CAPITOLO TRE

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Quella notte Wendy dormiva nel suo letto, coperta per bene dalle sue lenzuola tutto fiori e ancora con la sua bambola preferita, nella camera insieme ai suoi fratelli. La stessa camera che il giorno seguente avrebbe dovuto lasciare. Non voleva crescere, ma doveva, obbligata dal padre. Era ignara su cosa sarebbe successo quella sera, perché fu una serata diversa, e fu diversa perché quella notte incontrò Peter. Solo all'inizio s'impaurisce, ma subito dopo entra in gioco l'emozione di conoscere un tipo totalmente nuovo. In fondo è così, ogni persona che passa nella vita di un'altra è unica; lascia sempre un po di sé e si porta via un po dell'altra. E Peter le ha portato via molto, tra attrazione per l'ignoto e la curiosità nel conoscerlo. Era incredibile che questo ragazzo sconosciuto fosse finito proprio nella sua camera, ma la vita è fatta di incontri tra le persone, le quali possono essere familiari, amici, partner o appunto sconosciuti. Eppure, Wendy, sentiva che conoscerlo al meglio l'avrebbe arricchita. Peter era una persona, ma sentiva che si trattava di qualcosa più complesso. Sentiva che egli aveva un mondo dentro, un mistero e misterioso mondo, con esperienze sicuramente diverse dalle sue. Il ragazzo misterioso per lei era diventato un mistero, un enigma. Voleva capire tutto di lui, estrapolare tutte le informazioni che poteva, e non le importava sapere se c'era qualcosa di buono o di cattivo in lui, voleva solo sapere cosa sarebbe successo in lei. Voleva immergersi in lui, apprezzando la bellezza dell'interazione sfruttando la capacità della condivisione. Arricchirsi di tutto quello che le avrebbe detto e approfittare delle sue esperienze, positive o negative che fossero. E Peter le racconta tutto, dell'isola che non c'è, dei bambini sperduti, di Trilli, e di come riuscì a sconfiggere il temibile Capitan Uncino e le chiede di seguirlo. Wendy è titubante ma alla fine, facendosi impolverare dalla polvere magica decide di seguirlo. Prende questa decisione perché ha come punto di riferimento la madre ( anche a causa del menefreghismo del padre ), e siccome la madre è amante della fantasia, le insegna che non c'è niente di meglio che vivere un'avventura, oltre che aiutare gli altri ( e Peter ne ha davvero bisogno, ha davvero bisogno del suo aiuto ). Ma oltre ai consigli della madre, Wendy è in transizione, è "a cavallo" tra l'infanzia e l'adolescenza, ed è ancora profondamente legata alla prima per cui non riesce ancora a staccarsene. Ed è per questo che segue Peter, perché lui rappresenta l'infanzia stessa ed è il tramite per non crescere mai.

L'AMORE NON HA LIMITI ( #Wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora