1. La relatività del tempo

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Sono le 8;30 del mattino. Giornata fredda, di un candido inverno. Alberi di Natale, dolci e mercatini. Tra una tazza di latte e cereali, piccole e grandi famiglie felici.

Milano è una città invasa da traffico e smog in qualsiasi stagione, seppur meta preferita da molti turisti, specialmente durante il periodo natalizio...
Un periodo ricco di magia...
Il periodo, che tutti i bambini attendono.

D'improvviso, i vetri delle auto si appannano, e vedo molti bambini, disegnare forme sui finestrini; dunque, proprio qui succede che la mia mente affonda tra pensieri e ricordi e sentii udire la voce di mia nonna:

«Hai tanta fantasia, bambina mia!»
Io, ingenua e piccola, sorrisi e continuai a tirar fuori la curiosità di scoprire il mondo, che ebbi in quell'istante...

Così, oggi, mi trovo qui, a Milano, tra tanti turisti curiosi di scoprire le meraviglie di questa città.
Tra lo smog che affolla le menti di ricordi, e il traffico delle automobili che «manda indietro il tempo».

A volte, penso di voler tornare indietro, per poter rivivere alcuni momenti...

Ma, proprio guardando le luci di Milano, mi venne in mente una famosa citazione di Albert Einstein:

«Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando».

Così, mi accorsi di essere io a voler tornare indietro nel tempo, ma non che era esso ad andarci.
Nulla può fermare il tempo, nemmeno il traffico delle auto.
Viviamo di ricordi, ma andiamo avanti, per scoprire ciò che ci circonda.

Ma cos'è realmente un ricordo?

Un ricordo non è memoria. Esso è un richiamo nel presente del cuore e del sentimento, di qualcosa che non è più qui, con noi, adesso. Siamo esseri umani, non macchine; non dobbiamo cambiare marce e metterci in moto, per scappare in un mondo dove si è malati di malinconia, ma dobbiamo essere in grado di mettere in atto la responsabilità nel presente e nel futuro.

I ricordi restano e resteranno per sempre scritti dentro di noi. Non importa se un ricordo possa risultare palesemente banale, ma ciò che realmente importa è il motivo per cui ce ne ricordiamo. Un ricordo davvero speciale è George, ovvero, la mia prima cotta... Lui è un ragazzo davvero tanto dolce, e penso che sia stata proprio la sua dolcezza, oltre ai suoi splendidi occhi e al suo fantastico sorriso, a farmi innamorare di lui.

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