Loving You - Cartolina d'amore

Cartolina

Ero in attesa che Sandy battesse il servizio dall'altro lato del campo. Guardavo la palla, concentrandomi su di essa, poi una voce mi arrivò alle orecchie, era François, allora la mia concentrazione era andata a farsi fottere. La palla mi arrivò in pieno viso, la rabbia cresceva in me, mentre Sandy rideva con voce stridula. Mi sentivo rossa in viso. Quel ragazzo riusciva sempre a distrarmi, fan culo lui e fan culo la mia stupida cotta.
Sbuffai ed andai via dal campo.
«Gioca da sola» dissi, dirigendomi verso gli spogliatoi.
«Ma come siamo permalosi oggi» sentii dire da Sandy, prima di andare via.
Trascinavo stancamente la racchetta per terra.
Appena entrata nello spogliatoio la misi della borsa. Tra i panni sudati, i calzini diventati grigi e le bottigliette d'acqua vuote, scorsi un pezzo di cartoncino : era una cartolina. Rappresentava Parigi, città dove vivevo. In particolare la Torre Eiffel. C'era un messaggio recapitato sull'altra faccia della cartolina : Cara Ana, se mi ami anche tu, vieni alla Torre Eiffel, domani alle 15:00. Anche tu!!! Caro signorino, come pretendi una risposta se nemmeno firmi!! Ma guarda un po' le persone sceme...,pensavo.

«Che romantico» sognava Chiara.
«Che stupidaggine» brontolava Alex.
Questi due umanoidi erano i miei migliori amici. Una italiana, l'altro americano, ma solo di qualche mese.
Avevo conosciuto Alex all'asilo, e ci litigavo dall'asilo.
Chiara, invece, era la mia compagna di banco in prima media.
«Ma che cosa pretende questo? Che tu vada lì. O è scemo o si è dimenticato di firmare» diceva Alex annoiato.
«Beh, almeno so che non l'hai scritta tu» dissi sarcastica.
«Perché dovrei? Tu sei brutta»
Presi un cuscino e glielo lanciai in fronte.
«Lascia stare quel tuo amico scemo» disse Chiara.
«Se non sbaglio, sono anche tuo amico» notò Alex.
Chiara prese un altro cuscino, lanciandolo a quel buffone.
«Eh, le donne»
«Ma sta zitto» dicemmo io e Chiara all'unisono.