Flashes left in my mind.

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*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo*

Flashes left in my mind. 

Mar, perché senza di te questo capitolo non avrebbe preso vita.

Grazie per la tua disponibilità, anche come amica. 

Arrivammo sotto casa sua qualche minuto dopo, non eravamo molto lontani. Eleanor mi aveva velocemente spiegato la strada al telefono così che io la potessi dire a Niall e, con una disponibilità disarmante, mi aveva detto che avrei potuto portare con me anche il mio “amico”, così come l’aveva chiamato lei. Inutile dire che Niall fremeva all’idea di vedere una ragazza tanto bella come gliel’avevo descritta.

Bussai timidamente alla porta, attendendo che qualcuno ci venisse ad aprire mentre sbirciavo il biondino con la coda degli occhi, che guardava le punte delle sue scarpe ed aveva infilato le mani nelle tasche dei jeans. Era forse un po’ nervoso?

La porta di legno scuro si aprì, rivelandoci la figura di una ragazza alta, sui venticinque anni, sorridente e bellissima. 

I lunghi e ondulati capelli castani erano raccolti ordinatamente in un fermaglio blu, scoprendole così il viso tondo, dai lineamenti morbidi e pieni, la sua pelle chiara ed i suoi occhi marroni da cerbiatta, circondati da lunghe ciglia ridefinite con il mascara. Le labbra erano piene e tese in un sorriso aperto, i denti bianchi e perfetti. Il naso si incastrava perfettamente con la sintonia del suo viso e le sopracciglia erano curate tremendamente bene.

Non riuscendo a sostenere il suo sguardo cortese e cordiale, abbassai gli occhi sul suo corpo, scoprendolo magrissimo: la vita stretta e le gambe lunghe fasciate da un paio di attillati pantaloni blu a vita alta ed evidenziate da degli stivali neri con un tacco molto basso. Sopra indossava una camicetta bianca smanicata infilata accuratamente dentro i pantaloni ed un giacchetto di jeans con le borchie sulle spalline.

Lanciai un’occhiata a Niall sghignazzando: era rimasto a bocca aperta da tale bellezza.

«Prego, entrate.»

Ci invitò dentro Eleanor, spostandosi di lato per permetterci di passare. Fu Niall a fare il primo passo, forse per mostrarsi spavaldo con lei, ed entrò all’interno della casa, girandosi appena verso di me che aspettavo ancora fuori.

«Vieni.»

Mi ordinò ed io lasciai da parte la mia insicurezza e titubanza per ubbidirgli, entrando in quella casa che sapeva tremendamente di candele profumate: ero convinta ce ne fossero a migliaia sparse per tutta casa.

Mi guardai attorno, ammirando il piccolo appartamento. Davanti a me si estendeva il modesto salottino, fornito di lungo divano in pelle e televisore a schermo piatto. Sorrisi di riflesso quando vidi il camino scoppiettante all’angolo della stanza, che emanava calore. Se sbirciavo a destra potevo scorgere una cucina piuttosto larga, arredata anche da sala da pranzo. Poi, più avanti, vedevo le scale a chioccola con il manico in ferro battuto, probabilmente quelle che portavano al piano notte.

«Posso offrirvi qualcosa?»

Ci chiese gentilmente, mentre apriva completamente la porta della cucina per farci entrare.

«Non vorremmo disturbare…»

Risposi io quasi sussurrando, precedendo Niall che aveva già alzato il dito per rispondere, come se stesse per fare un’ordinazione.

He'll only break youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora