Alec batteva nervosamente il piede sotto il tavolo, provocando un ticchettio ininterrotto nella cucina dell'Istituto.
《Ehi Alec! Secondo te come mi vesto, così o...? Alec?》
Isabelle irruppe nella cucina, credendo di incontrare lo sguardo timido del ragazzo, come sempre, ma incontrò soltanto uno sguardo preoccupato e ansioso, che continuava a fissare il telefono, sbattendo il piede e tamburellando le dita sul tavolo di legno.
《Oh Alec! Sei senza speranza!》 esclamò esasperata la Shadowhunter, sollevando però gli angoli della bocca in un sorriso malinconico.
《Cosa? Oh, sei tu Isabelle... Beh, scusa, ma saresti sclerata al massimo, tu, se Simon non si facesse vivo da tre giorni!》 ribatté il ragazzo, sorridendole e mostrando i suoi denti candidi e perfetti alla sorella.
《Probabilmente avrà avuto un'imprevisto a lavoro o ti starà organizzando una festa a sorpresa Alec, non preoccuparti così tanto! Una volta è persino restato via un mese e non ti sei preoccupato così tanto!》 esclamò lei.
《Sì, ma quella volta mi aveva avvertito! Ti prego, chiamalo e chiedigli tutto!》 la supplicò lui, guardandola con sguardo da cucciolo.
Isabelle sospirò e prese il cellulare, non prima di aver scoccato un'occhiata scocciata al fratello, e compose il numero di Magnus, appoggiando poi l'aggeggio all'orecchio.
《Pronto Magnus? Ehm, sì, sono Isabelle... Sì, è stato Alec, sai, quando si tratta delle tue scomparse allora diventa peggio di una donna mestruata... Sì? Davvero? Okay, glielo riferirò... Sì, beh, riferirò del fatto che stai bene... Okay, mandagli messaggi se no sclera.. Ah, non puoi? Okay, per Raziel non sei normale, okay. Ciao》 la telefonata finì e Isabelle lanciò il cellulare sul tavolo, provocando un rumore sordo.
《Beh?! Che ha detto?!》chiese Alec, impaziente di sentire cosa fosse successo al suo ragazzo.
Isabelle si lasciò cadere sulla sedia e si portò le mani alla bocca, soffocando uno sbadiglio.
《È soltanto a lavoro Alec! Lascia pure a lui i suoi spazi!!》lo rassicurò la sorella, battendogli una mano sulla spalla, con forza che lo fece annaspare in cerca di aria.
《Scusami... sai che non riesco a dosare bene la forza...》si difese la sorella.
《Tutto okay Izzy, sto bene, non sono in uno stato così disperato...》la perdonò Alec, cercando, senza risultato, di mascherare il fiatone.
《Lo so, Alec, lo so...》ridacchiò la sorella 《Lo sappiamo tutti》
Isabelle si alzò, prendendo poi in mano i due vestiti.
《Allora, passando a cose più importanti, quale dei due dovrei indossare?》Alec era disteso sul suo letto, a guardare il soffitto, quando sentì qualcuno urlare dalla cucina, inducendo il Cacciatore a soccorrere il suo parabatai di cui aveva riconosciuto la voce.
《Jace, che sta succedendo?!》lo soccorse Alec, raggiungendolo in cucina e trovandolo rannicchiato in un angolino mentre si teneva le ginocchia tra le braccia e si dondolava avanti e indietro.
《Lì c'è... lì ha messo... lì ci sono...》balbettò il ragazzo, terrorizzato.
《Cosa c'è Jace, cosa c'è nella credenza?!》lo spronò Alec.
《Lì c'erano delle... Alec, lì c'erano delle anatre》sussurrò Jace.
Alec scoppiò a ridere, credendo di averselo dovuto immaginare: l'unica cosa che riusciva a terrorizzare Jace erano le anatre, doveva saperlo.
《Jace, su, non fare così, le anatre non sono cattive》cercò di convincerlo Alec.
Jace lo fulminò con lo sguardo. 《Le anatre sono malvagie》dichiarò 《e voi continuate a non capirlo》
Alec scosse la testa rassegnato, aiutandolo ad alzarsi.
《Vieni brutto anatroccolo, andiamo ad allenarci》gli disse porgendogli la mano.
Jace la accettò, riuscendo finalmente a rimettersi in piedi.
《Mando messaggio a Clary, tu avviati, ti raggiungo》disse.
Alec si incamminò e Jace prese in mano il cellulare, sfilandolo dalla tasca superiore della tenuta.
Messaggio da Jace per Izzy (23.09): Missione compiuta. Il Soggetto è occupato, potete uscire e preparare tutto...Alec si destò dal sonno verso le undici e mezza di una delle tante mattine che formano l'anno.
Un secondo realizzò oggi è il mio compleanno!
Saltò giù dal letto e corse in cucina, aspettandosi di trovare qualcuno che gli cantasse gli auguri, ma rimase alquanto deluso e sorpreso dal fatto che non ci fosse nessuno, se non un biglietto trasudante di glitter sul tavolo.
Un momento! Glitter?! Magnus!!
Si precipitò a leggere il biglietto, curioso di sapere cosa gli avesse scritto il suo ragazzo.
"Ciao Fiorellino mio,
Auguri di buon compleanno!!
Ti chiederai cosa sia questo biglietto... beh, questa è una caccia al tesoro, dovrai trovare i cinque regali che ti ho fatto indovinando i luoghi che ti indicherò attraverso degli indovinelli.
Questo è il primo:
Là dove l'uomo sorveglia il regalo sta nella torre più alta della città.
Divertiti amore mio
Ti amo
Magnus, il tuo uomo glitter
Alec sospirò, prendendosi la testa tra le mani e andandosi a sedere alla finestra, osservando il cielo grigio e plumbeo che incombeva su tutta New York.
Per il suo compleanno, Magnus, non poteva semplicemente organizzargli una festa e basta?!
Alec osservò la punta dell'Empire State Building che torreggiava su tutti gli altri edifici pure a quella distanza.
Un secondo! Torreggiare?!
Alec scattò in piedi subito, prendendo al volo cappotto, cellulare e biglietto, chiamando un taxi una volta uscito dall'Istituto.
《Dove?》domando il tassista.
《Empire State Building》disse Alec.
Il taxi partì a razzo e si diresse verso il palazzo.
Arrivato lì, Alec, scese e pagò il tassista e si catapultó dentro la hall, andando al banco informazioni.
《Come posso aiutarla?》chiese la segretaria, da dietro la grande scrivania che li separava.
《Alec Lightwood》disse solamente il ragazzo.
La segretaria alzò gli occhi dai documenti che stava compilando, per la prima volta da quando era arrivato lì.
《Le do subito il pacco》mormorò quella, rovistando rumorosamente sotto la scrivania.
《Ecco a lei》disse, tirando fuori un pacchetto regalo da chissà quale profondità del cassetto e aggiungendogli un biglietto pieno di glitter.
《Grazie mille, non sa quanto sia importante per me!!》esclamò Alec, felice come una Pasqua.
《Sì...》mormorò quella in modo assente.
Alec prese la roba e uscì fuori dall'edificio, sedendosi in una panchina lì vicino.
Scartò il regalo con impazienza, scoprendo un completo nero glitterato con giacca e cravatta e una maglietta allegata (sempre stra piena di glitter) con una freccia verso il basso con la scritta di fianco "Questa è proprietà privata di Magnus Bane".
Alec si guardò intorno con aria imbarazzata e rosso in volto, poi si preparò a scartare il biglietto.
Ciao Fiorellino,
Ci rivediamo di nuovo, grazie alla tua intelligenza e alla tua curiosità.
Questa volta è facile: guardati intorno e riconoscimi nella vita di tutti i giorni.
Auguri Fiorellino mio.
Magnus
P.S.: indossa la maglietta.
Alec alzò gli occhi dal foglio, guardandosi intorno e osservando il traffico di New York.
In mezzo a tutte quelle macchine spiccava una grande Lamborghini piena di glittet con un cartellone sul tettuccio (sempre pieno di glitter) con sopra la scritta "I Fiorellini sono sexy".
Alec prese la roba, infilandosi la maglietta in tutta fretta e si diresse verso l'auto a passo di marcia, picchiettando poi le dita contro il finestrino del guidatore.
Ne scese un uomo sulla quarantina, pelato e dagli occhi verdi, ma di un verde spento e usurato.
《Come posso aiutarla?》chiese l'uomo.
《Beh, ecco sono Alec Lightwood e...》iniziò il ragazzo, ma venne interrotto dall'autista, che gli aprì una delle porte dietro e si fece da parte.
《Oh, signor Lightwood, la stavo aspettando, prego si accomodi, la porterò io alla prossima destinazione》gli spiegò.
Alec si sedette in macchina, sistemando il precedente regalo dentro la sacca che aveva avuto la accuratezza di prendere prima di uscire dall'Istituto.
Poi prese in mano il pacchetto, appoggiato in uno dei due posti che aveva di fianco.
Era molto piccolo, notò Alec scartandolo, e scoprendo una scatolina in pelle blu.
La aprì, per poi trattenere il fiato e asciugare le lacrime che gli erano scese per la commozione.
Tirò fuori dalla scatola una collanina in oro a forma di cuore con una freccia che lo attraversava, con una scritta sul retro.
Alec lo girò leggendo la dedica: "Il nostro amore non finirà mai, come la mia scorta di glitter" diceva.
Alec la indossò immediatamente, poggiando la scatolina nello zaino e prendendo il biglietto in mano.
Ciao ancora Fiorellino mio.
Questa volta nessun indovinello sul luogo in cui andare, ma su quello in cui troverai il regalo. Dimitri ti porterà nel prossimo posto e tu dovrai cercare il regalo, poi ti porterà negli ultimi due posti.
L'indovinello è il seguente: cercherai dove le lacrime scendono a mezz'aria.
Lo so, è difficile, ma so che ci riuscirai.
Ti amo
Tuo per sempre Magnus.
P.S.: ci scommetto tutti i miei glitter che ti sei commosso!
Alec mise via il biglietto, accorgendosi di essere arrivato davanti al parco vicino all'Istituto.
《La aspetto qui signor Lightwood》lo rassicurò Dimitri.
Alec gli fece un cenno di assenso, poi smontò e si guardò intorno: il parco era chiamato "Parco delle Lacrime Verdi" grazie all'immenso salice presente all'interno del parco.
Lacrime mezz'aria... Ma certo! Sotto il salice piangente!!! Dedusse Alec, precipitandosi lì e fregandosene delle occhiate interrogative dei passanti, preoccupandosi soltanto del prossimo indizio su come trovare Magnus.
Giunse sotto l'albero e trovò un pacchetto enorme e un biglietto.
Si sedette e scartò il pacco, trovandosi con un arco nuovo di zecca in mano.
《Magnus, ma io ti amo!》esclamò, facendp così voltare alcuni passanti curiosi.
Aprì il biglietto, impaziente di scoprire la prossima meta.
Ciao tesoro mio,
Il prossimo posto è casa tua, nel posto in cui dormi.
Lì ci sarà il regalo.
Piaciuto l'arco?! Me l'ha consigliato Clary, dato che non sapevo che altro regalarti.
Corri subito alla macchina!!
Ti amo
Magnus.
Alec si alzò di scatto, l'arco a tracolla e raggiunse Dimitri che partì in direzione di casa sua.
Arrivati a destinazione, Alec, prese le chiavi e salì di sopra in camera sua.
Trovò sul letto una scatola e il solito biglietto.
Aprì velocemente la scatola, scoprendo il contenuto: dentro c'era un libro chr desiderava da tanto "Guida di allenamento avanzata per Shadowhunters".
Ringraziò mentalmente Magnus e aprì il biglietto, trovandoci solamente tre parole.
Vieni da me.
《Non aspetto altro amore mio》urlò, quasi cadendo dalle scale per la fretta con cui correva.
Infilò per strada il libro in borsa e si fiondò in macchina, ordinando a Dimitri di fare in fretta.
L'altro, in risposta, fece partire la macchina, al limite della velocità, guidando verso la casa di Magnus.
Alec, arrivato lì, ringraziò velocemente e corse all'appartamento, spalancando la porta di colpo.
《TANTI AUGURI ALEC!!!!!》Magnus, Clary, Simon, Isabelle, Jace, Max, Maryse, Robert e gente che non conosceva neppure si alzò in piedi gridandogli gli auguri.
《...Tanti auguri a teeee!!!》finirono di cantare la canzone e Magnus gli si avvicinò.
《Tanti auguri amore mio》gli disse, per poi prenderlo per i fianchi e baciarlo avidamente.
《Questo è il compleanno più bello della mia vita》mormorò Alec sulle sue labbra, per poi ricambiare volentieri bacio del suo amato.
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ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴀɴɴᴏ ɢʟɪᴛᴛᴇʀᴏꜱᴏ | ᴍᴀʟᴇᴄ
RandomE' da qualche giorno che Magnus Bane, il sommo stregone di Brooklyn, non si fa sentire, nemmeno un messaggino con su scritto "-Ciao fiorellino, buongiorno!" o altro. Sembra sparito nel nulla. Alec inizia a preoccuparsi, ma decide di non fare niente...