CAPITOLO SEI

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Ora tutti i bambini stavano dormendo e sognando, quasi sicuramente di non mangiare dieci quintali di cioccolato, o forse sì? "Ma l'importante è il sogno, perché sognare è come avere un obiettivo nella propria esistenza, o meglio, un'aspettativa, una speranza. I sogni sono dei traguardi che ognuno si pone da un certo punto in poi: possono essere cose concrete, come la ricerca dei soldi fatta dagli adulti, ma possono anche essere sogni astratti come la ricerca della felicità, intesa come miglior qualità della vita, ma anche amore. Senza sogni, l'uomo è destinato a condurre una vita priva di significato, senza soddisfazioni né gratificazioni. In fin dei conti, il sogno - ovvero quello che si rincorre, l'obiettivo prefissato, le speranze riposte - è un motore potentissimo ed è quello che più non danneggia. Un individuo che insegue un sogno è un individuo che riuscirà a percorrere i lunghi sentieri della vita; non che i sogni annullino le difficoltà e gli ostacoli, anzi, forse le amplifica ancora di più, e tutto ciò per mettere alla prova le persone, per vedere se davvero importa qualcosa realizzarlo; senza i sogni, dunque, la vita diventa apatica. E sebbene i sogni sono astratti, ciò non toglie che siano veri, ed essere troppo materialisti, troppo "seri" o troppo adulti allontana il sognare ed è questa la causa principale di depressione e mal di vivere. Vada al diavolo chi pensa che sognare è roba da bambini! O forse è davvero così? Non bisogna dimenticare che solo i bambini sono in grado di vedere oltre il grigiore della società,e chi riesce a sognare come i bambini, riuscirà a dare colore alla propria vita. L'adulto è famoso perché si crea sogni impossibili; tendenzialmente, quindi, illusioni, e l'avidità, la fretta e la brama portano a farsi delle idee fisse che danneggiano, che conducono - inesorabilmente - ad illudersi e a convincersi che in realtà non accadranno. Dunque, dove si può dire che il campo dei sogni finisce e comincia quello delle illusioni? Parlando dei sogni di una vita, di quei punti cardini che ci si pone davanti, da raggiungere, e non si può forse dire che queste siano illusioni? Alla fine il sogno non è altro che il connubio tra realtà ed immaginazione". Gli altri bambini, Peter, Trilli dormivano ignari sul fatto che in Wendy qualcosa cominciava a cambiare, e lei cominciava a percepirlo. "Allora qual è il mio scopo? Mi piace raccontare le favole, ma loro mi vedono una mamma; ma per diventare tale devo crescere. Quindi dovrò crescere per realizzare il mio sogno di raccontare le favole?"

L'AMORE NON HA LIMITI ( #Wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora