"Benjamin scappa, veloce!" Il più piccolo aveva iniziato a correre già da un pezzo e cercava di smuovere l'amico ancora sotto shock.
"Cazzo amico se ci beccano siamo fottuti, muovi il culo!" Benjamin però, non accennava ancora a muoversi.
Non avrebbe dovuto farlo, ma era stato obbligato; l'uomo accasciato a terra con una pallottola nel cuore giaceva davanti ai suoi occhi, senza vita. Ma la cosa peggiore era che a sparargli era stato proprio lui, aveva spezzato una famiglia, soltanto perché non aveva ricevuto i soldi promessi dall'uomo.Forse Federico lo condizionava troppo, eppure non riusciva ad immaginare una vita senza di lui, senza i suoi abbracci o senza le loro litigate frequenti.
"Benjamin cazzo! Posa quella pistola e corri." Lo fece.
Correvano mano nella mano, il più piccolo lo rimproverava perché ogni tanto faceva una piccola pausa.Benjamin pensò che non era tanto normale questa cosa, anche se lui era più grande di Federico, non riusciva a tenergli testa.
Sentirono in lontananza delle sirene ed accelerarono il passo; quello che non sapevano però, era che le telecamere di sicurezza avevano ripreso tutta la scena precedente.
Benjamin sentì una fitta irradiarsi per tutta la gamba destra e si accasciò a terra sotto le urla della polizia che li aveva ormai raggiunti.
"Federico ti prego, non lasciarmi." Ma il biondo era ormai troppo lontano per poterlo sentire.