La nave proseguiva tranquilla mentre io me ne stavo rilassato nella mia cabina. Ad un certo punto, sentendo un rumore, esco dalla mia stanza e mi dirigo verso il ponte.......rimasi paralizzato da quella vista, davanti a me, il ponte andava in fiamme e la nave si stava spezzando. Io, disperato, comincio a correre verso la cabina del capitano, quando........... BOOOOM, la nave esplode e io precipito in acqua, poi niente......il buoio più totale
È QUI CHE COMINCIA LA MIA STORIA
È QUI CHE COMINCIA LA STORIA DI UN SOPRAVVISSUTO............
Mi risvegliai sulla riva di un isola, poi mi sollevai e cercai di capire dove ero... Guardando l'orizzonte scorsi i resti della nave, e pensando che ormai ero destinato a morire mi diressi verso l'albero più vicino, mi ci se detti vicino e cominciai a piangere "no... Non può essere" furono le uniche parole che mi uscirono di bocca. Poi guardai il cielo e....cominciai a credere che sarei morto li, su quell'isola........
L'unica emozione che provavo era disperazione ma poi, ripensando a mia figlia rimasta in California con sua nonna, ripresi coraggio e cominciai ad esplorare la riva di quell'isola. Trovai il relitto di un peschereccio e iniziai ad esplorarlo.
Dentro ci trovai un'accetta, una corda, un coltello, delle medicine ed uno zaino ormai scolorito. Misi dentro allo zaino il mio bottino e tornai sulla spiaggia. Dovevo capire cosa fare, ma non sapevo da dove iniziare. Allora cominciai a fare la cosa più banale, raccogliere legnetti e pietre. Mentre raccoglievo materie prime, trovai una valigia sulla spiaggia, con dentro un accendino, dei fogli di giornale e degli abiti che mi misi subito.
Con ciò che avevo ci feci un focolare visto che era quasi notte, e mentre attendevo l'alba affilati un bastone.
Per adesso non pativo la fame ma l'indomani senza cibo sarebbe stato duro.
All'alba mi svegliai e presi coraggio per andare ad esplorare l'interno dell'isola. C'era un bosco che più avanti si mischiava con una giungla.
Non avevo mai visto un miscuglio fra foreste europee e foreste pluviali ed in effetti mi parse una cosa piuttosto strana, ma in quel momento era più importante badare alla vita che alla flora locale.
Tagliai delle liane e le misi nello zaino,
avevo delle corde ma non le volevo sprecare per fare dei banali utensili.
Verso sera tornai al focolare, e........ tristemente guardando l'orizzonte mi misi ad affilare delle pietre mentre sul fuoco si cuocevano due pesci e un granchio.
Finito di mangiare mi misi subito a dormire, sperando, ovviamente, di non essere divorato.
Mi svegliai nel bel mezzo della notte a causa di strani rumori, mi alzai e subito cominciai a sventolare l'ascia in segno di aggressività, subito cominciai a guardarmi intorno ma era troppo buio e la luce del focolare non era abbastanza forte.....era la fauna locale, oppure non ero solo?
Quello fu il primo pensiero che mi saltò alla mente, però ottimista come sono mi dissi che probabilmente era una scimmietta o un pappagallo e mi rimisi a dormire...
Il mattino dopo cominciai a costruirmi un piccolo rifugio dove passare la notte e me lo costruì, visto che avevo addirittura un accetta, cominciai a tagliare tronchi di palme e dividerli in assi non troppo regolari, per poi farmi una barricata in caso di vista della popolazione del luogo, qualunque essa sia. In ogni caso non avevo certo voglia di sapere quale fosse.
Dopo essermi costruito il rifugio ci entrai e cominciai a farmi un letto di foglie di palma. Entrai in quella minuscola casetta e cominciai a fissare l'orizzonte, come tutte le altre volte..... La disperazione prese possesso di me, e ricordandomi di mia figlia e di mia moglie con la quale ho divorziato tre anni fa, cominciai a piangere, e a sperare che prima o poi qualcuno venga a salvarmi, anche se ne dubitavo fortemente.
Il focolare davanti a me illuminava la spiaggia, e le scintille che si alzavano in aria davano all'ambiente qualcosa di magico. Io me ne stavo su degli scogli a prendere dei granchi e cercare di prendere qualche pesce.
Ma, visto che faceva piuttosto buio, decisi che quella notte la passavo alla vegetariana quindi cominciai a raccogliere bacche e noci di cocco che poi avrei aperto con la mia accetta.
C'era qualcosa di strano, la notte era decisamente più lunga del giorno e ciò era piuttosto preoccupante........
Ma decisi di non dare troppo peso a questo fatto e iniziai a spaccare le noci con l'accetta. Essendo un essere umano anche io avevo sete e una volta finito di bere mi stesi sul mio letto di foglie e piano piano cominciai ad addormentarmi.
*SPAZIO AUTORE*
Ditemi pure se vi piace questo libro o no, non preoccupatevi del fatto che il capitolo è un po corto ma è così perché siamo solo agli inizi. Se la storia è un po noiosa è per lo stesso motivo del perché il capitolo è un po corto. Ogni settimana un nuovo capitolo, magari questa settimana ne pubblico un altroGrazie per aver letto
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Survived: Storia Di Un Sopravvissuto
AdventureCiao a tutti, è la prima volta che scrivo un libro e spero anche che vi piaccia. Non vi preoccupate se il primo capitolo è un po corto e noiosetto ma siamo solo agli inizi, quindi è una cosa normale. Una nave affonda misteriosamente e il nostro prot...