Ho 17 anni e mi chiamo Martina.
Sono una ragazza normale, uguale ad altre milioni, se non miliardi.
Frequento la quarta liceo linguistico in un paesino sul mare ligure che a dir poco adoro anche solo per il fatto che ci sia il costante profumo di mare.
Sono abbastanza magra e di statura media.
Ho capelli sotto la spalla di un castano chiaro con alcune ciocche più chiare, che la mia migliore amica definisce come 'bionde' e occhi grandi e marroni.
Non mi è mai piaciuta particolarmente la scuola ma ora che sono al liceo è diverso, ci sono compagni a cui mi sono legata tantissimo e in più studiare materie come le lingue, in particolare l'inglese, mi affascina moltissimo.
Sono andata in Inghilterra un paio di volte e ne sono assolutamente innamorata.
È una terra fantastica, stupenda e quasi magica.
È piena di monumenti, strade tutte colorate, parchi con prati infiniti, tramonti mozzafiato e emozioni continue.
E a tutto questo, se si aggiunge che si parla inglese e che è il luogo di provenienza dei miei idoli, ti fa vivere in un mondo parallelo, con un atmosfera quasi sognante.Già, i miei idoli.
Le persone a cui devo tanto, più di quanto possa immaginare.
È grazie a loro che in ogni momento triste riesco a rialzarmi.
È grazie a loro che riesco ad emozionarmi alle prime note di una canzone.
È grazie a loro che ho capito che per ogni fine c'è un nuovo inizio.
Sono loro che riescono a strapparmi sempre un sorriso.
Sono loro le persone con cui vorrei stare.
Sono loro le persone che mi hanno fatto capire e conoscere l'amore, quello vero.
Mi hanno fatto provare emozioni uniche e indescrivibili e far sogni quanto bellissimi quanto molto pervertiti.
Sono loro i miei idoli, i miei primi e veri idoli.
Io li amo e non potrei fare altrimenti.Avevo cominciato a seguirli una notte appena dopo Natale per un semplice sogno che mi aveva cambiato l'esistenza e aperto un nuovo mondo.
La sera prima della "magica notte" sapevo a malapena della loro esistenza.
Nel sogno c'eravamo io e mia sorella che magicamente ci ritrovavamo ad un loro concerto.
Non so perché, come d'altronde in tutti i sogni, eravamo state pescate ad estrazione su tutte le fan per salire sul palco con loro.
Eravamo tutte e due molto emozionate e allo stesso tempo confuse.
Ovviamente, perché non poteva essere tutto normale, per far continuare il sogno, la mia fantastica mente ha deciso di far sì che mi invitassero a casa loro dopo il concerto.
Così, dopo aver dormito a casa degli One Direction (cosa molto normale ovviamente), Harry mi aveva accompagnata a casa (altra cosa del tutto normale...)
E FU COSÌ CHE MI INNAMORAI.
Non so come, non so perché e non so per quale strana coincidenza o cos'altro MA È SUCCESSO.
E ora certamente non me ne pento.
STAI LEGGENDO
DREAM h.s.
FanfictionGià, i miei idoli, le uniche persone che mi sanno tirar su il morale, le uniche persone in grado di farmi piangere per le parole di una canzone, le uniche persone che rendono ogni giorno vissuto con la loro musica il più bello della mia vita. Come...