Non ti faró mai del male.

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Zayn si stava facendo una bella e rilassante doccia che serviva a calmare i suoi muscoli dopo una dura giornata di lavoro. L'acqua fredda, che scorreva sul suo corpo, lo rilassava talmente tanto da non voler più uscire da quel box doccia, ma sfortunatamente quando le dita iniziarono ad essere rugose, dovette uscire dalla doccia chiudendo l'acqua. Si avvolse un asciugamano intorno alla vita e si pettinò i capelli guardandosi allo specchio come tutte le altre volte.
Era sempre stato un tipo vanitoso: il suo riflesso non lo intimidiva, anzi era come se lo elogiasse e lui ogni volta apprezzandolo, sorrideva contro la sua stessa figura.
Appena finì di stare al bagno, si dirisse in camera e vede Louis sul letto dormire beatamente. Sorrise e si avvicinò al materasso togliendosi l'asciugamano dalla vita per gettarlo a terra e si rintanò sotto le coperte guardando il suo ragazzo con amore che dormiva come un angelo.
Sì perché Zayn considerava Louis il suo angelo: lo aveva salvato dalla corazza che si era creato da solo, in modo da isolarsi da tutto e da tutti.
"Per non soffrire" pensava e si diceva sempre. Che poi alla fine era più una sorta di autolesionismo, che venne successivamente curato dal ragazzo che ora il moro stava guardando.
Gli passò lentamente la mano sulla guancia e sorrise notando quanto fosse bello, con quelle labbra fine e rosee, il nasino all'insù e le palpebre chiuse che nascondevano con gelosia quei diamanti celesti che si ritrovava al posto degli occhi. Tracciò lentamente un dito sui lineamenti dei suoi zigomi pronunciati e sorrise non riuscendo davvero a contenersi, così si avvicinò a lui e gli posò un piccolo bacio sulle labbra.
Ciò, svegliò Louis purtroppo, facendogli sbattere più volte le palpebre cercando di focalizzare meglio la figura davanti a sé e quando capì che era il suo moro preferito, sorrise ampiamente. "Amore" aveva sussurrato con la voce roca per via del sonno.
Zayn che non aveva smesso di sorridere, si avvicinò anche con il corpo e lo abbracciò dolcemente iniziando a riempirgli il viso di baci.
"Mi sei mancato" sussurrò il minore tra un bacio e l'altro. Louis ,dal canto suo, aveva chiuso gli occhi godendosi quelle attenzioni così dolci quanto sincere. "Anche tu" mormorò mettendo una mano dietro la sua schiena nuda e gliela accarezzò lentamente sentendola fresca e capì che si era fatto una doccia. "Com'è andata a lavoro?" chiese il castano aprendo gli occhi per incontrarli con quei pozzi neri così magnetici che sembrava che potessero guardare dentro la sua anima.
"Male, perché mi sei mancato" sussurrò Zayn portando le mani sui suoi fianchi ed iniziò a baciargli lentamente il collo facendo ansimare il più grande.
"Lo vedo" esclamò ridacchiando Louis e rabbrividì quando sentì i denti di Zayn prendere un lembo della sua pelle, iniziando a succhiarla piano e con forza. Con quel gesto aveva già capito cosa volesse, così portò lentamente le mani sui suoi fianchi asciutti e gli accarezzò le fossette di Venere, mentre Zayn ora era sceso con la bocca sui suoi capezzoli e li stava leccando sensualmente facendo letteralmente impazzire il castano, che non era riuscito ad evitare di ansimare sentendo già il sangue scorrere più velocemente verso la parte bassa del suo corpo.
Il moro, non volendo aspettare più di tanto visto che il suo desiderio era aumentato sentendo la voce acuta del suo ragazzo emettere gemiti, gli sfilò senza molte cerimonie i boxer che portava e sorrise costatando che fosse eccitato.
La cosa che gli piaceva di più era vederlo eccitato solo per lui e questo gli riempiva il cuore di amore e di affetto.
Perché Zayn, da bravo ragazzo possessivo che era, voleva che ogni parte di Louis appartenesse a lui: così come il suo sorriso, le sue risate, i suoi ansimi. Lui voleva tutto perché aveva paura che un giorno glielo avrebbero portato via con la scusa che il moro non lo meritasse e lui, che pensava veramente di non meritare quel amore, lo avrebbe lasciato andare. Ma comunque lui ogni giorno gli avrebbe mostrato quanto lo amasse, cercando sempre di essere buono con lui e di non farlo soffrire, perché gli angeli non potevano soffrire.
Il più piccolo si mise tra le gambe del più grande e fece scontrare più volte le loro erezioni facendoli ansimare più forte di prima.
Louis ora, eccitato e voglioso del suo ragazzo, non si limitava a fare il timido, aveva iniziato proprio lui a strusciarsi più volte invitandolo a prepararlo visto che non voleva aspettare qualche attimo in più.
Il moro capendo cosa volesse, si abbassò dopo averlo baciato con passione, scese lentamente sul suo corpo lasciando baci su tutto il suo busto fino ad arrivare all'inguine dove sorrise su di esso. Passò lentamente la punta del naso sulla pelle e leccò la base del suo membro estasiato dai gemiti e dagli umori del più grande. Portò un dito sulla sua entrata e lo infilò in lui lentamente iniziando a farsi spazio, poi infilò un secondo e lo sforbiciò lentamente non volendo fargli del male, mentre con la lingua cercava di distrarlo, dal leggero dolore che poteva provare, leccando la sua lunghezza e la sua punta rossa.
Louis non smetteva di ansimare, quel ragazzo lo portava sempre al settimo cielo con pochi gesti, ma era il modo in cui li compieva che lo rendevano pazzo di lui. Le carezze ed i baci dolci che gli dedicava, lo facevano sentire come se fosse la cosa più importante che avesse, ed era così, solo che Louis ancora non lo sapeva.
Quando Zayn infilò il terzo, dito i fianchi del castano si alzarono chiedendo di più ed allora il moro capì che era pronto, così sfilò lentamente le dita e si posizionò meglio tra le sue gambe andando a baciargli le dolci labbra.
"Sei così bello piccolo, mi fai perdere la testa di continuo" sussurrò il moro contro le labbra dell'altro mentre posizionava la sua erezione proprio sul orifizio del ragazzo. Entrò con una leggera spinta che non si fermò fino a quando non ebbe sentito i suoi testicoli in contatto con le natiche del più grande, mentre il castano aveva alzato leggermente i fianchi per il dolore che stava provando, ma che venne sostituito dal piacere qualche secondo più tardi. Diede il via a Zayn che baciandolo, aveva iniziato a dare spinte precise e ritmiche. "Dio mio" aveva ansimato all'orecchio del castano e quest'ultimo iniziò a spingersi contro il membro del più piccolo andando insieme allo stesso ritmo.
I loro corpi si scontravano violentemente creando rumori osceni che riempivano la stanza. I loro bacini entravano in contatto di continuo ed i loro ansimi si mischiavano creando una musica perversa ma anche bella in quella camera piccola ma accogliente. Era tutto perfetto come sempre, perché l'amore che veniva sprigionato in quei rapporti valeva più di ogni cosa.
Zayn non smetteva di baciarlo e di coccolarlo, lui lo stringeva forte al suo petto avvolgendo la sua schiena con un braccio mentre con l'altro teneva la gamba del castano che teneva allacciata sulla sua vita. Lo riempiva di complimenti e di amore e Louis si sentiva sempre speciale. In effetti, tutto questo era l'intento del moro, cioè far sentire speciale il suo ragazzo, perché come diceva sempre: "Sei il mio Angelo Louis, perché dovrei farti del male quando tu mi hai salvato la vita?". Usava sempre questa domanda retorica quando Louis cadeva nello sconforto per la paura che da un momento all'altro il moro lo potesse lasciare. Infatti, all'inizio era così, Zayn non si soffermava a pensare cosa gli altri provassero, a lui bastava solo non affezionarsi alle persone per non avere dispiaceri in futuro. Per questo a Louis sembrava di vivere in una favola ed aveva paura che da un giorno all'altro tutto finisse perché si sapeva "le cose belle durano poco" ma lui non voleva crederci, lo amava troppo per arrendersi. Solo che certe volte, questi pensieri si prendevano spazio nella sua mente confondendola e riempiendola di stupidaggini che lo facevano solo soffrire. Solo quando Zayn lo stringeva a sé, lui riusciva a dimenticare tutte le cose negative sostituendole all'amore intenso che provava verso quel ragazzo.
Zayn faceva di tutto per tenerselo stretto anche se non ce n'era il bisogno visto che Louis senza il moro si sentiva perso. Solo che quest'ultimo doveva sempre avere questa necessità di mostrare l'amore per quel ragazzo. Così nell'ultima spinta che aveva dato riversandosi dentro di lui e il castano sui loro petti, Zayn sussurrò un dolce "Ti amo" e Louis non fece altro che sorridere e rispondere in un sussurro "Anche io". I due si sorrisero ed il moro uscì lentamente dal corpo del più grande sdraiandosi al suo fianco ed abbracciandolo mentre cercavano di riprendere fiato, per poi addormentarsi insieme, uno attaccato all'altro, sentendo ognuno il cuore dell'altro battere forte per il loro amore.

Sei il mio angelo. Zouis OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora