Memories that keep us alive ~ Marauders

Capitolo 9

Con l'arrivo del lunedì, Ted era stato costretto ad affrontare un'altra noiosissima giornata di scuola.

Tuttavia, però, il pensiero che poi a casa avrebbe potuto leggere le memorie di suo padre lo consolò un pochino. Quantomeno, il necessario a sopravvivere ad un allegrissimo compito di matematica.

Non c'era da stupirsi, dunque, del fatto che appena rientrato a casa corse subito nella sua stanza a prendere il diario.

Sai qual'era la cosa bella di noi Malandrini?

Le nostre qualità si compensavano a vicenda: James era quello sportivo, Sirius quello folle, Peter quello incoraggiante e io quello intelligente.

Tutte queste qualità messe insieme facevano sì che le cose che facevamo insieme erano sempre dei successi.

Una delle nostre idee migliori è indubbiamente la Mappa del Malandrino, un foglio di pergamena in apparenza vuoto ma che pronunciando una frase si trasformava in una mappa iperdettagliata di Hogwarts, e per di più indicava anche i nomi di tutte le persone al suo interno, nonché i loro spostamenti.

Abbiamo sfruttato la nostra conoscenza dei passaggi segreti del castello, tutti indicati al suo interno, e l'abilità nel disegno di Sirius.

L'idea in effetti è stata mia, ma la geniale intuizione delle targhette con i nomi è stata di James. Peter invece è l'autore delle due frasi di apertura e chiusura, "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" e "Fatto il misfatto".

Non è tuttavia stato un procedimento così rapido, perché abbiamo dovuto passare nottate nella biblioteca sotto il Mantello dell'Invisibilità di James per cercare gli incantesimi che ci servivano, per non parlare delle escursioni in giro per il castello armati di carta e penna per appuntarci le esatte posizioni delle stanze.

Abbiamo impiegato all'incirca due o tre mesi prima di riuscire a finirla, ma da allora ci è stata di grande aiuto per tutti gli scherzi e le attività illegali che eravamo soliti fare.

Attualmente la Mappa appartiene ad Harry, ma immagino lui te l'abbia già mostrata...

Ted interruppe la lettura.

Se era vero che la mappa di suo padre era lì, in quella casa, come mai Harry non gliene aveva mai parlato?

Non ricordava nemmeno di avergliene mai sentito accennare.

Perché?

Fu così che Ted prese una decisione.
Sarebbe andato lui personalmente a cercarla.

D'altronde, quella mappa era tanto di Harry quanto sua, visto che erano stati i loro padri a crearla.

Durante il resto della giornata, si comportò normalmente, ma la notte aspettò sveglio che tutti andassero a dormire per scendere in punta di piedi fino allo studio di Harry, armato di torcia.

Si diresse subito verso lo scrittoio inondata di carte. Ci avrebbe messo un'eternità a controllarle tutte, ma qualcosa gli diceva che la mappa non era lì in mezzo.

Predilisse invece i cassetti della scrivania, che però erano chiusi da un incantesimo.

Ted sapeva benissimo che non sarebbe riuscito ad aprirli da solo, ma una volta Harry gli aveva mostrato un coltello che apriva ogni serratura, ultimo regalo del suo padrino.

Peccato però che si trovasse nella sua camera da letto.

Avrebbe potuto chiedere aiuto a zio George, lui sarebbe stato felicissimo di aiutarlo a compiere il misfatto, ma sentiva che avrebbe dovuto farlo da solo, perché era giusto così.

Con un sospiro decise di rimandare tutto al giorno dopo, quando sarebbe stato in grado di recuperare "l'arma".

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A/N: Salve, lettori.
Sono tornata, si, anche se con un capitolo fin troppo breve per essere ritenuto tale.

La verità è che sta diventando abbastanza difficile per me far andare avanti questa storia, perché nonostante abbia molte idee al momento di scrivere perdono tutta la bellezza che avevano nella mia mente.

Quindi, può darsi che la metta in sospeso fino a nuovo ordine.

Non lo so, forse quando avrò finito le altre storie che sto scrivendo potrò dedicarmi di più a questa.

Vi saluto, anche se non so quando ci rivedremo.

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