Oggi pomeriggio aiuterò un ragazzo in tedesco, mi ha contattato dopo aver visto l'annuncio che ieri sera ho caricato su un sito.
Si chiama Nick Grismin...credo.
Non mi ricordo il cognome ma sono del tutto sicuro del nome."Ehi mamma" attiro la sua attenzione appena Louis lascia la stanza portandosi dietro un pacchetto di chewing-gum.
"Mamma, mi presti la macchina? Vado ad aiutare un ragazzo a studiare"
"Perché?"
"Perché hai due bocche in più da riempire, voglio aiutare"Grimshaw.
Si chiama così.
È sua mamma ad aprirmi e farmi entrare e chiamarlo in cucina dove passeremo due ore a studiare.
"Ti posso offrire qualcosa?" Mi domanda la donna
"No grazie sono a posto così, grazie mille lo stesso"
Il ragazzo che aiuterò ha i capelli scuri ed i capelli color miele...deve avere 15 anni..forse qualche in più..ma di sicuro non è maggiorenne.
"Ciao Nick"
"Ciao Harold" sul sito ho scritto il mio nome intero
"Chiamami Harry" mi affretto a dire mentre mi porge la mano.Dopo mezz'ora il ragazzo sembra distrutto, ha gli occhi fissi su di me ed annuisce mentre gli spiego il genitivo ma non mi pare che stia ascoltando
"Bene, ora ripeti" gli dico per metterlo alla prova
"Cosa?"
"Il genitivo"
"Chi?"
"Tu"
"Quando"
"Adesso"
"Perché?"
"Perché te lo chiedo io"
Anche io con mia mamma facevo questi giochini per guadagnare tempo quando mi chiedeva di pulire le stoviglie dopo mangiato, dovevamo passare tutto a mano perché un lavaggio con la lavastoviglie costava troppo, quindi a turno io e lei dovevamo fare questa cosa.
Alla fine finivo per rispondere e non pensare a come evitare di lavorare, e puntualmente mamma mi tirava un ceffone così io a testa bassa lo facevo.
Spesso la ho ringraziato mentalmente per averlo fatto, pian piano lei mi ha reso una persona rispettosa, paziente e buona.
"Sei stato attento Nick?"
"No, sei meglio te del tedesco"Lentamente si alza e si viene a sedere sulle mie cosce.
Non posso.
"Nick"
"Harry..."
Dio mio come l'ha detto cosi sensuale...è già mezzo duro...e la sua voce è bella...no.
"Nick, lasciami"
"Harry, voglio solo farti una pompa" dice con un nonchalance impressionante
"Ne ho fatta una anche a quello di economia"
"Perché non ne fai una anche a quella di tedesco allora?"
"Ho la faccia da cretino? No perché se ce l'ho dimmelo.
Secondo te non gliene ho già fatta una? Ho sette in tedesco cosa credi?"
Sono confuso.
Perché mi ha chiesto aiuto?
"Peso Harry?" Mi domanda alzandosi dalle mie cosce
"No, resta"
L'eccitazione è passata ad entrambi, penso che sia superflua...voglio sentire cos'ha da dire questo birbante.
"Ho solo bisogno di una mano con il genitivo, tutto qui...e con tutte le materie in cui ci sono professoresse che insegnano"
Ah ecco, c'era il barbatrucco.
"E quali sarebbero campione?"
Mi sta simpatico questo ragazzo...
"Che bel sorriso" osserva passandomi una mano fra i capelli
"Toccali ancora"
Lui non smette di accarezzare la mia chioma, intanto parliamo
"Beh...sono...filosofia, arte e Religione"
"Hai giù religione?"gli chiedo sorridendo
"Mi ha beccato con i bigliettini, e devo recuperare tutto il programma" sembra così innocente...sembra un bambino...
"Dimmi il genitivo" lo incito dopo qualche istante passato a fissargli il viso.
"Prima voglio baciarti".