Al primo ululato, ne seguirono altri due.
Erano ululati affamati, potenti; non lasciavano scampo. Improvvisamente tutto attorno a noi era diventato ostile, come se gli alberi al limitare dello spiazzo volessero chiuderci in una trappola mortale.
C'erano dei lupi, al covo, e potevano anche essere mannari.
Io, Aly e Ed entrammo nel panico: non saremmo stati abbastanza veloci per scappare, saremmo morti tutti e tre, senza poter dire addio a nessuno. Lasciammo tutto ciò che avevamo a terra.
-Scappate voi! Io li terrò occupati per un po', ma almeno voi due salvatevi!- la voce di Edward era una disperata supplica, ma io e Aly non eravamo pronte a lasciarlo solo. Restammo al suo fianco, immobili, nella speranza che il nostro odore non arrivasse alle narici dei lupi.
Ma chiedevamo troppo. Gli ululati si spensero, seguiti da risucchi e ringhi; in seguito, tutto cadde nel silenzio più totale: anche i grilli non cantavano, tanta era la paura e la tensione.
Cominciammo a preoccuparci per davvero, così, quatti quatti, salimmo sulla collina per una decina di metri, per poi nasconderci dietro un grosso cespuglio di rovi.
Nel silenzio più totale emersero flebili rumori di foglie calpestate: i lupi si muovevano... verso lo spiazzo.
Dopo un po', tre figure pelose a quattro zampe entrarono nel nostro campo visivo e iniziarono ad annusare per terra. Erano grandi il doppio rispetto a dei lupi normali. Arrivati al punto in cui noi tre avevamo lasciato le nostre cose qualche minuto prima, cominciarono a ringhiare: righi bassi, contenuti, la calma prima della furia.
Tutt'a un tratto, sei occhi guardarono dritti nella nostra direzione. Era ora di scappare.
Tutti balzammo nello stesso istante, lupi compresi, e cominciammo a correre. Con due balzi le creature erano già arrivate al grosso cespuglio, ma noi tre avevamo acquistato terreno correndo su per il pendio. Non osavamo parlare, e le gambe si muovevano automaticamente, nonostante le braccia si stessero riempiendo di graffi e spine.
I lupi stavano arrivando.
Erano dietro di noi.
Eravamo spacciati.
Ma si fermarono. Non mi voltai indietro, continuai per la mia strada, seguita da Aly. Aly... sentivo solo le sue e le mie falcate. Quelle di Ed erano svanite. Mi guardai intorno, casomai avesse scelto un'altra strada, ma non c'era. Allora deviai a destra verso un altro grosso cespuglio e mi ci nascosi dietro. Sentivo il cuore martellare contro il petto, e le gambe pulsavano incessantemente, come la testa. Alice mi raggiunse, ansimando, e si appoggiò a terra.
I lupi non ci avevano seguiti, ma Ed era sparito. Ci sporgemmo un po' fuori dal nascondiglio. Il buio era quasi pesto, e non riuscimmo a vedere granchè. Così aguzzammo l'udito.
Ringhi.
Gemiti.
Un urlo sommesso.
-EEEEEEDD!!- gridammo all'unisono. Nessuna risposta, solo altri ringhi.
-EEEEEEEEEEEDD!!!!- alzammo ancora di più la voce, e stavolta ci fu risposta.
-NO! VIA!- sentimmo gridare. Era Edward, la sua voce, che voleva intimarci a scappare e non andare da lui. Esprimeva un dolore immenso. Poi Ed gridò.
-Oddio.- io e Aly ci guardammo, le lacrime agli occhi, la voce tremante, e gridammo il nome del nostro migliore amico un'altra volta. Ci rispose allo stesso modo di prima, ma ora la sua voce era più flebile, impastata e ansimante rispetto a prima.
Le lacrime iniziarono a scendere, rigandoci le guance, e decidemmo di ascoltare Ed. alla fine si era sacrificato per noi, per salvarci.
-Tu sei un lupo, io un vampiro. Pensa questo. Ce la faremo, corriamo.- sussurrai ad Aly. Dovevamo essere più veloci che mai. Lei annuì, e ci slanciammo ancora verso la salita, nella speranza di far perdere alle creature le nostre tracce.
Iniziammo a correre, velocissime, e nel frattempo mi ripetevo in testa, come una litania: Sono un vampiro. Devo correre. Correre velocemente. Come un vampiro. Sono una vampiro...
Aly credo avesse nella testa qualcosa di simile.
Correvo, correvo, il mondo mi sfrecciava accanto, sempre più veloce. Non sentivo, né riuscivo a vedere granchè; correvo solamente. E le mie gambe si muovevano sempre più velocemente. Stavo sfrecciando. Attorno a me andavano e venivano macchie indistinte di colori scuri, sprazzi di natura immersi nel buio. Non duravano neanche mezzo secondo, che già se n'erano andate.
Dopo un tempo che mi era sembrata un'infinità, il cielo scuro e le stelle si aprirono davanti a me. Ero sulla sommità della collina, finalmente, in una piccola radura. Riacquistai l'udito: i grilli avevano ricominciato a cantare, e il vento smuoveva le foglie attorno a me. Sentii dei passi che correvano. Doveva essere Aly, sicuramente.
-Aaaaaaaaaaah!!- cacciai un urlo di terrore e mi arrampicai su un albero lì vicino. Nella radura era entrato un lupo, che però si era spaventato sentendomi urlare. Ululò, ma si bloccò di colpo, come se non avesse avuto l'intenzione di farlo. Allora cominciò a camminare lentamente, quasi fosse rilassato. Stava mutando.
Il pelo stava scomparendo, sostituito dalla pelle umana, e sulla testa, che piano piano si riduceva, comparvero dei capelli biondo scuro. Poi il mezzo lupo si alzò su due piedi, e la sua figura divenne umana. La riconobbi subito.
-Aly!- esclamai sorpresa e scesi dall'albero. La raggiunsi e la abbracciai forte.
-Sam!- esclamò lei, stritolata nel mio abbraccio.
Non aveva vestiti, ed era bollente dopo la corsa. Mi sciolsi dall'abbraccio, mi sfilai la giacca e gliela porsi; lei mi vide bene e spalancò gli occhi. Prendendo la giacca, disse:
-Sam! Sei bianca come un cencio, e sei ghiacciata!-
-Eh?- mi guardai le braccia, sotto il chiarore lunare, e in effetti ero bianchissima. E non era la luna a darmi questo colore.
Alice si mise la giacca a mo' di top, annodando le maniche sotto l'ascella, cosicchè coprisse un po' anche le cosce e chiuse la zip sul fianco. Poi mi si avvicinò, preoccupata, e mi mise due dita sul collo, all'altezza della carotide.
-Non c'è battito...- mi guardò negli occhi –Sei un vampiro??-
-Non credo, non mi ha morso nessuno.-
-Ma sei bianca, corri veloce e il tuo cuore non batte!-
-Ah... Allora... Forse sì.-
Crollai a terra, a gambe incrociate, fissando il vuoto sotto di me. Non potevo essere morta.
Salve, wattpadiani,
dopo la lunga e infinita attesa, sono riemersa dall'Edom di nuovo. Stellinaaaatemiiiii, anche se sono stata cattivaaaaa.
Mi farebbe un piacioro immenso sentire i vostri pareri sulla mia storia, perché, per il momento, non ho il potere di leggere nelle menti altrui... Già saper leggere la mia è un miracolo😂Baci stellosi❤, Sam
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Noi siamo realtà
FantasíaTre amici, un sogno in comune divenuto realtà. A volte i sogni, però, non sono perfetti come sembrano. La realtà è ben diversa da come la sogniamo. Misteri più antichi di quanto possiamo immaginare emergono alla luce dei nostri occhi, e, sembrerà im...