Capitolo 1.

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Lei, ragazza apparente forte e sicura di se stessa, dentro un uragano di sensazioni.
Amava leggere, libri dove l'amore era quello che aveva sempre sognato, quello che aveva sempre desiderato ma mai ricevuto.
Viaggiare era la sua passione, visitare tutti quei posti dove l'aspettativa di chiudere gli occhi andava oltre alla realtà che vedeva, sapeva che in ogni piccola cosa c'era sempre qualche ricordo.
E lì sorrise, per lei qualsiasi oggetto senza senso le ricordava qualcosa ad esempio un piccolo sasso, si ricordò di quando da piccola con sua madre passeggiavano sulla sabbia e lei raccoglieva qualsiasi cosa da terra.
Voleva essere solo sicura di se stessa, ma le era impossibile farlo.
Guardandosi allo specchio vedeva solo il peggio di lei.
Ma non sapeva che i suoi dolci occhi color ghiaccio erano proprio meravigliosi come quelli di sua madre.
Lei voleva sapere di sua madre, magari com'è morta, oppure cosa faceva prima che nascesse lei.
Suo padre quando si ammalò sua madre la porto lontano da lei, non voleva che vedesse una vita spegnersi pian piano.
Le è sempre stato detto che era come lei, stessi occhi, stessi capelli, stesso sorriso, aveva la bontà di sua madre e a volte la rabbia di suo padre.
Molte volte, per esempio, guardava il cielo di sera, iniziava a parlare sperando che sua madre l'ascoltava. E quando vedeva una stella brillare iniziava a sorridere.
Non era sola. Aveva la sua migliore amica.
Anche lei amava viaggiare. Infatti proprio per i loro 18 anni partiranno per andare a Londra e vedere i loro idoli oltre che fare visita a quella città così meravigliosa.
Ah giusto lei si chiama Charlotte, viveva a Roma, era italiana per metà se così si può dire, sua madre era di Londra ed uno dei motivi del viaggio era anche questo.
La sua migliore amica si chiamava Giulia.
Era eccentrica, a volte egoista e acida.
Ma se c'era una cosa che amava era Charlotte, e dopo la loro promessa solenne nessuno le avrebbe più divise.
Charlotte amava Giulia, come la gente aveva bisogno di aria per respirare.
Si erano conosciute da piccole e da lì non si sono più mollate.
Giulia era diversissima da Charlotte, sia caratterialmente sia fisicamente.
Entrambe magre.
Ma modestamente molto diverse.
Charlotte si svegliò di prima mattina per preparare la sua valigia, guardò il suo telefono per rendersi conto dell'ora.
Erano le 6:07 tra quattro ore aveva il suo volo.
Fini di preparare le sue cose e cerco qualcosa da mettersi.
Prese un paio di short a vita alta e una maglietta semplice bianca. Come al solito non potevano mancare le sue amate vans nere, si sistemò i capelli e partì con la sua macchina per andare a prendere Giulia.
Arrivarono in aeroporto e fu chiamato il loro volo.
Salirono e Charlotte guardando dal finestrino disse: "Arrivo Londra, ciao Roma."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2016 ⏰

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