Capitolo 5.

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Capitolo 5.



ROXELLE'S POV

Sdraiata sul letto, con le gambe penzolanti, continuavo a fissare il soffitto, pensando a tutto quello che mi stava accadendo. Tra i comportamenti strani di Jake e le attenzioni di Daniel non ci stavo capendo più niente.

Continuavo a rigirarmi il telefono tra le mani. Un'ora fa avevo inviato a Grace un messaggio e non mi aveva ancora risposto. Forse era ancora con Alex.

Fin quando non squilló.



DA: Grace

Tutto bene? Ho scoperto che Jake vi ha scoperti.


Aggrottai le sopracciglia. Ci aveva scoperti? Non stavamo facendo niente di male... Credo.

Mi si attorcigliò lo stomaco ripensando a quando i nostri nasi si sfiorarono.

Scossi leggermente la testa per ritorna in me.


A: Grace

Scoperti?! Guarda che non stavamo facendo niente!

Cmq si, tutto ok. Ci ho litigato un po' ma abbiamo chiarito.





Fissai il telefono per cinque minuti buoni, fin quando non capii che non mi avrebbe più risposto.

Sfilai le coperte e poggiai il telefono sul mio comodino.

Erano le 11 passate.

Avevo la sveglia alle 6.30 il giorno dopo, pensai che era meglio mettersi a dormire subito.

Eppure non riuscivo a non pensare a cosa fosse successo poche ore prima, tra Daniel e Jake.





FLASHBACK

<< Non ti stava molto simpatico prima, ora arrivi a prestargli i quaderni per fargli copiare i compiti? >> Mi riprese Jake, alzando un sopracciglio confuso.

Rimasi lì impalata, deglutii a fatica, non sapendo come comportarmi o casa dire.

<< Sai, non ho bisogno di copiare, per essere bravo a scuola. >> gli fece l'occhiolino Daniel.

La reazione di Jake mi sorprese: cambiò totalmente atteggiamento e rise incrociando le braccia.

<< Perché non entriamo tutti e tre e chiacchieriamo un po'? >>

Mi guardò quasi a sfidarmi.

Non gliel'avrei data vinta. Non stavo facendo nulla di male.

<< Certo! Quasi quasi
preparo un caffè. >>
dissi con il sorriso più rassicurante che avrei potuto fare.

Guardai Daniel con la coda dell'occhio che ci fissava come due squilibrati.

<< Ma che bella idea, prendere il the tutti insieme. >> disse ironicamente e lo fulminai con gli occhi.

Ci sedemmo nel mio salotto. Io sulla poltrona, e i due sul divano.

<< Allora, amico mio! >> disse Jake poggiando una mano sulla spalla di Daniel, che nel frattempo lo guardava come se avesse tre teste.

<< Com'è che ora siete amici? >> chiese Jake a Daniel e mi sembrò di vedere nei suoi occhi una scintilla di...

Odio?
Gelosia?

Daniel tuttavia era calmissimo e sembrava proprio a suo agio.

<< Bhe che dire, io e te giochiamo entrambi a rugby, mio fratello esce con la sua migliore amica, tu sei il suo ragazzo. Mi sentivo un po' tagliato fuori.

IL MALE CHE TI VOGLIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora