prologo

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La musica rimbombava nelle casse, spaccava i timpani, era talmente forte che si sentiva in ognuna delle stanze della modernissima casa della ricca famiglia Styles.
C'era alcol, molto alcol, scorreva a fiumi, dalle cucine fino alle camere da letto, passando per la sala e l'ingresso, dove Liam era intento aprire ulteriori casse di vino e birra. Mi avvicinai a lui.

- altre casse? Dove le hai prese? - chiesi al mio migliore amico. Lui sorrise.

- gentile concessione della Mastercard Gold della famiglia Payne - rispose ridendo.

Più della metà degli invitati era ubriaca o drogata, ed io non potei che esserne felice. Quella era la mia festa e, in quanto tale, doveva essere la migliore che si potesse immaginare.
A dire il vero anche io ero parecchio
Alterato e ubriaco, non necessariamente in quest'ordine.
Qualcuno mi colpì alla spalla: mi voltai arrabbiato.

- stai attento coglione - Urlai al biondo che mi trovavo davanti.
Questo spalancò gli occhi. Era un ragazzo carino, alto con i capelli folti e gli occhi chiari, azzurri cone il ghiaccio.

- scusa Harry - disse, abbassando il capo. Mi conosceva, ovvio, ma io non conoscevo lui.

- ti conviene, Horan - si intromise il mio amico Zayn, ridendo e tirando un pugno al biondo. Mi unii alla risata, e mi voltai, ignorandolo.
Horan se ne andò a grandi passi. Annotai mentalmente di incazzarmi contro colui o colei che l'aveva invitato.
Sarà stata quella troia di Marissa, pensai.
Tornai a guardare la grande sala: tutti si stavano divertendo.
C'era chi ballava: le ragazze, appiccicate ai corpi eccitati dei propri partner, si muovevano a tempo di musica. C'era chi, ubriaco perso, urlava cose insensate facendo scoppiare a ridere i propri amici, o, ancora, c'era chi faceva a gara scommettendo soldi su chi beveva di più, su chi avrebbe vomitato per primo o su chi sarebbe finito in coma etilico.
Insomma, era la migliore festa del millennio.

Come mi era venuta l'idea? Beh, era stato molto casuale, volevo inaugurare l'anno scolastico a settembre con un super party pieno di donne e sesso, ma poi ho pensato: perché celebrare la scuola? Io quando mai ho studiato?
Così mi sono detto di rimandare la festa per l'anno solare, ovvero al 1 Gennaio, ma poi ho deciso di aspettare un mese e tenere la festa il 1 Febbraio, che era la data del mio diciottesimo compleanno.
I miei genitori erano usciti, come sempre. Quella volta avevano un ritrovo con i loro ex compagni del liceo, in cui si sarebbero di quando erano ricchi, di quanto avevano fatto carriera e tutte le cose che ripetevano continuamente.
Quello che mi importava era che avevo casa libera, così avevo chiamato Liam e avevamo organizzato questa festa.

Ero a dir poco euforico un quel momento. Mi stavo rendendo conto che la mia festa sarebbe stata per secoli, il nome Harry Styles sarebbe stato associato ad una leggenda.

Beh, non si può dire che avessi torto, anzi, certamente la mia festa sarebbe stata ricordata da tutti, uomini, donne e bambini.
Il mio nome sarebbe rimasto impresso nella mente di ogni persona.
Ma non come avrei voluto io, non come una leggenda.
Non come la migliore festa del millennio. No, era più di questo.
E l'inizio fu proprio quello,
esattamente in quell'istante, nella grande sala padronale della mia famiglia.
Un quel preciso istante, quando Zayn venne da me con quella polverina bianca. Quando sentii un urlo e non me ne preoccupai.
Quando, ripensandoci successivamente, avrei dovuto essere più cauto, più maturo, più uomo.

Non so chi è il genio che ha detto:
Non tutti i mali vengono per nuocere, ma so che si sbagliava, eccome se si sbagliava....

Storia un collaborazione con @lawrencestyle

Spero vi piaccia ^-^

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 15, 2016 ⏰

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