Chi alla morte va incontro,vi saluta.

Io per tutti.

Chi se non io,poteva arrampicarsi tanto in alto per credere di potervi analizzare nelle vostre sfaccettature?

Io,sol io,che di voi mi nutro come cerva anela alle acque; citazione forte,ma che in sé descrive cosa voi procuriate.

Partendo dalle caverne, fino all'antica Grecia,passando per l'Impero Romano e l'Egitto,le vostre candide mani ricucivano ferite procurate al fine di proteggervi.

Spaziando nel tempo, arriviamo alla vostra esaltazione pubblica,un uomo portò sulle proprie spalle tutti i suoi simili e inseguì una delle vostre,dove orma umana non avea mai lasciato impronta.

E cosa direbbero ora quei due uomini,di Forlipopoli e Albafiorita,che caddero succubi d'un corpo formoso e mente aguzza? Forse, malinconici la paragonerebbero ad un rampicante, che s'avvinghiò alla loro pompa di vita fin quasi a consumarne il battito; ma solo al pensiero una lacrima potrebbe solcare il loro viso,come zattera di Medusa fece in tempi più vicini,e far intendere ciò che l'uomo,proprio in virtù dell'essere uomo, omise.

Strana vita attende sto nascituro a cui farete quasi ribrezzo nei primi anni,fin quando il contatore della vita a conto alla rovescia avvenuto,farà scattare in lui una strana curiosità/voglia nei vostri riguardi, che si porterà da quel momento in avanti,e lo consegnerà a voi come regalo da tenere o meno tra i ricordi d'una vita di flirt.

Il mare è pieno,ma un pescatore di propri armamenti sprovvisto che può farci, se non guardarlo con la voglia di calarsi ed il sogno di pescare con mano, unita alla paura di restare a riva per sempre, aspettando i suoi compari che di miracoli in mare forse ne compirono.

Io scelsi di restarmene in disparte,su arbusto, e vidi le mani ricucite, sentì del gran viaggio verso quell'angelo di donna,potei quasi assaporare il pescato che vedevo andar avanti e indietro e quanto mi pesarono quelle lacrime,celate come lama ad occhio, che lasciarono nel mio petto un buco d'entrata e uscita,così da far di me luogo di passaggio per voi,che ancora cerco di analizzarvi e non di elogiarvi.