di Anonymous43
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La musica assordante riempie l'aria e trapela da ogni fessura dell'appartamento di Niall, che apre gli occhi di scatto, infastidito. Va avanti così da almeno quattro ore e finirà per farlo impazzire se non la sentirà smettere all'istante. Non riuscirà mai ad addormentarsi se quel baccano non fa altro che aumentare. Niall scatta fuori dal letto e si infila un paio di pantaloni di tuta, piombandosi fuori dalla propria stanza buia e diretto alla fonte di quel rumore. Ovviamente proviene dall'appartamento del suo vicino, la casa attaccata proprio al muro della sua. L'aria notturna è fredda quando Niall mette piede fuori la porta di casa e si dirige verso quella dell'appartamento accanto. Bussa alla porta con rabbia, le sopracciglia aggrottate e le mani strette a pugno.
Quando la porta si apre, il fracasso della musica diventa dieci volte più forte investendo Niall con la forza di muro di mattoni. Poi arriva l'odore. Stanno senza dubbio fumando erba lì dentro, e le luci intense colpiscono gli occhi di Niall senza alcuna pietà. "Come posso aiutarti?" chiede una voce. Niall alza una mano per schermare gli occhi dalle luci sgargianti della palla da discoteca e poter vedere il suo vicino di casa.
Zayn Malik.
Niall e Zayn non si odiano da sempre. Quando Zayn si è trasferito qualche settimana prima, infatti, erano stati conoscenti. Quando si incrociavano si salutavano, o si scambiavano un sorriso, e una volta Zayn l'aveva persino aiutato a portare le buste della spesa. Ma poi sono iniziati i festini, e Niall ha smesso di dormire per via del fracasso e dell'odore. Passava le ore sveglio nel letto a sperare che il rumore finisse e lui potesse riposare almeno un poco.
Il fatto è che Zayn è ricoperto di quell'inchiostro. Ogni volta che Niall vede il suo vicino ne ha sempre di più a coprirgli il corpo, e il biondo è convinto che presto tutti quei tatuaggi lo inghiottiranno vivo.
"Puoi abbassare la musica, per favore?" Gli chiede, stropicciandosi gli occhi perché terribilmente stanco.
Zayn ride tenendosi la pancia, gli occhi ambrati ora puntati sull'esile e pallida figura di Niall. "Sto dando una festa, amico. Non posso togliere la musica."
"Non riesco a dormire!" Sbraita Niall, con un grugnito e le braccia spalancate a mezz'aria, "Se non spegni questa dannata musica chiamo la polizia!"
A quel punto Zayn si innervosisce, uscendo fuori la porta di casa e richiudendosela alle spalle con un ringhio. Punta un dito contro il petto di Niall e lo guarda dritto negli occhi, "Senti un po', Horan. Questa è casa mia. Posso farci quello che voglio, quando voglio, e solo perché metto un po' di musica non significa che tu debba comportarti come se avessi una scarpa in culo."
"Fottiti," sbotta Niall, "Va a farti fottere,"
"Stesso vale per te, biondo,"
"Chiamo la polizia," Niall insiste, "Non sto scherzando, ti faccio cacciare dall'appartamento così non dovrò più preoccuparmi della tua musica che mi tiene sveglio a tutte le ore della notte."
"Non mi cacceranno da qui solo perché mi sto divertendo, coglione," Zayn apre di nuovo la porta e fa per rientrare.
"Almeno io non ho bisogno di organizzare feste smisurate per compensare il fatto che abbia un cazzo piccolo!" sbraita Niall, mostrandogli il dito medio, "Fottiti Zayn."
Zayn si limita a rientrare sbattendosi la porta alle spalle, e lasciando Niall da solo sulla soglia di casa sua. Quest'ultimo grida frustrato e si porta le mani fra i capelli, perché sente davvero di odiare il moro e non può credere a quel che sta succedendo. Fumante di rabbia torna verso casa e di nuovo dentro, dirigendosi dritto verso la propria camera da letto. Non è convinto di sapere perché alla fine non chiama davvero la polizia come aveva minacciato, ma si mette a letto e afferra il cuscino, stringendoselo attorno alla testa e pregando di poter riuscire a dormire almeno un poco.
La mattina seguente, Niall si risveglia con un grugnito. La testa gli pulsa, probabilmente per la carenza di sonno, e l'aria nella sua stanza è stranamente densa. Non capisce perché, visto che ha il condizionatore acceso e l'aria in camera di rado si fa troppo calda o viziata, finché non volge lo sguardo verso la parete che condivide con l'appartamento di Zayn.
Ma che cazzo?
C'è un buco, un buco nel muro e può vederci attraverso, dritto dentro la camera da letto di Zayn.
"Figlio di puttana," Niall borbotta con rabbia, alzandosi. Si avvicina alla parete e guarda attraverso il buco che dà nella stanza di Zayn. Quest'ultimo è sdraiato sul suo letto, un braccio stretto attorno al corpo di una ragazza bionda, svestita e tatuata proprio come lui. "Svegliati, faccia di cazzo," Niall sbraita attraverso il buco, "Ti conviene riparare questo buco o ti uccido."
Zayn non si muove. La ragazza non si muove. E Niall sente il bisogno di ucciderlo davvero. Un bisogno molto forte. Decide quindi che l'idea migliore sia farsi una doccia e vestirsi, prima di irritarsi troppo e irrompere in casa di Zayn in mutande. Tutto il tempo che impiega per fare la doccia, non fa altro che chiedersi come il suo vicino possa aver fatto un buco enorme nel muro. Non ha idea di come diavolo sia successo.
Alla fine esce fuori dalla doccia e si lega un asciugamano alla vita, tornando così in camera propria. Si avvicina al proprio comò, ed è sul punto di sfilarsi l'asciugamano per vestirsi, quando "Se fossi in te non mi cambierei lì."
Un rossore immediato colora le guance di Niall, che stringe forte l'asciugamano sul proprio corpo e si volta, guardando attraverso il buco nel proprio muro. E' Zayn, seduto lì con un sorrisetto sul viso. "Perché c'è un buco nel mio muro?" sbotta Niall.
Zayn si stringe nelle spalle, "A dire il vero è il nostro muro. Dopotutto condividiamo questo pezzo di cartongesso."
"Sta' zitto," Niall grugnisce, "Voglio sapere come sia successo e voglio che tu lo aggiusti."
"Perché devo aggiustarlo io?" ribatte Zayn, mentre il suo sguardo tagliente vaga lungo il corpo bagnato di Niall e l'asciugamano legato attorno ai suoi fianchi.
"Perché l'hai rotto tu," Niall è sul punto di gridare. Ma a quel punto Zayn volta le spalle al buco nella parete per afferrare la ragazza nuda dal suo letto e guidarla fuori dalla stanza. Borbottando fra sé e sé, Niall prende i propri vestiti e si dirige verso il bagno per cambiarsi.
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"Niall, forse dovresti trasferirti," Liam è il migliore amico di Niall, e di solito colui che si sorbisce le sue invettive e gli sproloqui su quanto insopportabile sia Zayn. "Così puoi dimenticarti di questo Zayn e basta."
Niall scuote la testa, "Non capisci, Liam. Se me ne vado, Zayn vince."
"Quindi è una competizione?" Liam sorride, e i suoi occhi marroni cercano quelli azzurri di Niall. Quest'ultimo scuote nuovamente la testa e sprofonda ancor più nel divano, la fronte poggiata sulla spalla dell'amico.
"No, è solo che... Liam, è proprio insopportabile!"
E Niall ricomincia con la storia del buco nel muro mentre Liam lo ascolta, perché è probabilmente il miglior amico del mondo e lui lo sa bene.
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Ho scritto all'autore/autrice della storia, così come avevo fatto tempo addietro quando pensavo di tradurla, ma credo già fosse assente da tempo qui su wattpad. Spero possa rispondere e darmi ufficialmente il permesso di continuare questa traduzione, o credo dovrò rimuoverla in ogni caso per violazione di copyright.
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Urban Ink - Ziall (traduzione italiana)
FanfictionNiall odia il suo vicino di casa, Zayn Malik. E' ricoperto di tatuaggi, fuma più di chiunque altro e passa tutto il suo tempo nello studio locale di tatuaggi chiamato Urban Ink. I due non fanno altro che urlarsi contro, fino a quando Niall non si ri...