*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo*
I can lend your broken parts.
A Chiara, Clorinda, Ebby, Federica, Giulia, Jessica, Margherita, Marta, Martina, Ramona e Sara.
A noi, che siamo un gruppo, un gruppo di amiche.
Grazie per colorare le mie giornate, grazie perchè un vostro semplice 'buongiorno' o un 'come state' mi fa sorridere.
Grazie per avermi insegnato le vostre storie, per avermi reso partecipe della vostra vita, anche se non ci siamo mai viste.
Grazie per consigliarmi, per supportarmi, grazie per sopportare tutte le notifiche che sicuramente infestano il vostro cellulare.
Grazie, anche se non tutte voi leggerete questa dedica, perchè non tutte voi leggete questa storia.
In ogni modo che posso, vi dico grazie.
«Tal, vieni a sederti qui!»
Vedevo Abbigail sbracciarsi per cercare di farsi notare da me e, molto più probabilmente, da Louis, il bel ragazzo che mi camminava a fianco con le mani in tasca e la testa per aria, come se stesse facendo una passeggiata in mezzo al parco.
Ma quello non era il parco, quello era uno zoo, un ecosistema animale.
Al centro della mensa il tavolo più grande, quello dove sedevano i più popolari. Principalmente c’era la squadra di football e la squadra delle cheerleader. Quindi sì, anche io ed i ragazzi solitamente sedevamo a mangiare lì.
Attorno all’enorme e rosso tavolo centrale ce ne erano altri quattro leggermente più stretti, ognuno adibito ad un gruppo di ragazzi: la squadra di basket, la squadra di pallavolo e le due squadre di nuoto, quella maschile e quella femminile.
Più ci si allontanava dal tavolo centrale più si incontravano tavoli sempre più piccoli verso l’esterno, fino ad arrivare ai tavolini da bar da massimo due persone, dove solitamente sedevano gli sfigati, subito dopo i secchioni, quelli del gruppo di scacchi e della biblioteca.
Era una gerarchia, proprio come in uno zoo – un ecosistema – c’era un predatore e la sua preda, la preda della preda, e così via. Ognuno aveva un suo spazio, simili solo con i simili e guai a chi avesse provato ad avvicinarsi a qualche tavolo più al centro del suo.
Proprio come in un zoo c’erano animali dominanti, i leoni – noi – al centro della mensa, mentre gli insignificanti insetti solitari ai lati, trattati con superficialità.
Un tempo anche io ero un insetto.
«No tranquilla, oggi pranzo con lui.»
Le risposi sorridendole dolcemente, sperando che non se la prendesse perché le avevo tolto l’occasione di rimorchiare un bel ragazzo.
«Dai Tal, ospitiamo qui anche il tuo amico.»
Aggiunse subito Brian, che non perdeva mai l’occasione per mettermi in difficoltà e per passare del tempo con me quando non ero accompagnata da Harry, che ogni volta che anche solo mi guardava gli rifilava una gomitata nello stomaco.
Sbuffai e mi girai verso Louis, per sapere il suo parere su quella situazione e lui sembrò tranquillo e mi sorrise lasciando a me la scelta.
Sospirai e mi avvicinai al mio solito tavolo, buttandomi pesantemente sulla mia sedia.
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He'll only break you
FanfictionChantal è cambiata, non è più la stessa ragazza dolce e fragile di un tempo. Harry l'ha resa più esperta, Zayn più estroversa, Niall più loquace, Liam più determinata. Loro hanno giocato per anni con il suo corpo, trattandola e rendendola una ragazz...