Quella notte, prima che il dottore andasse da Ran, Shinichi, gli diede una lettera nella mani senza farla vedere nemmeno ai suoi genitori.
Disse al dottore Agasa di darla a lei e di dirle di leggerla quando fosse rimasta sola.
Dopo la notizia data a Ran, non ci fu modo di farla calmare. I suoi gridi smisero ma il pianto no. Kogoro spaventato chiamò la moglie e la fece arrivare subito lì.
Poi chiamò anche Sonoko per dirle della morte di Shinichi. Ovviamente anche lei restò sconvolta dalla notizia ma la cosa che la preoccupava di più era Ran.
Infatti si fece subito accompagnare a casa dell'amica anche se era notte fonda. Casa Mouri si riempì in un attimo.
Agasa, Eri, Kogoro e Sonoko erano tutti là per Ran che aveva anche iniziato a sparare cose a vanvera.
Diceva di voler morire, diceva di non voler stare più lì, che tutto adesso era inutile. Diceva, semplicemente, di voler stare di nuovo con lui, insieme e uniti come sempre.
Quel destino crudele li aveva divisi e questo lei non poteva assolutamente accettarlo.
Eri gli diedi una piccola dose di sonniferi per farla addormentare e Kogoro la mise nel letto.
Quando la situazionie fu un po' più calma, anche Sonoko si mise a piangere e, in seguito, anche Kogoro che si nascose in bagno.
Indubbiamente lo fecero perchè era un ragazzo giovanissimo che aveva perso la vita. Ma, soprattutto, perché tenevano a lui sotto sotto.
Poi Sonoko diede un pugno al tavolo facendosi anche parecchio male.
-Stupido! Non solo l'aveva ferita ma si è anche fatto uccidere!! Perché è stato così egoista?!? Perché non ha pensato a Ran?!?-
Sonoko provava anche tanta rabbia verso Shinichi. Non accettava che avesse potuto ferire in quel modo Ran.
Non lo accettava proprio. Ma le domande che avevano in testa erano ancora tante.
-Dottore Agasa, mi dica com'è morto, per favore-
Kogoro, aveva bisogno di informazioni perché sapeva che Ran avrebbe voluto sapere tante di quelle cose.
-Si è fatto coinvolgere in una sparatoria, Kogoro. Il malvivente sarà processato-
-Ma dov'è successo? Ran mi aveva detto che si trovava all'estero-
-Inghilterra, è successo lì. Il corpo verrà portato qui domani mattina. I genitori di Shinichi hanno deciso che la veglia funebre sarà a casa mia-
Si alzò dal divano su cui era seduto pronto per andarsene a casa. Uscì dalla tasca la lettera che le aveva dato Shinichi e la porse a Sonoko.
-Dalla a Ran. Me l'ha data Yukiko. Mi ha detto che Shinichi l'aveva scritta a Ran. Lui sapeva di dover affrontare qualcosa di grande e non era sicuro che ne sarebbe uscito vivo-
Sonoko prese la lettera e la strinse fra le mani. La sua rabbia aumentò. Sapeva che sarebbe stato letale e ci era andato lo stesso? Era inaccettabile!
-Aspetti, quindi i genitori di Shinichi sono già qui?-
-Si, sono a casa mia che aspettano la salma. Adesso vi saluto. È stata una serata difficile e sono stanco. Vi prego di stare attenti a Ran. Shinichi adorava vostra figlia-
Il dottore andò via da lì lasciando tutti a bocca aperta. Tra cui Sonoko che non ci capiva più niente. Ma forse aveva iniziato a capire come mai Shinichi aveva trattato in quel modo Ran.
Forse l'aveva fatto solamente per non farla soffrire troppo. Ma non c'era riuscito molto bene. Sonoko decise di restare lì tutta la notte.
Entrò nella stanza di Ran ad aspettare che si svegliasse. Eri dormì lì pure nel letto di Kogoro. Mentre lui su sistemò sul divano.
Ma nessuno di loro riuscì a chiudere occhio per tutta la notte. I pensieri erano troppi e nella loro testa c'era l'immagine di Ran che diceva quelle cose orribili.
Dopo qualche ora si svegliò trovando Sonoko seduta sulla sedia della sua scrivania con la testa appoggiata sulle sue braccia.
Ma non stava dormendo infatti sentì subito Ran e si girò. La guardò malinconica e dal volto di Ran iniziarono ad uscire lacrime silenziose.
Sonoko corse subito ad abbracciarla e le poggiò la testa sulla sua spalla. Adesso era il cuore di Ran ad urlare in modo straziante.
-Sonoko, aiutami ti prego...-
-Ssshh, piangi Ran. Piangi che ti fa bene. Se ti serve, urla e grida quanto vuoi, ma ti prego non dire più niente di quello che hai detto prima-
Sonoko mise una mano nella tasca della giacca che indossava e tirò fuori la lettera che le aveva dato Agasa.
Ran la guardò e la prese fra le mani.-Cos'è?-
-L'ha scritta Shinichi per te. Tieni. A quanto pare lui se lo aspettava. Ran, non so cosa ci sia scritto lì su quel foglio ma fatti forza e vai avanti. Fallo per me e per i tuoi genitori. Ti lascio sola-
-Sonoko, ho paura. Io ho paura di non farcela. Ho paura di fare una pazzia. Ho bisogno di lui...non può essere morto, non può avermi lasciata qui da sola. Non può averlo fatto. Voglio rivedere un'ultima volta i suoi occhi azzurri, il suo sorriso. Voglio sentire di nuovo la sua voce parlarmi sempre delle stesse stupidaggini. Vorrei perfino litigare un'ultima volta con lui. Un'ultima volta e altre mille-
Sonoko si mise di nuovo vicino a lei e le strinse la mano.
-Ran, mi dispiace...-
Poi uscì lasciandola piangere da sola con quella lettera ancora chiusa nelle mani.
La aprì piano per paura di sgualcirla. Dopodiché iniziò a leggere.
"Ciao Ran,
se stai leggendo questa lettera evidentemente io non sono più qui, in questo mondo. Ti senti abbandonata, eh? Speravo dicessi qualcosa quando stavo rinunciando a te. Pensavo che sarei stato la persona più giusta per starti accanto, se lo avessi voluto. Sappi che ti avrei sequita ovunque. Mi sono sentito così sciocco. Forse è oltre le mie capacità. Non so nulla. Solamente che sono inciampato e caduto. Stavo ancora imparando ad amare, semplicemente stavo iniziando a gattonare. E adesso mi tocca ingoiare il mio orgoglio. Tu sei la persona che amo e ti sto dicendo addio.
Il tuo Shinichi".
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~Un'ultima Volta E Altre Mille~
FanfictionLa vita di Ran continua tranquilla. Sorride come sempre e resta la ragazza gentile di sempre. Come ogni giorno si alza prepara la colazione e va a scuola col suo adorato Conan. Ma sarà veramente tutto apposto come tanto vuol far credere? No. Conan...