere a quello che aveva appena sentito!
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~All around the moon||~
Fantasy"-Allora come mai sono qui?" " -È proprio quello che dobbiamo scoprire"