Nothing Gained

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Lunalovespudding3 è un'autrice straniera, questa è la traduzione di una delle sue storie, per cui ho avuto il suo consenso.

Alec era seduto da solo in un bar mondano. Gli shadowhunters non ciandavano mai, lo sapeva. Magnus sarebbe tornato presto, ma al momentoera da solo."Ciao." Era una voce femminile, bassa, provava chiaramente ad essereseducente. Alec alzò lo sguardo, scioccato di sentire qualcunoparlargli in quel modo. Beh, qualcuno che non fosse Magnus."Uh, ciao" disse con calma."Mi chiamo Allison" disse lei, porgendogli lentamente la mano."Alec" mormorò lui."Sei un tipo tranquillo, vero?" sorrise e lui annuì. "Senti,spero di non essere troppo precipitosa, ma penso che tu sia davverocarino.""Grazie?" Alec non sapeva proprio come reagire. Era successo solo una odue volte che qualcuno ci provasse con lui in tutta la sua vita e unaera la persona con cui era impegnato, al momento."Ti va un drink per conoscerci un po' meglio?" chiese Allison."Ascolta, sono lusingato," iniziò lui "ma - ""Non dirmelo. Hai una ragazza?"Questa domanda riuscì a guadagnarsi una risatina soffocata. "No in realtà." Disse, sebbene pensasse che il suo ragazzo usasse più trucco della ragazza di suo fratello.
"Lo immaginavo. Nessuna ragazza sana di mente ti lascerebbe qua da solo."
Perché lui l'aveva lasciato solo? Oh, giusto. C'era statoquell'incidente con i due esseri fatati e quella discussione che,conoscendo le fate, sarebbe potuta continuare per sempre. Magnus avevapromesso di risolvere tutto in un'ora, ma era stata un'ora molto lunga."Quindi, dimmi qualcosa di te, Alec" Allison quasi fece le fusa.
"Io, uh, io non parlo molto con le persone." Disse, provando a farlecapire che avrebbe davvero preferito essere lasciato da solo.
"Oh, perché no?" miagolò lei "Sono certa che tu abbia delle cose molto interessanti da dire."
Alec fece una risata forzata, ma Isabelle scelse proprio quel momentoper arrivare. Era ovvio che sua sorella sarebbe stata lì. Leiera sempre lì. Alzò un sopracciglio appena vide Alec e laragazza che si stava praticamente gettando su di lui. Anche lei avevavisto Isabelle. "credevo avessi detto di non avere una ragazza" disseimbronciandosi.
"Infatti, quella è mia sorella." Si accigliò.Cercò di sillabare 'Aiuto' ad Izzy. "Senti, Allison, sembridavvero simpatica - " provò a dirle. Lei non lo stava ascoltando.
"Perché non mi dici qualcosa di te che nessun altro sa?"suggerì. Gli occhi di Alec erano ancora sulla sorella, che orasorrideva.
"Beh, è molto sensibile attorno all'orecchio sinistro" dissequalcuno proprio in quell'orecchio. L'accento era dolce e riusciva aspedire dei brividi giù per la spina dorsale di Alec ogni voltache lo sentiva.
"E tu chi saresti?" scattò Allison acidamente "Stavo parlando con lui."
"Sì, ma lui stava pensando a me. Magnus il Magnifico, felice difare la tua conoscenza." Era Magnus, che era arrivato disoppiatto alle spalle di Alec come il gatto che tanto ricordava.
"Ora, so che Alexander è molto attraente, ma temo che sia già impegnato."
"Ma ha detto di non avere una ragazza!" Disse Allison, con un po' di cattiveria.
"Lo spero proprio, visto che sono il suo ragazzo"
"Tu - ma - cosa?!"
"Sono gay" le disse Alec.
Boccheggiò leggermente, poi si alzò in piedi e se ne andò, gridando un 'bene' dietro di sé.
"Ricordami di non lasciarti di nuovo da solo" sussurrò Magnus dopo aver accompagnato Alec fuori dal bar.
"Con piacere."

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