2° Capitolo

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"this is our room, there will be with us a German boy. It's a problem?" chiede la nostra coinquilina.

Inarco le sopracciglia e rispondo per tutte e due:"I think that this isn't a problem."

"Good! I leave you alone now." annuncia ed esce dalla stanza.

Appena la porta si richiude Amelia urla:"Ma te ne rendi conto?! Dormiremo insieme a due sconosciuti!" esclama la bionda preoccupata.

"Perspicace! E in realtà io conosco Amber.." sussurro indispettita.

"No, non la conosci! Sai a malapena il suo nome e onestamente non mi va di dormire con un tedesco. E se parlasse nel sonno?" chiede passandosi una mano tra i capelli mossi.

"MA CHE CAPPELLACCIO PENSI?" chiedo ridendo, anche se, a dire la verità, l'idea di dormire con uno sconosciuto non mi alletta tanto.

"Forse dovrei calmarmi.." sussurra Amelia.

"Forse?" chiedo sarcastica.

"Okay, devo calmarmi." si ripete mentre svuota le sue valige.

Ci sono due letti a castello praticamente attaccati nella stanza, ovviamente lei si é posizionata in uno dei letti di sotto.

"Quindi tu dovresti dormire sotto Amber?" chiedo confusa grattandomi la nuca dopo aver notato che sul letto sopra il suo c'é un regiseno.. rosa acceso.

Lei annuisce sorridendo, ma io non faccio altrettanto e chiedo stupita:"Vorresti davvero farmi dormire sopra il tedesco?!"

"Hai qualcosa contro i tedeschi?" chiede sfoggiando un finto sguardo minaccioso.

"Ho paura anche Amber." si giustifica lei con un sorrisetto furbo.

"Ma lei sembra una tipa apposto." mi lamento mentre disfo i bagagli.

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"Okay, ritiro quello che ho detto." sussurro guardandomi intorno con sguardo esasperato.

"Quando la smetteranno di fare quei rumori da gorilla che si accoppiano?!" chiede Amelia tappandosi le orecchie.

Dopo qualche rotolata nel letto rispondo sorridendo nervosamente:"Non ne ho la più pallida idea, ma adesso so solo una cosa.."

"Cosa?" chiede curiosa drizzando le orecchie la bionda.

"Loro sono davvero gorilla che si accoppiano!" urlo mettendomi un cuscino in testa.

Lei ridacchia, ma la smette subito dopo aver sentito un altro gemito provenire dall'altra stanza.

"Ooohw, basta!" urlo ormai al limite dopo essermi alzata dal letto alquanto arrabbiata.

"Cosa vuoi fare?" Chiede preoccupata la mia amica.

Non rispondo e spalanco la porta della camera, peró mi tappo gli occhi con una mano.

Visto che non voglio vedere i nostri due coinquilini nudi mi affido al mio udito e quando mi assicuro di essere davanti al divano urlo:"Potreste smettere di urlare come dei criceti che vengono investiti?! Per l'amor del cielo e del Cappellaio Matto, io e la mia amica vorremmo dormire un pochino. Sarebbe possibile abbassare il volume, per favore? PER FAVORE!"

Non si sentono più ne urla ne gemiti, ma un verso stupito.

"Sei italiana?" chiede una voce femminile.

"Bontà divina, certo che si!" esclamo con la mano ancora su gli occhi.

"Grazie al cielo, non ce la facevo più a parlare Inglese! Anche io sono italiana, ma abito quì da moltissimi anni, pensavo che voi foste inglesi, così parlavo la "vostra lingua"" si giustifica Amber.

Un Viaggio Nel Wonderland (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora