Se c'è una cosa che odio, sono le feste per ragazzini deficienti di massimo 17 anni, che bevono fino a non capire più nulla, ti vomitano addosso e poi hanno pure il coraggio di provarci con te dopo che ti hanno vomitato sulle scarpe nuove da una settimana.
Sbuffai, Niall e le sue cotte del cavolo. 'Dai Lou accompagnami, ti divertirai' 'ci sarà anche Liam, ti prego andiamoci' e io da bravo idiota 'Va bene Nì ti accompagno, cosa mai potrà succedere?'.
Ecco cosa è successo. Le mie scarpe nuove sono andate a puttane. Oh ma quel biondo me la pagherà.
E, ovviamente, mentre lui se ne stava sul divanetto a pomiciare col suo amore, io ero rinchiuso in un bagno cercando di ripulire quello schifo che quel ragazzo dai capelli troppo colorati aveva fatto sulle mie dannatissime scarpe nuove.
"Maledetto Horan" sussurrai tra me e me.
Quel bagno non era certo uno dei più confortevoli, e di certo non provavo invidia per chi avrebbe dovuto pulire quel casino.
Aprii nuovamente il rubinetto, questa volta per lavarmi le mani. Il getto era scarso, a tratti l'acqua si fermava e a tratti scendeva tutto d'un colpo, schizzando ovunque in quel piccolo bagno di casa Styles.
"Ah!" Mi lasciai sfuggire un gridolino veramente poco virile mentre la macchia di acqua ghiacciata si dilagava sulla maglietta.
Che serata di merda.
Feci per uscire dal bagno, ne avevo veramente abbastanza, dopo quella sera non avrei mai più accompagnato il mio coinquilino, nonché migliore amico, ad una festa. Lui e 'il suo amore'. Tzè.
Aveva 20 anni e ancora si divertiva a pedinare le sue cotte come uno di quindici anni.
Oltretutto ad una festa liceale, quando lui al liceo, così come me, non ci andava più.
Appena aprii la porta una figura più alta di me mi bloccò l'uscita.
Alzai lo sguardo, acido come non mai, ero veramente stufo e tutti quelli che mi conoscevano erano a conoscenza della mia poca pazienza.
"Tomlinson?" Un sorriso divertito si formò sulle labbra del ragazzo riccioluto davanti a me.
"Togliti quel sorrisetto dalle labbra Styles prima che ti prenda a pugni"
"Che ci fa uno come te alla mia festa?" D'improvviso quel sorriso divenne da divertito a malizioso, mentre si avvicinava maggiormente contro di me, facendomi indietreggiare pericolosamente verso la porta.
Deglutii e feci un piccolo gemito di dolore mentre la mia schiena sbatteva contro la porta fredda.
Scossi la testa e alzai nuovamente il viso verso il suo, fissando i miei occhi nei suoi, con uno sguardo tutto tranne che dolce.
Poggiai una mano sul suo petto per scostarmelo di dosso.
"Non farti strane idee, Styles. Sono qui solo per fare compagnia ad un mio amico, è già stata una serata di merda, non ti ci mettere pure t-tu...aah che stai facendo?" I miei occhi si sbarrarono vedendo il riccio ignorare tutto ciò che gli avevo detto, mentre prendeva la mano che gli avevo poggiato sul petto e si portava le mie dita alla bocca.
Deglutii non appena prese il mio indice e, con gli occhi fissi nei miei, lo portò alle labbra ed iniziò a succhiarlo, leccarlo lentalmente senza distogliere un attimo lo sguardo.
Mi stava provocando per caso?
Avrei tanto voluto mandarlo a cagare in quel momento, ma ero completamente paralizzato.
Aprì nuovamente la porta del bagno e mi spinse dentro, senza mai staccare le labbra dal mio dito.
La sua bocca era così calda e la sua lingua si muoveva dannatamente bene, se era così bravo con le dita, figurarsi con..
"Oddio" sussultai e successivamente imprecai a bassa voce non appena il ragazzo davanti a me prese in bocca anche il mio dito medio, inumidendolo con la lingua, portandoselo fuori e dentro da quelle labbra così rosse e carnose.
Possibile che tutta quella situazione mi eccitava? E mi stava solo leccando delle dita.
Fece un sorriso e premette il bacino contro il mio.
"Ha-harry credo che ora do-dovrei anda-aah" portai la testa leggermente indietro, chiudendo gli occhi non appena la sua mano si poggiò sul cavallo dei miei pantaloni.
Portò il viso vicino al mio collo ed iniziò a lasciare dei baci pieni di saliva, tirando la mia pelle e mordendola fino a farla diventare viola. Le sue labbra iniziarono ad accarezzare ogni centimetro del mio collo, risalendo fino all'orecchio, provocandomi un brivido lungo la schiena misto ad eccitazione e solletico.
"Eddai Lou, non essere così rigido, lasciati andare" mormorò con una voce roca, decisamente troppo roca , tanto da farmi sfuggire un piccolo ansimo dalle labbra.
Cristo da quando non mi eccitavo così? Per uno come Styles poi!
Spinse il bacino contro la mia coscia e potei sentire la sua erezione premere contro la mia pelle coperta dai jeans. Mi fece voltare di scatto e questa volta finii con il viso contro il muro freddo, la guacia contro le mattonelle color crema di quel bagno improvvisamente diventato troppo stretto tanto da farmi mancare l'aria.
Premette il petto contro la mia schiena e sentii la sua erezione contro il mio sedere. Con una mano lo strinse e con l'altra scivolo lentamente all'interno dei miei jeans, abbassandomeli di poco in modo da poter massaggiare la mia, ormai, erezione pulsante da sopra la stoffa dei miei boxer neri.
"Cristo Lou, non vedevo l'ora di toccartelo. Non immagini le fantasie che mi sono fatto sul tuo culo" non riuscii a non arrossire.
Aprii la bocca cercando aria non appena la sua mano finì all'interno dei miei boxer ed iniziò ad accarezzare la cappella con il pollice.
Andò avanti così per un po' fino a quando non ci vidi più, non mi bastava, avevo bisogno di altro.
Mi rigirai di scatto e lo presi per la maglietta avvicinandolo a me, facendo combaciare le nostre labbra, lo sentii sorridere ed iniziai a mordere il suo labbro inferiore, prendendolo tra i denti, succhiandolo fino a farlo diventare viola e gonfio.
Portai una mano dietro i suoi ricci e lo attirai maggiormente a me sentendolo ridacchiare.
"Finalmente ti sei svegliato" ansimò contro le mie labbra.
Iniziai a baciarlo, un bacio pieno di saliva e lingua, un bacio che urlava 'prendimi, ti desidero' da ogni poro.
Con la mano che teneva ancora dentro i miei boxer, prese in mano la mia erezione, iniziando a muovere velocemente la mano, mentre con l'altra mi stringeva il gluteo destro.
Gemetti contro le sue labbra quando iniziò a sfregare la punta e mi staccai da quel bacio per cercare di prendere fiato.
Lui ne approfittò per abbassarsi. Visto che non ero molto altro, non si dovette abbassare di molto.
Era in ginocchio davanti a me. La scena era questa: io con le mani nei suoi ricci, mentre lui baciava e leccava con la punta della lingua la vena pulsante sulla mia erezione.
"Ti prego Harry.." gemetti. Avevo bisogno di più.
Fu così che la prese tra le labbra ed iniziò a pompare, incavando le guance e, cristo, ci sapeva davvero fare con quella bocca.
Dalle mie labbra uscirono i gemiti più osceni che avessi mai fatto, eppure non era la prima volta che mi facevo fare un pompino. Strizzai gli occhi ed iniziai a chiedergli di più mentre con le mani nei suoi capelli dettavo un ritmo sempre più veloce.
E poi i suoi occhi, cazzo. Gli occhi così verdi e lucenti che mi scrutavano fino in fondo.
Sentii che stavo per venire e cercai di scostarlo
"Styles, porca tro-" non riuscii a dire altro, mi riversai sul suo viso, mentre lui leccava ogni singola goccia del frutto del suo lavoro.
Avevo voglia di andare oltre.
Così lo presi per le spalle e lo feci alzare iniziando a baciarlo sulle labbra che avevano ancora il mio sapore.
"Louis? Louis sei qui?" Una voce interruppe il nostro bacio e spinsi Harry per lo spavento.
"Si Ni-Nialler arrivo"
Harry mi guardò divertito e si avvicinò a me mi stampò un tenero bacio sulle labbra per poi sussurrarmi
"Non pensare sia finita qui, LouLou, ho intenzione di scopare quel ben di Dio che ti ritrovi prima o poi".
Louis sorrise, dopotutto non gli sarebbe dispiaciuto.
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Bakery || Larry OS ||
Fanfiction" Lou come sai io lavoro in una panetteria" mormorò a bassa voce, le sue labbra vicino al mio orecchio, la mano che scendeva lentamente dentro ai miei boxer, provocando un'agonia così piacevole "e la crema la so usare bene non solo sui dolci" contin...