V'olta una cera una sedia che voleva nuotare, e allora si iscrisse al corso di nuoto nella piscina piú vicina allo store dell'Ikea nel quale alloggiava in attesa di un compratore.
Aveva i turni di martedí, sabato, giovedí, e forse pure cipolla.
Gli piaceva andarci, se non che il suo istruttore era il figlio fra la Hitler×Buddha: nazista fino al midollo ma che ha pagato le tasse all'Enel e ha ricevuto l'illuminazione in casa.
Per i mici era Ell.
Per l'Inter Ellevati Dallepalle.Cuciva tutto ruvido e il nostro carissimo sedia si stava divertendo un sacco, ma un funesto giorno, Ellevati Dallepalle per gli amici Ell disse a tutti i suoi alunni:
"benissimo NULLAFACENTI DEL MIO ADORATO Corso oggi andremo ad IMPARARE COME CAvolo si nuota dato che NEI FOrtissimi giorni passati non AVEVE FATTO ALTRO CHE PRENDERVI IL CAFFÈ IN QUEL CAtanzaro DI BAR ALL'ENTRATA
per prima cosa MUOVETE QUEI PIEDI COME FOSTE DELLE PUma IN CAmbogia E IL VOSTRO CARISSIMO MARITO VI STIA INcitando CON IL SUO BELLISSIMO CAvallo da corsa E POI..."
Ma già a quelle parole al povero sedia si era spezzata la plastica.
Lui... poteva nuotare anche senza piedi, vero?
Niente è impossibile, vero?
Tranne far cadere un gatto di schiena, vero?
Il sedia allora ritornó al suo store piangendo, cercando il Mastro Geppetto che lo consolasse.
Poveretto, quel giorno doveva essere proprio quello piú sfortunato di tutta la sua intera esistenza da sedia dell'Ikea.
Infatti, Mastro Geppetto era in realtà una grande ciabatta ossessionata dal prosciutto col formaggio e che non avrebbe potuto far nulla per tirar su di morale il nostro povero sedia.
Allora sedia andó a pascolare con le capre, e lí trovó l'ispirazione.
Ma certo! Lui i piedi poteva benissimo crearseli!
Rubò la giusta quantità di zampe ad ogni pesce dal fiume lì accanto e qualche squama dalle capre per buona misura e si mise al lavoro.
Dato che gli rimase molto materiale, decise anche fi farsi delle braccia e una testa.Ora lui non era piú una semplice sedia che si trova in un qualsiasi store dell'Ikea.
Lui ora era la Sedia.
Era la sedia definitiva.
Stilosa, fashion e totalmente glamour.
Roba da far urlare pure i muti.

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Questo libro è bello e 100% canon
Tiểu Thuyết ChungRoba a caso che non posso mettere negli altri libri