Ed eccomi qui, a riprendere per filo e per segno ogni attimo della mia esistenza imprigionandolo in parole fisse su un foglio che di carta non ne ha più. E parola dopo parola è un susseguirsi di idee, sogni, imprese, amori nascosti e fughe, che scivolano via dalle mie mani come in preda ad un attimo di pazzia. E lasci che se ne vadano, che scorrano fuori della tua anima e che macchino di dolore le pagine bianche, quel dolore che un tempo risiedeva in un corpo morto e spento che ora inizia a scaldarsi e a riprendere vita. Ma non quella vita falsa, quella che ti fa tremare tutta, che ti riduce a brandelli dopo un giorno, quella per cui si deve lottare. E, si, stai tutto il tempo a consumarti l'anima, che non sai neanche più che cosa voglia dire vivere senza ansie, paure o emozioni che ti tengono in trappola. E dopo essersi spenti, addormentati o assopiti durante il viaggio della nostra esistenza non si ha un modo per risvegliarsi e tornare a galla e vivere se non quello di parlare. Parlare a chi? Un foglio, un pubblico, un amico, un'amica, uno sconosciuto e via dicendo, fino a che i sentimenti ti prosciugano l'esistenza e sono costretti a trovare un altro ospite a cui succhiare vita. E te spaesato ti sembra di vivere in un altro mondo, un'altra vita più felice e migliore finché non ci ricadi e sprofondi nel baratro della tua vergogna e della tua sofferenza. Dolore. Nero e buio. E non riesci a respirare perché soffochi, piano piano giorno dopo giorno anno dopo anno finché non torni ad essere un essere privo di vita. Torni ad essere un fantasma e la gente non ti vede, non perché sei veramente invisibile, ma perchè tu ti rendi tale, ti nascondi agli occhi di tutti mentre osservi che cosa vuol dire vivere,come se fossi al cinema, come se non facessi parte della stessa storia.
E.S.
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Fly
Teen FictionQualche volta l'anima ha bisogno di liberarsi e volare fino ad annullare ogni limite umano.