Capitolo 1

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-Ehi Alex! Come al solito quest'anno è stato un disastro!- dice mia mamma rientrando a casa,riferendosi ironicamente alla mia splendida pagella.
-Grazie mamma...- rispondo io,ormai sono abituata al suo sorriso falso quando dice queste frasi, perché in realtà vorrebbe che io lavorassi nell'hotel di cui i miei genitori sono proprietari, insieme a mio fratello Jake, che immancabilmente irrompe nella conversazione:-La solita secchia-
-Zitto ignorante!- ribatto scocciata.
Mi sono stufata delle solite scenette quotidiane.
-Mamma esco- dico prendendo la tavola da surf,il mio passatempo preferito per allontanarmi dalla monotonia e dirigendomi verso la porta di casa.
-Come vuoi, non fare tardi e torna per cena!- urla lei dalla cucina.
Esco di casa e carico la tavola sulla bici,poi inizio a pedalare verso la so iaggia "Ola Azul", a mio parere la spiaggia più bella di tutta l'isola di Fuerteventura, il luogo dove sono nata e cresciuta,che ospita il mio paese d'origine: El Cotillo.
Appena arrivata accendo immediatamente una sigaretta,senza riuscire ad allontanare i soliti pensieri negativi.
Vorrei trasferirmi negli Stati Uniti,il luogo da cui proviene mio padre,per studiare e per avere un futuro migliore, ma lui e soprattutto mia madre,come ho già detto, vorebbero Che continuassi a gestire il loro piccolo hotel,che tra l'altro odio per vari motivi...
Il fatto è che non sono una persona molto socievole,anzi,non lo sono per niente.
Non mi piace la gente e la confusione,infatti amo stare da sola con i miei pensieri.
Anche perché non mi reputo una persona interessante e credo che questa situazione sia la migliore per tutti.
Non sono come la maggior parte delle ragazze che vedo a scuola e che alloggiano nel nostro hotel, tutte che pensano solo all'apparenza e non all'essenza, vestendosi all'ultima tendenza senza un vero stile e truccandosi come clown..Tutte esattamente uguali.
Io sono diversa e cerco di distinguermi, ma nonostante questo non mi piace stare al centro dell'attenzione: voglio solo essere me stessa senza indossare maschere.
Finita la sigaretta, la spengo e mi butto in mare, iniziando a muovere le braccia per spingermi al largo e prendere qualche onda.
Dopo circa un'ora esco dall'acqua e mi sdraio sotto il sole,voglio rimanerci il più possibile perché non ho voglia di tornare a casa: ora che è arrivata l'estate voglio starci lontana.
Ho troppa confusione in testa.
Accendo un'altra sigaretta.
I miei genitori hanno scoperto che fumo un'anno fa,e anche se mi hanno raccomandato più volte di smettere,ormai non credo di esserne in grado.
Ho iniziato all'età di 14 anni, a causa di un orribile episodio, la morte della mia sorellina Stacy,che aveva solo 8 anni.
Quel giorno l'aveva portata a surfare con me,ci stavamo divertendo così tanto che non ci siamo accorte di esserci allontanate troppo da riva.
Ad un certo punto un'onda enorme ci ha sommerse e da lì non ricordo più nulla: i medici ci hanno spiegato in seguito che io mi sono salvata per miracolo,mentre Stacy ha avuto un grave trauma cranico dovuto probabilmente a uno scontro con uno scoglio,e non ce l'ha fatta.
Da lì i terribili sensi di colpa non mi abbandonano più, non passa una sola giornata in cui io non pensi a lei e a quel momento.
Per mesi non ho avuto il coraggio di prendere in mano la mia tavola.
Stacy era l'unica persona con cui riuscivo a sentirmi a mio agio, e quell'accaduto è uno dei motivi delle mie insicurezze e dei miei atteggiamenti scontrosi.
Chiudo gli occhi, respiro il profumo del mare e ascolto il rumore delle onde, meglio di cosí?

//SPAZIO AUTRICI//
Ehi ragazzee, siamo Margherita, Maddalena e Francesca.
Questa è la nostra prima storia su Wattpad,di cui sarà protagonista anche Cameron😏, fateci sapere se vi piace e mettete una stellina💪🏼
Alla prossima😘

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