PRIMA GIORNATA AL LICEO

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POV'S JESSICA
"Jessica alzati sennò farai tardi a scuola" mi dice mia sorella, è peggio lei della sveglia, la mattina non sopporto nessun tipo di rumore, figuriamoci mia sorella urlare...

"Forse non capisci che farai tardi a scuola, se fra un minuto non sarai fuori dalla tua stanza giuro che salgo e ti butto dal letto con la forza", "Sei crudele silvia" è un modo che di solito funziona per farla addolcire "Vaffanculo" in effetti avevo detto di solito non sempre...

Alla fine decido di alzarmi e prima di andare a mangiare decido di lavarmi e cambiarmi, oggi ho optato per un paio di jeans chiari molto stretti è una bella maglietta a maniche corte con la scritta NEW YORK in nero, e per le scarpe indosserò le mie amate vans nere, poi come trucco metterò giusto un po' di eye-liner sopra gli occhi e un po di mascara, i capelli li leghero in una bella coda alta tirata bene...

Ora che mi guardo allo specchio noto che va più che bene sia il vestuario che il trucco, dopotutto sto andando a scuola non a fare una sfilata di moda, è sicuramente non mi interessa farmi notare da nessuno più va bene così...

Quando scendo a mangiare mia sorella mi dice che oggi arriverà tardi per via del lavoro, ne approfitterò per invitare Aron a mangiare una pizza e a guardare un film, mi manca tanto passare un po di tempo con lui...

Una volta uscita di casa salgo in macchina con mia sorella che mi accompagna a scuola, devo ammettere che mi sento un po agitata, più mia sorella si allontana da casa e più l'ansia pervade in me, ma non per paura semplicemente perché mi ritroverò gli occhi di tutti addosso e a me non piace essere al centro dell'attenzione, e odio sopratutto quando la gente mi fissa...

Quando scendo dalla macchina saluto mia sorella e vado verso il cancello dove mi sta aspettando il mio amico, appena mi vede corre verso di me per abbracciarmi e lo stesso faccio io, "Mi sei mancata tanto", mi dice lui, è lo mi rendo conto di quanto è importante la sua presenza nella mia vita", "Anche tu Aron mi sei mancato da morire"ed è veramente così, ho sentito molto la sua mancanza...

Piano piano andiamo verso l'entrata è come ho detto prima ho gli occhi di tutti addosso e vedo che parlano all'orecchio tra di loro, perché so benissimo che sanno chi sono, dopotutto mio padre è conosciutissimo qua a Los Angeles per tutto quello che ha cambiato...

E chi c'ha pianto siamo io e mia sorella, i grandi fanno i danni è i piccoli ci piangono, purtroppo e proprio così...

Una volta entrati dentro due ragazze mi saltano quasi addosso, "Ma allora è proprio vero che sei tornata, Siria là nostre jessy è veramente qua è tornata sul serio", all'inizio rimango un po interdetta ma poi capisco tutto, "Si ragazze è stato deciso tutto all'ultimo momento durante l'intervallo vi racconterò"

All'inizio le ho prese per pazze perche non mi ricordavo chi fossero però quando ho sentito i nomi Siria e Anastasia mi sono ricordata che sono state mie amiche da piccole, e che avevamo ripreso i contatti via Facebook perché anche loro conoscono Aron e quindi ogni tanto le sentivo ma non pensavo mi avrebbero riconosciuto, da una parte mi fa piacere perché almeno ho qualcuno con cui passare l'intervallo apparte Aron...

Posso sembrare a convenienza ma non è così è solo che come ho già detto all'inizio non mi va di dare confidenza a nessuno, ma non mi va neanche di girare la faccia a tutte le persone che provano a legare con me...

Ho detto di voler andare avanti e così sarà, anche se il mio lato da stronza e associale sarà troppo complicato da rimediare ma c'è la metterò tutta...

Una volta entrata in classe sono già tutti sistemati hai loro posti compresa me, mi sono sistemata negli ultimi posti perché mi sento di più a mio agio...

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