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«No Molly, lasciami ancora dormire, è domenica..» Bofonchiai, mentre sulla fronte mi sentivo qualcosa di umidiccio.

«Buongiorno piccola» mi disse dolcemente una voce maschile. Mi alzai di scatto. Dylan era sopra di me, cioè proprio sopra di me, solo in boxer. Mi guardava con un sorriso beffardo. «Sei buffa mentre dormi»
Realizzai ció accaduto la sera prima, e sparai: «Ma sei tutto rincoglionito! Ho esplicitamente detto che non volevo stare sul tuo letto e tu mi ci porti. Sei proprio testardo! Non accetteró mai pi..»

Le sue labbra si posarono sulle mie. Erano calde e sapevano di cappuccino. Non ebbi il tempo di ribattere, che mi infiló la lingua in bocca. Sembravo in un'altro universo. E di nuovo la sensazione della sera prima.

Mille farfalle mi risalivano lo stomaco. Non volevo staccarmi assolutamente. Mi prese per i fianchi e mi aprì le gambe per posizionarsi meglio fra esse.

'Reagisci Allison!' Mi diceva la mia mente, ma il mil cuore diceva altro.
Improvvisamente si staccó, e mi sentii fredda, come vuota.

«Scusa, era l'unico modo per farti zittire. Sai, la mattina vorrei altri risvegli» e sorrise compiaciuto.
«Scusa un corno! Ma ti sembra modo? Ti stai approfittando della mia debolezza per introfularti sulla mia bocca.»
«Ah, e caro..i risvegli che desideri te li puo' dare benissimo quel pallone gonfiato di Jesphica.» E feci un occhiolino.

Rise di gusto.
«Qua c'è un po' di gelosia!»
«Non sono gelosa» dissi mettendomi a braccia conserte.
Mi alzai, e mi diressi in cucina senza fiatare. Il mio stomaco brontolava, e avevo bisogno di qualcosa da mangiare.

Rovistai in alcuni cassetti, non trovando nulla.
«Ma non hai nulla da mangiare in questa casa? Sto morendo affamata!"
»Passò una mano fra i capelli, non guardandomi negli occhi ed improvvisamente capí. Ero ancora in intimo.

«Piccola non puoi rimanere cosí in giro per la casa.. Lo dico per il tuo bene"»Sentí il sangue affluire, fino alle guancie. Corsi in cucina e presi al volo il vestitino della sera prima. Come ho fatto a essere cosí ingenua! Il fatto è che avevo le mutandine rosa con le pecorelle.

«Guarda che non era una brutta visuale eh»
Mi girai. Dylan era appoggiato allo stipite della porta, ancora in boxer. I muscoli dell'addome si contraevano e si rilassavano.

«Meglio se stai zitto..» Sbottai.
«Dai, muoviti, andiamo a mangiare al Mc Donald's»
«Io dovrei fare colazione!»
Vidi che indicava qualcosa al muro dietro di me. Mi girai. C'era un'orologio, e segnava le due passate.

«Oh Dio! Ma quanto abbiamo dormito! Molly sarà preoccupata.."»
«Non preoccuparti ho avvisato io Derek, vanno a mangiare fuori.»
Feci spallucce e accettai il suo invito a pranzo; ci riflettei un'attimo e con finto sguardo minaccio dissi:«Paghi tu, vero?»

«E va bene» disse e alzò gli occhi al cielo, sorridendomi.
«Però fammi fare questo!» E mi prese come la sera prima.
«Noo» protestai ridendo.

Arrivammo al Mc. Durante il viaggio, Dylan si mostrò più dolce e simpatico del dovuto. Ma che succedeva? Era lo stesso del corridoio della scuola?

Entrammo al Mc, e ci mettemmo in fila. Il locale era grande, e dalle finestre poste in tutte le pareti, entravano raggi che illuminavano la stanza.

Sentii la mano di Dylan che mi accarezzava il braccio, fino ad arrivare alla mano, che strette energicamente. Sussultai al suo tocco, e una scossa di brividi mi attraversó la schiena. Fissai il suo profilo: il naso era dritto e perfetto. Fissava il cartello del menú, concentrato.

Una forza estranea, mi tiró il braccio, e mi fece cadere a terra. Una chioma bionda si attaccó alla mano dove poco fa stava la mia. Un profumo acre mi entrò nelle narici, provocandomi una smorfia di disgusto.

«Ecco cosa si meritano le ragazze che ci provano col mio.»
«Non stiamo insieme noi due» sbotta Dylan.
«Ah no?» Dice facendo una faccia falsamente triste.
«Ieri sera, mentre lei dormiva sul divano, non sembrava stessi dicendo la stessa cosa. Sai Allison, ieri Dylan mi ha sbattuta sul suo letto, dopo avermi abbindolato per bene. Ora sei la sua prossima vittima. Ma penso che non ci sarà nemmeno bisogno di abbindolarti. Sei così facile!»

La rabbia si impossessò di me.
«Sai cara Jessica, che mi chiedevo?"»
«Cosa?»!Chiese sbattendo le ciglia in modo naeusabondo.
"Che cazzo ci facessi qui. Non hai visto il cartello fuori?»
Mi guarda confusa.
«Niente cagne qui» Detto questo, prendo un frullato di un ragazzo che passava lí e glielo verso in testa. Dylan sghignazza, e tutti i presenti sono stupefatti e divertiti. La guardo divertita.

«Oh no, non puoi averlo fatto veramente!» Mi si butta sopra e mi prende per i capelli. Una rissa vera e propria. Prendo io il comando della lotta e le tiro schiaffi e tirate di capelli.

Poi il buio.

#SPAZIOAUTRICE
Ed ecco un altro capitolo! Cosa sarà successo ad Allison?🌸
Alla prossima🐙

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2016 ⏰

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